Il Koro e la paura di perdere il pene
Dr. Giuliana Proietti
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La sindrome di Koro riguarda una percezione di retrazione genitale, o restringimento del pene. Il Koro (in malese “testa di tartaruga”) è una psicopatologia sessuale, nella quale la percezione di una diminuita lunghezza del pene genera una reazione di ansia acuta. Alcuni studi hanno dimostrato, attraverso il test proiettivo DAPT (Draw-a-penis Test) che i pazienti che soffrono di questa sindrome hanno una percezione del glande del loro pene significativamente inferiore a quella mostrata da un gruppo di controllo.
In realtà il pene di questi soggetti rientrava assolutamente nella media, sebbene i pazienti Koro percepissero il loro pene di diminuite misure, sia nello stato eretto, sia nello stato di riposo. Il test è stato ripetuto due anni dopo ed ha mostrato gli stessi risultati: i pazienti hanno dimostrato una notevole costanza nel mantenere immutate le loro percezioni dismorfofobiche.
Questa sindrome è molto diffusa in Cina ( Cina meridionale e bassa valle dello Yang-Tze) nel Sudest asiatico, in particolare in Malesia e in Indonesia, India, Nepal e Thailandia, anche se colpisce prevalentemente uomini di etnia cinese (tanto è vero che viene citata anche nei manuali di medicina cinese tradizionale come “conglomerato freddo nel fegato” ed “esaurimento dello yang del rene” ).
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Questa paura di progressiva retrazione e scomparsa del pene si è diffusa anche in alcune nazioni africane (Sudan e Congo), generando talvolta una sorta di isteria di massa, che ha prodotto omicidi di persone che si pensava fossero possedute dagli spiriti, o fossero degli “untori”. Uno studio del 1992, basato su questionari auto-compilati, ha mostrato che i pazienti di questa sindrome sono in genere giovani, single, poco istruiti e timorosi delle forze soprannaturali.
Gli episodi della sindrome di Koro hanno un inizio improvviso, di intensa ansia, che può durare per diverse ore, fino a due giorni. Questi episodi possono essere cronici e ricorrenti.
Sintomi:
- percezione che la forma e il tono muscolare del pene stia cambiando;
- timore di sterilità e di perdere la potenza sessuale;
- paura di impazzire, di essere posseduti da spiriti maligni
- sensazione di morte imminente;
- paura del cambiamento di sesso o di diventare un eunuco;
- paura dell’ostruzione delle vie urinarie;
- paura che il pene scomparirà nell’addome.
Gli esami medici, condotti sui soggetti colpiti dal Koro non hanno rivelato effettive riduzioni delle dimensioni del pene, in rapporto all’età, ma i malati di Koro ricorrono ad autoterapie, che comportano trazioni meccaniche del pene, anche attraverso l’utilizzo di corde ed altri sistemi di “bloccaggio”.
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In Cina, il trattamento tradizionale è l’esorcismo, insieme a pozioni di medicina tradizionale, di solito ricavate da erbe, peni animali (di tigre e di cervo), code di cervo. Altri alimenti per la terapia sono la zuppa di pepe, la minestra di zenzero e l’alcol.
In passato vi sono state esplosioni epidemiche di questa sindrome: in particolare nel 1948, nel 1955, nel 1966 e nel 1974: ogni volta che c’è una tensione sociale o un disastro naturale si aveva il rischio di diffusione di questa paura. L’epidemia del 1984-1985 durò oltre un anno e colpì oltre 3.000 persone in 16 città e province. A seguito di una campagna per la salute mentale però, l’epidemia non si è più verificata in Cina, il che è sicuramente dovuto anche al miglioramento delle condizioni economiche delle persone e ad una migliore qualità della vita.
Confrontando le epidemie di Koro diffuse nel Sudest asiatico con quelle africane, si è visto che in Africa la sindrome è in genere vissuta da soggetti privi di turbe psicologiche, ma particolarmente influenzati da tradizioni e modelli culturali locali o da rappresentazioni sociali.
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Per diagnosticare questa sindrome, che non ricade in nessuna categoria diagnostica specifica, si potrebbero usare diverse categorie del DSM: disturbo d’ansia, disturbo da attacchi di panico, depersonalizzazione, isteria, disturbo ossessivo-compulsivo o disturbo psicotico.
Anche se il concetto è controverso, nella quarta versione nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (American Psychiatric Association, 1994) sono state introdotte le sindromi “legate alla cultura” (DSM -IV: Appendice I). Il manuale definisce il koro come un termine, probabilmente di origine malese, che si riferisce a un episodio di improvvisa ed intensa ansia che il pene (o, nelle femmine, la vulva e i capezzoli) si ritirino dal corpo causando la morte.
La sindrome culturale specifica indica dunque una sindrome legata alla cultura popolare, ovvero una malattia che è una combinazione di sintomi psichiatrici e somatici, considerati come una patologia riconoscibile solo all’interno di una specifica società o cultura. Non vi sono infatti, in questi pazienti, delle reali alterazioni strutturali di organi o funzioni e molti di questi disturbi mentali sono almeno in parte condizionati dalla cultura in cui si manifestano, poiché intrisi di sfumature etniche e religiose, di cui il terapeuta dovrà ovviamente tenere conto.
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Fonti:
Penile perception of Koro patients, ncbi (ing.)
La retraction du penis, gera.fr (fran.)
The incredible disappearing penis, Health 24 (ing.)
Koro, Wikipedia (ing.)
Links:
Elenco delle malattie psichiatriche di origine etnica nel DSM (ing.)
Caso clinico, di un giovane giordano, Koro-like syndrome in a Jordanian male Mediterranean Health Journal (ingl.)
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● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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