Sessualità e Alzheimer
Il morbo di Alzheimer cambia il funzionamento del cervello di una persona. Quando ciò accade, il comportamento sessuale può cambiare sensibilmente, suscitando possibili imbarazzi negli altri.
E ‘importante ricordare che i cambiamenti nel comportamento sessuale non sono aspetti del carattere della persona con Alzheimer, ma i sintomi della sua malattia.
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Ad esempio, i soggetti con Alzheimer possono mostrare più interesse per il sesso rispetto a prima: possono toccare, abbracciare, o provare a baciare gli altri, anche gli estranei. Potrebbero anche arrivare a masturbarsi in presenza di altre persone, usare un linguaggio volgare, o fare avances indesiderate, spogliarsi o uscire di casa nudi, o in mutande.
Questi comportamenti, ovviamente, potrebbero essere fastidiosi, ma occorre ricordare che non solo sono causati dalla malattia, ma essere un segno di disagio, dolore, solitudine, o bisogno di affetto. Alcuni farmaci, inoltre, come effetti collaterali possono aumentare il desiderio sessuale, o causare un comportamento aggressivo.
Se fa battute o commenti sessuali sugli altri: stare calmi, non sgridarla. Ricordare delicatamente alla persona che questo comportamento non va bene, cercando di cambiare argomento.
- Limitare i cambiamenti nella vita della persona con Alzheimer. I cambiamenti possono infatti confonderli e spingerli a comportamenti sessuali nuovi o diversi.
- Non far mancare le carezze. Ogni persona ha bisogno di un contatto fisico, anche se affetta da una grave demenza. Trovare modo per accarezzare la persona malata o toccarla: ad esempio abbracciarla, tenerla per mano, farle un massaggio sulla schiena.
- Trascorrere del tempo con la persona interessandosi alla sua vita giovanile e ai suoi hobby: guardare gli album fotografici, giocare ai giochi da tavolo, o fare una passeggiata. Queste attività possono prevenire la noia che può portare a comportamenti sessuali.
- Evitare stimoli che innescano il comportamento. Se succede regolarmente, prestare attenzione a ciò che accade prima e cercare di evitarlo.
- Consentire determinati comportamenti in privato. La masturbazione può essere uno dei pochi modi in cui la persona con malattia di Alzheimer può provare piacere, o alleviare i desideri sessuali. Se lo fa in privato e non si fa del male, spesso è meglio fingere di non essersene accorti.
I caregivers o gli altri membri della famiglia dovrebbero cercare inoltre un aiuto psicologico, se si rendono conto di non riuscire da soli ad affrontare ciò che provano, a causa di questi comportamenti.
Dr. Walter La Gatta
Fonte:
Alzheimer’s Association adattato da The World
Immagine
Freepik
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