Vagina: una nuova biografia – di Naomi Wolf
Vagina: parliamo di quel posto speciale tra le gambe di una donna che è stato definito un “cancello celeste” dai taoisti cinesi, mentre altri ne parlano addirittura come una “ferita” o “un tempio costruito su una fogna”. Ogni termine è come un test di Rorschach culturale, ha scritto la sociologa Naomi Wolf, ritrovando finalmente il successo editoriale, con un nuovo libro intitolato “Vagina: A New Biography” (Vagina, una nuova biografia).
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In realtà il libro è stato ampiamente e duramente criticato, in particolare da autrici femministe, che lo hanno definito perlopiù “ridicolo”. Su Slate.com, Katie Roiphe ha scritto: “dubito che il romanziere più brillante al mondo avrebbe potuto creare una satira migliore sulla carriera di Naomi Wolf di quanto riesca a fare il suo ultimo libro”. Su The Nation, Katha Pollitt ha scritto che il libro è “stupido” e contiene “molti concetti dubbi sulle neuroscienze e tante altre sciocchezze”, concludendo che “è una fortuna che la vagina non sia in grado di leggere, o la mia sarebbe stata in serio imbarazzo”.
Sul New York Times Book Review si è detto invece che il libro contiene concetti poco scientifici e che la credibilità della Wolf è venuta meno nel corso degli ultimi due decenni, a causa dei suoi sfoghi, uno più isterico dell’altro. Su The New York Observer, Nina Burleigh ha suggerito che il problema del libro è che il suo editore ne parla come un importante libro femminista, mentre invece è un libro leggero e, comunque, c’è sempre un pizzico di verità in quello che sostiene la Wolf. Su The Economist, la Wolf viene definita “una provocatrice di professione, una persona che non si accontenta semplicemente di scrivere un libro: il suo mestiere è la chiamata alle armi, mettendo a nudo le ingiustizie sulla femminilità e sulla vita contemporanea”.
Forse molti lettori ricorderanno Naomi Wolf quando, bellissima e giovanissima donna, si scagliò contro l’industria della bellezza, nel libro “Il mito della bellezza”, sostenendo che vi sono molte industrie che si occupano di prodotti e servizi di estetica, che fanno pressione sulle donne, facendole sentire sempre inadeguate riguardo alla loro immagine, spingendole così a diventare delle consumatrici di prodotti di estetica, chirurgia plastica, ecc. attraverso la pubblicità e i mezzi di comunicazione.
Il problema, sostiene ora l’autrice nel suo ultimo lavoro è che, nonostante decenni di cosiddetta “liberazione sessuale”, la vagina non è così libera oggi in Occidente come siamo portati a credere.
In “Vagina” l’autrice parla di un diffuso malessere sessuale tra le donne occidentali, che si lamentano del calo del desiderio e dell’incapacità di raggiungere l’orgasmo, nonostante un eccesso di opportunità. Il problema, scrive, non è solo che la saggezza convenzionale sulla sessualità femminile sia ormai “decisamente superata”, ma anche che le esigenze delle donne sono in realtà molto diverse da quelle degli uomini.
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La Wolf parte dall’esperienza personale: perplessa e preoccupata perché i suoi orgasmi erano diminuiti, le era stato detto dai medici che un ramo del suo nervo pelvico era stato gravemente compresso. Poi, attraverso una operazione chirurgica alla spina dorsale, l’autrice è tornata a vivere una sessualità normale, con orgasmi che lei stessa definisce “oceanici”, “sublimi”, “gloriosi” e “mistici”, cui segue un senso di immensa vitalità post-coitale. Con questo problema di salute la Wolf ha scoperto quanto sia complesso il sistema nervoso femminile, che in una donna collega clitoride, vulva e vagina al sistema neurale, dandole così dei piaceri sessuali diversificati.
Dopo conversazioni con ginecologi e scienziati, guaritori tantrici ed altre donne, la Wolf è arrivata alla conclusione che vi sia una “profonda connessione cervello-vagina “. Una “vagina ben trattata”, scrive, “è un mezzo che rilascia, nel cervello femminile, ciò che si può definire senza esagerazione il componente chimico del significato della vita stessa.”
I concetti risultano a volte un po’ bizzarri, come la teoria per cui le donne sarebbero più inclini al misticismo rispetto agli uomini, per il fatto che esse sono in grado di produrre più dopamina durante il sesso. Ci sono anche delle ricette per superare questo periodo storico di ansia sessuale: “Un cambiamento radicale del modo in cui la maggior parte degli uomini etero si comportano a letto con la maggior parte delle donne etero”
Su quest’ultimo concetto, non c’è che dire… E’ sacrosanta verità. C’è un’unica domanda ancora da porsi: come può pensare la Wolf che le esperienze della sua vagina siano generalizzabili a tutto l’universo femminile? 🙁
Su Naomi Wolf: Adolescenti e Sessualità, Psicolinea
Dr. Giuliana Proietti
“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
Fonte:
Tunnel of Love, The Economist
Naomi Wolf, Wikipedia
Immagine:
Naomi Wolf, Wikimedia
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano)
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● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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