Il porno modifica la percezione del sesso reale
La pornografia è sempre esistita e si è modificata nel corso dei secoli a seconda dei mezzi che si avevano a disposizione per rappresentare la sessualità. Con l’avvento di Internet questi prodotti si sono moltiplicati e sono entrati nella vita normale delle persone, tanto che il porno sta modellando la vita sessuale delle coppie e non più viceversa.
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I modelli
La pornografia propone modelli spesso inarrivabili: gli uomini sono tutti possenti e muscolosi, con erezioni che durano ore, mentre le donne sono abbronzate, depilate, trattate con la chirurgia estetica e il botulino e mostrano tratti somatici non naturali, che però diventano spesso un ideale sessuale cui aspirare e conformarsi.
Le donne nella pornografia
Ancor più allarmante è che il porno sia costruito intorno all’idea di sottomissione e di dominio, dove la donna è ridotta a “una stazione di servizio per i bisogni sessuali degli uomini.” Si passa, si fa rifornimento, e si va. Sono solo immagini, dicono molti, è fiction… Non è così. E’ importante riflettere su un punto: ciò che si vede nella pornografia non sono solo immagini; quel che si vede nei porno è accaduto realmente alle donne umiliate e sottomesse che si vedono sullo schermo.
Un’obiezione frequente è che le donne lavorano nella pornografia per loro scelta, e sono pagate per farlo: se lavorare nella pornografia è la scelta migliore che la società possa offrire a queste donne, allora forse c’è qualcosa di sbagliato nella società.
I bambini
Un altro grosso problema è che i bambini imparano il sesso dalla pornografia, già prima dei dieci anni d’età. Un bambino che vede questi filmati, che non ha punti di riferimento per fare confronti, è portato a pensare che questo sia il tipo normale di sessualità.
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La scienza
La scienza sta appena iniziando a rivelare le ripercussioni neurologiche del consumo di pornografia e si vede chiaramente che salute mentale e vita sessuale delle persone porno-dipendenti non vanno benissimo: uno dei primi sintomi è la disfunzione erettile, uno dei più frequenti è la depressione. Per non parlare della qualità del rapporto di coppia, per cui spesso occorre l’intervento di un sessuologo per ristabilire i modi giusti di interazione fra i due partners.
Le ricerche hanno mostrato il perché di questa situazione: le scene porno, come le sostanze che creano dipendenza, portano a livelli innaturalmente elevati di secrezione di dopamina . Questo può danneggiare il naturale sistema di ricompensa della dopamina e lasciarlo insensibile alle fonti naturali del piacere. Questo è il motivo per cui i fan della pornografia hanno spesso difficoltà nel raggiungere l’eccitazione con un partner reale.
C’è una spiegazione anche per gli stati ansioso-depressivi (che poi spingono al consumo di pornografia, instaurando un circolo vizioso): gli studi dimostrano che i cambiamenti nella trasmissione della dopamina possono facilitare la depressione e l’ansia. Questa è la ragione per cui i consumatori di pornografia riferiscono sintomi depressivi maggiori, qualità della vita inferiore e salute mentale peggiore rispetto a coloro che non guardano il porno.
I ricercatori del Max Planck Institute di Berlino, in Germania, hanno scoperto che un uso più elevato del porno è correlato a una minore attivazione del cervello in risposta alle immagini pornografiche convenzionali. Questo spiega perché gli utenti tendono a passare a forme di porno sempre più estreme e non convenzionali. Non a caso gli studi condotti sugli utenti di Pornhub rivelano che il sesso convenzionale è sempre meno interessante e ad esso vengono volentieri preferiti temi quali l’incesto e la violenza.
Il porno dunque, col passare del tempo, per soddisfare i suoi utenti, non potrà che diventare sempre più “ruvido” ed audace e questo, paradossalmente, mentre appare come l’offerta migliore di gratificazione sessuale, produce un effetto esattamente contrario.
Dr. Giuliana Proietti
“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
Fonte principale:
https://theconversation.com/watching-pornography-rewires-the-brain-to-a-more-juvenile-state-127306
La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia
come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona
● Attività libero professionale, prevalentemente online
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
Sito personale: www.giulianaproietti.it