Rapporto ufficiale sulla prostituzione in Francia
In Francia, all’Assemblée Nationale (Parlamento) è stato presentato, dal deputato Guy Geoffroy, un interessantissimo (anche perché non troppo dissimile dalla situazione italiana) rapporto ufficiale sulla prostituzione in Francia, che conclude il lavoro di una commissione di inchiesta sulla prostituzione in terra francese (13 aprile 2011).
Ve ne presentiamo qui un ampio stralcio.
A33/A12
Secondo l’Ufficio centrale per la repressione della tratta di esseri umani (OCRTEH), in Francia vi sarebbero oggi tra le 18.000 e le 20.000 prostitute. Questo dato nasce dall’incrocio di altri dati ufficiali, che riguardano il fenomeno.
Questa stima è stata però contestata dal Syndicat du Travail Sexuel (sindacato del lavoro sessuale – Strass). Secondo il sindacato, questo dato tiene infatti conto solamente della prostituzione in strada che, in paesi come il Regno Unito o la Svizzera, rappresenta solo il 13 – 15% del totale della prostituzione. Inoltre, il numero delle persone che si prostituiscono in Francia sembrerebbe, da questo rapporto, eccessivamente inferiore a quello di altri paesi europei, in particolare della Germania, dove si contano 400.000 prostitute.
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837 prostitute, in un solo giorno, a Parigi
Secondo un censimento organizzato il 1 ottobre 2010 dalla préfecture de police, quel giorno specifico, per le strade di Parigi, vi sarebbero state 837 prostitute. Tuttavia, la prostituzione è per sua natura una attività nascosta e dunque questa cifra potrebbe essere assai inferiore alla realtà. Infatti, il censimento non tiene conto delle prostitute che consapevolmente evitano la polizia, di coloro che non esercitavano in quel particolare giorno, oltre che di coloro che non erano in strada al momento della rilevazione. Inoltre, per quanto riguarda la zona di Parigi, non si deve dimenticare che la Legge n. 2003-239 del 18 marzo 2003 sulla sicurezza interna ha spinto la prostituzione parigina verso la periferia della capitale francese.
Da 4.000 a 10.000 prostitute minorenni
Secondo l’Associazione Hors la rue, ci sarebbero da 4.000 a 8.000 prostitute minorenni nella Francia di oggi. In generale, la prostituzione dei minori è in forte aumento, come conferma anche l’associazione l’Amicale du Nid. L’Associazione, che si batte contro la prostituzione dei minori, ha parlato di una cifra ancora più preoccupante: 10 000 prostitute-minorenni.
611 le organizzazioni in cui si svolge attività di prostituzione
Secondo i dati OCRTEH del 2009, in Francia vi sarebbero 611 organizzazioni dove si pratica la prostituzione. Si tratta perlopiù di locali dove i camerieri e le cameriere devono spingere i clienti a consumare più alcolici. Tuttavia, in molti casi, questi bar, conosciuti anche come “american bar” nel sud della Francia e nella Corsica, sono sede di attività di prostituzione.
Stessa cosa per centri massaggi e club a vocazione sessuale (striptease, scambismo…) nei quali spesso si svolge attività di prostituzione.
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10.000 annunci di escort indipendenti
Secondo Lawrence Melito, un sociologo che sta conducendo una ricerca sulle escort, ci sarebbero quasi 10.000 diversi annunci su Internet, destinati al mercato francese, che appaiono su 5-6 siti dedicati. Tra questi annunci, solo 4.000 sono stati commissionati da prostitute indipendenti, che non lavorano per “agenzie”. Vi è inoltre la prova dell’esistenza della prostituzione studentesca, anche se le proporzioni di questo settore non sono state specificate.
La prostituzione maschile: tra il 10 e il 20%
Secondo il rapporto annuale OCRTEH, i prostituti rappresentano solo il 13% degli imputati per adescamento nel 2010. Queste cifre, tuttavia, riguardano solo la prostituzione in strada e quella esercitata in alcuni locali. La prostituzione maschile si stima intorno al 10-20% della prostituzione di strada. Vi sono diversi siti internet dedicati alla prostituzione maschile, che ospitano quasi 2500 annunci per ragazzi-escort in Francia.
La prostituzione maschile in strada: per lo più transgender
La prostituzione maschile riguarda soprattutto le persone transgender. Questo termine copre una realtà diversificata, che va dai travestiti alle persone transessuali. Nel mondo della prostituzione, travestiti e transessuali sono, in quasi tutti i casi, dei maschi.
La prostituzione anziana: espressione di una vulnerabilità sociale e finanziaria
La prostituzione anziana, di cui si hanno solo limitate evidenze, sembra segno del fallimento delle politiche sociali nei confronti di questo settore della popolazione. In effetti, è stato riportato dalla commissione di inchiesta che alcune prostitute avevano un’età superiore agli 80 anni. La ragione principale per la prostituzione di donne di una certa età si spiega con la scarsa entità delle pensioni che esse ricevono (molte di loro prendono poco più di 60 euro al mese). Abbandonate dai loro parenti e dai loro coniugi, esse ricorrono alla prostituzione di strada per sopravvivere.
Tra queste donne, alcune sono entrate nella prostituzione in età matura, mentre altre sono state costrette a riprendere l’attività dopo un fallimento finanziario. Alcune prostitute avevano lasciato questa attività per avviare una piccola impresa, ma successivi problemi legati all’attività le hanno portate di nuovo in strada. In altri casi, il coniuge, a volte appena uscito di prigione, aveva rubato i loro risparmi. Tra le prostitute anziane vi sono anche persone indebitate che non sanno come far fronte alle richieste dei creditori. Infine, alcune prostitute, non essendo riuscite a realizzare risparmi concreti nel corso della loro attività, e non ricevendo pensioni adeguate, devono continuare la loro attività.
Avendo già “un piede nella fossa”, come dice una di loro, queste donne non esitano ad accettare rapporti senza protezione. Le prostitute oltre i 60 anni sono anche più sensibili alle dure condizioni di lavoro della prostituzione di strada: sono stati riscontrati tra loro tre casi di tubercolosi nel 2010. Come indicato nella relazione di una ricerca recentemente condotta dalla Associazione Les amis du Bus de femmes: “Alcune di loro sono costrette a rimanere in attività nonostante le loro condizioni di salute. I problemi di salute riguardano l’invecchiamento del corpo (dolori articolari, problemi cardiovascolari, …) ma anche le difficili condizioni di lavoro di una attività svolta per diversi anni (freddo, stare in piedi, lavoro notturno, stress …) che si fa sentire sui loro corpi. ”
La prostituzione “tradizionale” sta cedendo il passo alle reti di sfruttamento sessuale
Uno dei punti salienti di questi ultimi decenni è il posto occupato dalle reti del traffico di prostitute straniere. La prostituzione “tradizionale” sembra aver progressivamente ceduto il passo alle reti di sfruttamento sessuale. In parallelo, l’attività delle prostitute francesi è diminuita rispetto a quello delle donne straniere.
Oltre il 90% delle prostitute sono straniere
Nel 2010, la quota di prostitute straniere è stata stimata dall’OCRTEH al 91%.
Gli uomini stranieri che si dedicano alla prostituzione in strada provengono principalmente dall’America Latina. Tra gli uomini stranieri accusati di adescamento da parte della polizia nazionale nel 2010 (81), il 72% erano originari dell’America Centrale e del Sud America, e il 12,5% del Maghreb.
La proliferazione di reti di tratta e sfruttamento sessuale
Gli sconvolgimenti geopolitici degli anni Novanta- il crollo dell’Unione Sovietica, i conflitti dei Balcani, le crisi politiche in Africa – hanno portato alla proliferazione di reti di tratta e sfruttamento sessuale. Un esempio è il caso dell’Albania. Inoltre, le frontiere aperte dopo la caduta del muro di Berlino e la creazione dello spazio Schengen nel 1995, hanno facilitato la migrazione e quindi la rete di attività e l’arrivo di prostitute straniere in Francia. Allo stesso modo, l’esistenza di un mercato unico europeo, garantendo la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali societari, facilita l’attività delle reti criminali.
Le prostitute straniere, per lo più, lavorano per reti di prostituzione che gestiscono l’intera catena di questo mercato: dal reclutamento al rimpatrio dei proventi della prostituzione.
Scomparsa la figura del magnaccia isolato, queste organizzazioni sono composte da “luogotenenti”, a volte donne, che si occupano dell’arruolamento di prostitute, cercando per loro un alloggio, il trasferimento in Francia, l’avvio al mestiere di prostituta e la raccolta dei loro risparmi.
In Francia, i principali Paesi di origine della tratta di esseri umani sono la Bulgaria e la Romania nell’Europa orientale, la Nigeria e il Camerun in Africa, la Cina in Asia.
Secondo il rapporto OCRTEH, nel 2010 sono state smantellate 39 organizzazioni di prostituzione internazionale.
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La stigmatizzazione delle prostitute
Le prostitute di strada, le più visibili, giornalmente devono affrontare aggressività, mancanza di rispetto, insulti, umiliazioni. Questo è ciò che emerge dai dati dell’associazione Cabiria, che registra gli atti di violenza subiti dalle prostitute di Lione. A volte sono anche bersaglio di aggressioni, anche da parte di altre donne, che spesso lanciano su di loro oggetti dalla finestra o dal balcone (spesso sono rifiuti alimentari).
L’inchiesta Droits et Violences de la mission di Médecins du Monde sulle persone che si prostituiscono a Nantes, realizzata tra il 2009 e il 2010, mostra che le prostitute sono a volte aggredite fisicamente anche dai passanti. (Ci sono però persone che provano commiserazione per le prostitute e che offrono loro del denaro, per convincerle ad abbandonare la loro attività). Questa inchiesta ha anche rilevato che le prostitute sono spesso schernite, insultate o molestate da parte di alcuni poliziotti.
Adescamento passivo: una misura di efficienza relativa
Il bilancio della legge che criminalizza l’adescamento passivo (legge n. 2.003-239 del 18 marzo 2003) è alquanto deludente. Come sottolineato dalla signora Véronique Degermann, procuratore capo nella juridiction interrégionale spécialisée (JIRS) di Parigi, i risultati sono stati in un primo periodo, consistenti: si è riscontrato un netto calo della prostituzione in strada. La legge stabilisce infatti che le persone arrestate per adescamento ricevano prima un richiamo, poi siano convocate davanti a un giudice e, in caso di ulteriori recidive, vengano condannate.
La mancanza di risorse ha reso però difficile, per i pubblici ministeri, occuparsi degli imputati per adescamento e questo ha portato allo scoraggiamento degli agenti di polizia sul campo, provocando la diminuzione del numero degli arresti. La prostituzione di strada da allora ha ripreso il suo tradizionale posto nel paesaggio urbano di molte città francesi. Per questa legge vi sono state più di 1.000 condanne nel 2005, cioè 4-5 volte in più rispetto agli anni precedenti, ma questa cifra è ora in costante calo (poco più di 200 solo nel 2009).
… E in Italia?
Non possiamo concludere questo post senza citare la situazione italiana, anche perché nel nostro Paese la percentuale stimata di uomini che hanno fatto ricorso alla prostituzione è la più alta dei Paesi europei (16,7-45%), come si può vedere in questo grafico: “Fino al 1960, circa un quarto dei giovani italiani avevano la loro prima esperienza completa eterosessuale con una prostituta. La visita del bordello era considerata parte del processo di raggiungimento della maggiore età per i giovani non sposati, anche se in realtà gli uomini di mezza età, sposati, costituivano gran parte della clientela. Oggi, vi è una crescente domanda di servizi sessuali, che sembra essere collegata con il più generale fenomeno della mercificazione dei rapporti umani … Il 64,7% dei giovani si dichiara d’accordo con l’idea di riaprire le case chiuse. Inoltre, la maggioranza dei giovani non esclude la possibilità di andare con le prostitute. Bruno Wanrooij, PhD, “Italy,” Continuum Complete International Encyclopedia of Sexuality, Eds. Robert T. Francoeur, PhD, and Raymond J. Noonan, PhD, Kinsey Institute, 2004
Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
Prostitution en France : portrait en chiffres et en lettres, Overtures
Immagine:
Seedfeeder, Wikimedia
Dr. Giuliana Proietti
Una presentazione sull'orgasmo femminile
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
● Attività libero professionale, prevalentemente online
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
Sito personale: www.giulianaproietti.it