Più pedopornografia, meno reati ?
Alcune ricerche condotte nella Repubblica Ceca (da parte di Milton Diamond, dell’Università delle Hawaii) hanno dimostrato ciò che sembra già confermato in tutto il mondo (Canada, Croazia, Danimarca, Germania, Finlandia, Hong Kong, Shanghai, Svezia, USA), ovvero che lo stupro e gli altri crimini sessuali non sono aumentati in seguito alla legalizzazione e all’ampia disponibilità di pornografia.
In particolare, l’incidenza degli abusi sessuali su minori è diminuita sensibilmente a partire dal 1989, quando la pedopornografia è diventata facilmente accessibile – un fenomeno osservato anche in Danimarca e in Giappone.
I risultati di questa ricerca, pubblicati ieri sulla rivista online Archives of Sexual Behavior, confermano la teoria che i potenziali autori di reati sessuali utilizzino la pornografia infantile come un oggetto sostitutivo per i reati sessuali contro i bambini.
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Anche se gli autori della ricerca non approvano l’uso di bambini veri nella produzione o distribuzione di pornografia infantile, essi sostengono che materiali prodotti artificialmente potrebbero essere utili allo scopo.
Diamond e il suo team hanno esaminato ciò che è realmente accaduto riguardo ai reati legati al sesso nella Repubblica Ceca, nella transizione dall’assoluto divieto di commercializzazione di materiale sessualmente esplicito ad una situazione in cui la commercializzazione è diventata completamente libera.
La pornografia è stata severamente proibita tra il 1948 e il 1989. Il divieto è stato revocato con la transizione del paese verso la democrazia e, nel 1990, la disponibilità e la proprietà di materiale sessualmente esplicito è aumentata enormemente. Anche il possesso di pedopornografia non è più un reato penale.
I ricercatori hanno monitorato il numero dei reati legati al sesso vagliando i dati ufficiali del Ministero degli Interni: stupro, tentato stupro, violenza sessuale e abusi sessuali sui bambini in particolare – per 15 anni durante il divieto e per 18 anni, dopo la revoca del divieto.
Ancor più significativo, i ricercatori hanno scoperto che il numero di casi di abusi sessuali sui minori si è sensibilmente ridotto immediatamente dopo la revoca del divieto di diffusione di materiale sessualmente esplicito, nel 1989. In Danimarca e in Giappone, la situazione appare simile: gli abusi sessuali sui bambini sono molti di meno rispetto a quando la disponibilità di pornografia infantile era limitata.
Altri risultati hanno mostrato che, in generale, non vi è alcun aumento segnalato dei reati legati al sesso in generale a seguito della legalizzazione della pornografia.
È interessante notare, dicono i ricercatori, che mentre il numero dei reati legati al sesso sia sceso notevolmente dopo il 1989, il numero degli altri reati nella società – omicidio volontario, aggressione e rapina – sia aumentato in modo significativo.
Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
Diamond M et al (2010). Pornography and sex crimes in the Czech Republic. Archives of Sexual Behavior. DOI 10.1007/s10508-010-9696-y, via Eurekalert
Immagine: Van Maele Maurice François Alfred Martin, Wikimedia
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
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Sito personale: www.giulianaproietti.it
Queste cose succedono per una assurda interprerazioni passe della legge “immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori (…) o parti di esse”, dove mi pare ovvio che per “immagini di minori” si debba intendere il riutilizzo di immagini di minori REALI e non di loro ricostruzioni