I lavori domestici e la coppia
Secondo un sondaggio di Yelp , l’80% delle persone che vivono con un partner vive dei profondi disaccordi sulla gestione dei lavori domestici. I disaccordi più comuni sembrano riguardare quando fare i lavori domestici (53 percento), come farli (50 percento) e chi dovrebbe farli (48 per cento).
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Litigare per le faccende domestiche potrebbe sembrare banale, ma per molte coppie è abbastanza serio da portare la coppia in terapia o, peggio, in tribunale.
In genere le donne su questo tema esprimono una frequente frustrazione, in quanto non possono fare affidamento sul loro partner per le attività domestiche che, di comune accordo, dovrebbero essere svolte dai compagni, a volte perché non lo fanno nei tempi concordati. Di conseguenza, spesso le donne si trovano a svolgere questi compiti da sole, accrescendo il loro risentimento nei confronti del partner.
Uno dei due partner spesso può non capire l’importanza o l’urgenza di svolgere i lavori domestici e non è interessato a mostrare una casa immacolata, nel caso arrivino degli ospiti: su questi punti può esserci a volte una totale incompatibilità e non sempre sono le donne ad essere le più ordinate.
Cosa fare?
In primis è importante riconoscere che litigare per i lavori domestici non è mai davvero un litigare SOLO per i lavori domestici. Attraverso i lavori domestici ci si scambiano messaggi importanti sulla relazione, si mostra al/alla partner che si riconoscono (o non si riconoscono) le regole stabilite insieme, che si offre (o non si offre) supporto per il buon andamento della vita di coppia.
L’importante è spiegarsi: è bene avere una conversazione empatica con il/la partner quando ci si sente sufficientemente calmi e si possa parlare delle emozioni che si stanno vivendo. Non si tratta di avere ragione o torto: si può semplicemente spiegare che vivere in una casa in disordine può dare un senso di malessere che poi si riflette sul tono dell’umore. L’importante, dunque, è trovare una modalità di gestione della casa che possa soddisfare entrambi.
Spesso può accadere che il/la partner non ascolti o non comprenda esattamente quello che si prova ad esprimere: per questo può essere un’idea chiedere un feedback, per assicurarsi che lui/lei abbia ben compreso quello che si è detto e non nascano ulteriori malintesi.
La cosa migliore da fare, sul piano pratico, è creare una tabella delle faccende domestiche da svolgere, elencando quelle che sono ritenute più importanti e che devono essere svolte con maggiore frequenza. Stabilire un giorno (e anche un tempo) in cui verranno svolti i lavori domestici (ad esempio, il sabato mattina viene pulito il bagno o viene caricata la lavastoviglie prima di andare a letto ogni sera).
Inoltre, è buona prassi ringraziare sempre l’altro/a per il lavoro che svolge in casa: mostrare gratitudine permette al/alla partner di contribuire con maggiore motivazione al mantenimento della casa. Questo va fatto anche se ci si ritiene solo parzialmente soddisfatti dei lavori svolti. In questo caso entra in gioco anche la tolleranza verso l’altro/a: nessuno è perfetto e, piuttosto che mandare a monte un matrimonio o una convivenza per altri versi soddisfacente, è sempre meglio cercare un aiuto domestico esterno.
Allo scopo di diminuire il livello di stress di entrambi i membri della coppia è inoltre auspicabile stabilire dei giorni “off duty”, in cui non si fanno pulizie o lavori domestici, in modo da avere serate di tutto relax, sapendo che non si presenteranno ulteriori lavori da svolgere, non appena varcata la porta di casa.
Infine, è importante essere un po’ meno perfezionisti, specialmente se si conduce una vita particolarmente stressante: la casa in ordine è importante, ma non è essenziale. Non in tutte le situazioni.
Dr. Giuliana Proietti
“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano)
● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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