sesso consensuale nelle case di riposo

Sesso consensuale nelle case di riposo


Ipnosi clinica

Il Dr. Walter La Gatta presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia
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Un articolo pubblicato sul Journal of Medical Ethics rivela che agli anziani residenti nelle case di riposo viene spesso inutilmente negato il sesso consensuale, a causa delle preoccupazioni riguardanti la sicurezza e la discriminazione basata su questioni anagrafiche.

Ora, alcuni ricercatori del Centro australiano di Evidence Based Aged Care hanno condotto uno studio, dal quale si evince che le persone anziane, comprese quelle con una leggera demenza, spesso continuano ad avere rapporti sessuali, se vivono nelle proprie case, ma una volta che essi si spostano nelle case di riposo, cominciano a trovare dei veri e propri ostacoli per la vita sessuale.

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Gli ostacoli sono di varia natura: paure relative alla sicurezza dei residenti, privacy insufficiente, dilemmi etici su come prendersi cura di queste persone, o anche  ansie su come potrebbero prenderla i parenti degli anziani, oltre a preoccupazioni che concernono specificamente l’età. Tutto questo induce il personale della casa di riposo a togliere agli ospiti questo “diritto umano fondamentale”, che fa parte di un “normale e sano di invecchiamento ”

Nella relazione dei ricercatori si legge:

“Poiché è stato accertato che la sessualità e l’intimità continuano ad essere importanti nella vita più anziana e sono al centro della salute e del benessere individuale, la mancanza di attenzione da parte delle strutture di assistenza per le esigenze sessuali degli anziani residenti è preoccupante”.

Secondo i risultati dello studio, i residenti auspicano il riconoscimento del diritto di essere sessualmente attivi, e credono che il personale sanitario dovrebbe informarsi circa i loro bisogni sessuali.

Tuttavia, viene messo in evidenza come le strutture residenziali abbiano ancora sul tema insufficienti regolamenti o linee guida, così come personale non adeguatamente preparato per affrontare la questione. Un ostacolo è la valutazione della capacità mentale, per comprendere se vi sia consenso alla sessualità, anche se queste valutazioni sono di routine per quanto riguarda problemi relativi alle terapie o alle deleghe legali.


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Va detto che è difficile poter valutare la capacità decisionale riguardo al sesso: infatti, anche se un individuo può conseguire un risultato non buono nel test Mini Mental State, quello che viene utilizzato per valutare la compromissione cognitiva, questo non significa che non sia in grado di esprimere preferenze sessuali per un partner.

Secondo i ricercatori è naturalmente importante che queste persone, così vulnerabili, abbiano bisogno di essere protette e che sia necessario garantire che il comportamento sessuale non sia né dannoso, né offensivo né illegale, ma ciò detto, non dovrebbe essere impedito alle persone con demenza senile di prendere le proprie decisioni riguardo al sesso.

 

Terapie sessuali individuali e di coppia

 

C’è un altro rischio: quello del mal d’amore, quando un rapporto finisce, che potrebbe comportare un notevole stress emotivo per la persona ricoverata in  una casa di riposo. Al riguardo i ricercatori scrivono:

“Tuttavia, questi sono i rischi che qualsiasi persona sessualmente attiva si trova ad affrontare in tutta la sua vita, e non dobbiamo confondere una decisione sbagliata o poco saggia con l’ incompetenza. Cercando di ‘proteggere’ le persone affette da demenza, non si permette loro di esprimere i propri bisogni sessuali, in modo da soffocare la loro autonomia e personalità, e questo è un errore molto grave nella cura della persona. E’ anche, diremmo, una violazione del diritto fondamentale della persona con demenza, di essere riconosciuta come persona di fronte alla legge”.

Con l’invecchiamento della popolazione e un crescente bisogno di case di cura residenziali il problema non potrà che acuirsi. I ricercatori concludono:

Allo stato attuale, piuttosto che impegnarsi a trovare un delicato equilibrio tra autonomia dei residenti e dovere di cura, le residenze sanitarie assistenziali hanno scelto di ignorare il problema e di muoversi soprattutto sul piano della cautela”.

Dr. Walter La Gatta

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Fonte:
Consensual Sex In Elderly Care Homes – Ageism And Safety Concerns, Medical News Today

Immagine:

Pixabay


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