Si ritiene malato - Consulenza online

Si ritiene malato – Consulenza online

Dr. Giuliana Proietti Consulenza online

CONSULENZA ON LINE
A cura di:
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
Tel. 347 0375949
www.giulianaproietti.it

 

Mi ritengo malato, ho bisogno di aiuto, non riesco a vivere con un pensiero cos’ì assillante nella testa, non riesco a capire cosa  mi stia succedendo e come mai il mio cervello elabora fantasie così trasgressive e contorte. Vi spiego tutto cercando di riassumere il più possibile la mia complicata situazione: ho 34 anni, sono sposato da 5 anni dopo molti anni di fidanzamento e ho due bimbi piccoli. Siamo cresciuti insieme fin da bambini e lei è stata l’unica storia seria della mia vita, con lei e unicamente con lei ho avuto le mie esperienze sessuali e non ho avuto rapporti con altre donne. Avevavamo solo 17 anni quando ci siamo fidanzati e abbiamo sempre vissuto da fidanzatini tralasciando nel tempo la vita sociale con amici e le varie goliardiate che si fanno a quell’età. Ad oggi  amo mia moglie per quello che fa per la famiglia, in particolare per i bimbi ma non più l’apprezzo per ciò che dovrebbe fare per me. Sono dimenticato, messo non in secondo ma in terzo piano, la nostra vita sessuale è morta, le attenzioni per me svanite totalmente e nonostante abbia parlato con lei del mio disagio la situazione non migliora. Ho provato senza successo a rianimare il nostro rapporto, con viaggi, sorprese e cenette romantiche ma lei non ha apprezzato come avrei voluto, la cosa nasceva e moriva li ed era totalemte a senso unico. Capisco che la vita famigliare da quando abbiamo i figli sia cambiata drasticamente ma ripeto, ad oggi non esisto più, servo solo come papà nonostante faccia fatica a stare con i miei figli visto che dopo poco che sono con loro vivo stati ansiosi. In passato infatti sono stato tanti anni in cura per i miei stati d’ansia e di panico e adesso ne sto uscendo fuori ma spesso richiamato dalle responsabilità e doveri familiari  torno a riviverli. Vivo la vita familiare sempre in affanno, non sono abituato a correre a mille dalla mattina alla sera ma inevitabilmente da quando ci sono i miei figli è sempre così, la sera arriviamo a letto distrutti e non c’è tempo per  me e mia moglie né di fare l’amore né di avere un dialogo costruttivo, si parla sempre di figli e lavoro e appena i bimbi dormono  si desidera entrambi di dormire e riposare pure noi. La situazione ha portato inevitabilmente a un nostro allontanamento, ognuno fa la propria vita ritagliandosi pochi minuti per i propri interessi, sembra che non abbiamo più niente da condividere insieme, niente da raccontarci se non caricarci addosso responsabilità e i nostri malesseri e problemi quotidiani. Il nostro rapporto è diventato nervoso e fastidioso. A peggiorare le cose già in declino ci sta il fatto che la situazione mi ha portato a  innamorarmi di un’altra ragazza, un amica che mi è sempre piaciuta, pure mia moglie lo sa ma rimane indifferente. Mi piace fisicamente e con lei avrei voglia di riniziare da zero, di sentirmi di nuovo libero di innamorarmi, di rivivere qualche sentimento, di corteggiarla, avere con lei un attrazione e intesa sessuale che con mia moglie non c’è più da tempo, avrei voglia di scappare con lei in un isola deserta, parlare e fare l’amore tutto il giorno, avrei voglia di mettere pepe alla situazione, avrei voglia di cercare di nuovo qualcosa di complicato da dover gestire, di far qualcosa che moralemente non si può fare, insomma avrei voglia di risentirmi di nuovo vivo.

So che con due figli e un matrimonio non dovrei neppure pensarci e proprio questo mi fa star male, sono sempre stato considewrato da tutti un bravo ragazzo, anche troppo perfezionista e attacato alle regole e alla morale e per questo la mia parte razionale mi riporta alla mia classica vita quotidiana cioè a fare il marito e il papà; ma poi appena rivivo il mio disagio quotidiano ripenso a lei, mi creo film in testa e navigo con la fantasia sempre con lei. Raccontare tutto questo a mia moglie non è servito a niente, nulla è cambiato e io mi sento sempre più insoddisfatto soprattuto sotto la sfera sessuale alla quale ho sempre dato molta importanza e mi sono sentito sempre carente e indietro rispetto a un ragazzo normale per le mie poche esperienze. Provo disagio e insoddisfazione, ma merita mandare a monte un matrimonio e un rapporto con due figli per tornare a sentirmi giovane e riessere un ragazzino innamorato e provare a creare una nuova storia d’amore altrove?

Grazie per il suo consiglio, spero di poter uscire da questa complessa situazione di insoddisfazione.


A18

Gentilissimo,

Quando si hanno figli piccoli e quando la storia di coppia è di lunga durata è inevitabile che si vivano situazioni come quelle che lei descrive.

Quello che appare strano in tutta questa storia è il comportamento di sua moglie. Infatti, si può cercare di uscire da questo stile di vita così poco soddisfacente con un po’ di buona volontà, cercando di rinnovare la propria vita di coppia attraverso distrazioni e modi di stare insieme che escano un po’ dalla routine.

Invece, sua moglie sembra disinteressata a tutti i suoi tentativi, non ha più interesse sessuale, lei le ha addirittura confidato di essersi innamorato di un’altra donna e lei non si è neanche arrabbiata; anzi, è rimasta indifferente…

Non ho elementi per poterlo dire, ma quello che mi viene da pensare è che sua moglie stia molto peggio di lei. Forse ha perso completamente la speranza, forse è delusa del vostro rapporto, forse è anche lei innamorata di un altro… Non saprei, però è strano che una donna con due figli piccoli si comporti in questo modo, specialmente se il marito le manda segnali gravi, come quelli da lei inviati.

Le sue fantasie di fuga dalla realtà del resto non mi sembrano molto utili: il problema non riguarda sua moglie, ma la routine e le responsabilità di cui vi siete caricati. Succederebbe la stessa cosa anche con la persona che lei sta idealizzando, se con lei avesse due figli piccoli e poco tempo da condividere.

Il suggerimento quindi è quello di consultare un terapeuta della coppia, per farvi aiutare. Se per qualche ragione ciò non fosse possibile, credo che la cosa più efficace che lei possa fare è quella di cercare di ritrovare sua moglie, chiedendole se è felice e se c’è qualcosa che potrebbe essere migliorato nel vostro rapporto. Provi ad ascoltarla, le chieda come sta, cerchi per un attimo di uscire dalla costante ed ossessiva considerazione dei suoi bisogni e dei suoi problemi. Provi a capire cosa non va per lei, se c’è qualcosa che lei stesso potrebbe fare per farla sentire più serena (aiutare in casa? occuparsi di più dei figli?).

Avrà infatti capito il mio ragionamento:  in una coppia non si può essere felici da soli; occorre essere in due. Lei non è malato, malato è il vostro rapporto di coppia.

Cordialmente,

Dr. Giuliana Proietti

“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
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La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia
come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior

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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona ● Attività libero professionale, prevalentemente online ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior.

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