Je t’aime, moi non plus: non tutti sanno che…
Per chi non conosce questa canzone-scandalo degli anni settanta (o non la ricorda) è il caso di ascoltare anzitutto il pezzo e poi soddisfare le curiosità.
Je t’aime… moi non plus è un brano musicale francese, pubblicato come singolo nel 1969, scritto da Serge Gainsbourg, arrangiato da Arthur Greenslade e cantato dallo stesso Gainsbourg con la sua compagna di allora, Jane Birkin.
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Cosa significa “je t’aime, moi non plus?”
La traduzione esatta del titolo è Io ti amo… (voce femminile) – io nemmeno (voce maschile).
Per capire meglio questo brano occorre pensare che è stato pubblicato nel periodo della liberazione sessuale, quando ha cominciato a diffondersi la pratica del sesso occasionale, che non aveva niente a che fare con l’amore.
Rispondendo “moi non plus” l’uomo sembra dare poca importanza all’amore (ritenendo implicito che anche per la donna fosse così), nonostante la condivisione del piacere sessuale. (Gainsbourg disse anche che poteva essere la risposta di un uomo “timido” di fronte ad un “ti amo” troppo impegnativo).
Il titolo in realtà sembra ispirato ad una frase di Salvador Dalì, il quale, parlando di Picasso, ebbe a dire:
“Picasso è spagnolo, anche io. Picasso è un genio, anche io. Picasso è un comunista, io nemmeno”. (Vale a dire che Dalì non credeva realmente che Picasso fosse un comunista).
La canzone fu inizialmente scritta da Serge Gainsbourg per Brigitte Bardot, con la quale la registrò nel 1968, durante il periodo in cui i due avevano una relazione.
La stampa francese, ascoltando questa versione con la Bardot ne parlò come di un “audio vérité“. France-Dimanche in particolare scrisse che “i gemiti, i sospiri i piccoli gridi di piacere” della Bardot davano l’impressione di ascoltare due persone che parlano durante un vero rapporto sessuale.
Queste notizie raggiunsero il marito della Bardot, l’uomo d’affari tedesco Gunter Sachs, il quale chiese che il disco non fosse posto sul mercato, per evitare lo scandalo. Così fu fatto, con grande delusione di Gainsbourg, il quale pensava di aver scritto una canzone molto bella.
L’anno successivo infatti Gainsbourg la incise nuovamente con la sua nuova compagna, Jane Birkin (mentre la versione con la Bardot venne pubblicata solamente nel 1986 e, come si può ascoltare, è forse ancora più erotica di quella più conosciuta, con Jane Birkin). Peraltro, sembra che Gainsbourg abbia chiesto alla Birkin di alzare il tono di un’ottava, rispetto alla versione con la Bardot, per poter sembrare un ragazzo.
Je t’aime… moi non plus provocò un enorme scandalo e molti stati europei e del Nord America, ne proibirono la trasmissione radiofonica. Il disco fu infatti censurato in Spagna, Svezia, Brasile, Regno Unito, Polonia, Portogallo e proibito in Francia prima delle 11 della sera.
In Italia fu ordinato il sequestro e la distruzione del disco, per “oscenità”: il singolo poteva però essere acquistato sotto banco, oppure ascoltato tramite Radio Monte Carlo e Radio Capodistria, emittenti estere che potevano essere ascoltate in alcune parti d’ Italia.
Il quotidiano vaticano l’ “Osservatore Romano” pubblicò articoli al vetriolo contro la canzone, e lo stesso Papa Paolo VI emise un decreto di scomunica nei confronti del produttore del disco. Gainsbourg ebbe a dire che non avrebbe potuto trovare un PR più efficace del Papa per pubblicizzare il disco.
Le parole fanno riferimento ad un rapporto anale: “Je vais et je viens, entre tes reins”. Nel 1975 uscì anche un film, che fu un clamoroso flop.
Giuliana Proietti
Fonti:
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Gestione Scientifica
Dr. Giuliana Proietti e Dr. Walter La Gatta
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano)
● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it
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● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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