I genitori fonte principale di educazione sessuale, ma…
I bambini imparano molto sulla sessualità dagli amici e dai media, ma su un punto i genitori ed i ragazzi sembrano d’accordo: i genitori dovrebbero essere i principali fornitori di informazioni sul sesso e sulla sessualità.
In un nuovo studio, i ricercatori hanno intervistato 1.605 genitori (principalmente di razza bianca), di bambini di età scolare del Minnesota, chiedendo loro da quale fonte ritenevano che i ragazzi avrebbero dovuto trarre le informazioni sulla sessualità. I dati ottenuti sono stati poi messi a confronto con i dati relativi ai canali reali dai quali i giovani ottengono effettivamente le informazioni sul sesso.
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Risultati: il 98 per cento dei genitori riteneva che i giovani avrebbero dovuto ricevere la loro educazione sessuale principalmente da parte dei genitori, ma solo il 24 per cento dei genitori pensavano di essere in realtà le principali fonti di informazione di educazione sessuale per i propri figli. La maggior parte dei genitori – il 78 per cento – ha indicato “gli amici” come fonte principale di informazione, mentre ad indicare “i media” sono stati solo il 60 per cento del campione.
“Precedenti ricerche hanno mostrato che i giovani vedono nei genitori la loro fonte primaria di informazione sessuale, ritenendoli capaci di influenzare le loro decisioni sul comportamento sessuale”, ha detto la coautrice di questo studio, Debra Bernat, psicologa presso la Florida State University.
Questo dovrebbe essere un campanello d’allarme per i genitori, dicono i ricercatori: voi ed i vostri figli volete esattamente la stessa cosa. Ciò che manca sono gli strumenti adeguati.
Anche se ci sono state (e ci sono ancora…) molte polemiche sull’educazione sessuale nelle scuole, la maggior parte dei genitori mostra di vedere negli insegnanti la loro seconda fonte d’informazione preferita, seguita da personale sanitario e, solo al quarto posto, dai religiosi.
“I programmi di educazione sessuale nella scuola sono molto importanti poiché questa può essere, per alcuni giovani, l’unica fonte di informazione” al di là coetanei e dei media, sostiene la Bernat.
Limiti dello studio: Lo studio non fa distinzione tra i vari tipi di media, il che potrebbe spiegare perché solo il 3,5 per cento dei genitori abbia ritenuto i media come una buona fonte di informazione per gli adolescenti. “La percentuale dei genitori che approva i media sarebbe stato diverso se avessimo separato cinema, televisione, libri e internet, e specificato chi doveva fornire informazioni ai giovani” concludono gli stessi ricercatori.
Dr. Walter La Gatta
Fonte:
Lagus KA, et al. (2010) Parental perspectives on sources of sex information for young people. J Adol Health online, 2011, via Medical News
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Immagine: Unsplash
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