I programmi di educazione sessuale al tempo di Obama

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Le iniziative dell’amministrazione Obama per sostenere i programmi di educazione sessuale sembrano aver scontentato entrambe le parti “politicamente sensibili” del dibattito americano sull’argomento della sessualità dei giovani e dei programmi di educazione sessuale da svolgere nelle scuole.

Può sembrare strano, ma questo è al momento uno degli argomenti che in America sono oggi considerati più critici, in quanto capaci di dividere fortemente la nazione.

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Da una parte infatti ci sono coloro che vorrebbero insegnare ai giovani tutto quello che c’è da sapere sulla riproduzione sessuale e sulle varie forme di prevenzione alla gravidanza e all’AIDS, mentre dall’altra parte ci sono i “fondamentalisti” dell’astinenza i quali sostengono che ai giovani non va insegnato nulla, se non che devono astenersi totalmente dai rapporti sessuali (astenersi perfino dalla masturbazione, arrivano a dire alcuni esponenti del Tea Party).
Obama ha dunque tentato di disinnescare la mina vagante, puntando a placare sia i sostenitori dell’educazione sessuale completa, sia quanti sostengono i programmi che si concentrano solo nell’insegnare l’astinenza fino al matrimonio.

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Amy Black, docente di scienze politiche al Wheaton College, ha dichiarato: “Questa è una di quelle questioni cariche di emotività, nelle quali è molto difficile trovare un compromesso”. Aggiungendo che: “ci si impiglia inevitabilmente in una costellazione più ampia di questioni, come l’aborto, che sollevano questioni ideologiche, morali e religiose”.

L’Amministrazione Obama a settembre ha concesso sovvenzioni a 115 programmi in 38 stati e nel Distretto della Columbia per i programmi di educazione sessuale, di cui  75 milioni di dollari sono stati elargiti a 75 gruppi per cercare di riprodurre circa 28 programmi di educazione sessuale che si erano “dimostrati efficaci attraverso una valutazione rigorosa.” Ad altre 40 organizzazioni sono stati inoltre assegnati finanziamenti per un totale di 35 milioni di dollari per testare “strategie innovative” per la prevenzione della gravidanza fra gli adolescenti, che poi dovrebbero essere valutate da esperti indipendenti.

Mentre molti esperti sulla salute degli adolescenti hanno lodato l’iniziativa, questa ha anche attirato le critiche da parte dei sostenitori di entrambe le parti del dibattito sull’educazione all’astinenza. Gli oppositori dei programmi di astinenza hanno “espresso costernazione” sul fatto che Obama abbia assegnato più di 9,3 milioni di dollari di finanziamento per 12 programmi basati sulla prevenzione attraverso l’astinenza.

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Questa parte ritiene infatti che finanziare programmi che censurano l’informazione sui preservativi e il controllo delle nascite e hanno elementi che sono chiaramente ideologici e non basati sulla scienza sia decisamente un errore. Questi critici degli abstinence-only programs sottolineano in particolare che questi programmi non solo si basano su informazioni imprecise sui preservativi e sulla richiesta ai giovani di “impegnarsi sulla propria verginità” (come ad esempio nel programma Choosing the Best) , ma mettono in cattiva luce il sesso e la vita sessuale.

I sostenitori dei programmi di astinenza, d’altro canto, criticano la strategia dell’amministrazione Obama per altri motivi. Valerie Huber, direttore esecutivo del National Abstinence Education Association, si è detta ad esempio “molto delusa” sul fatto che 169 programmi di astinenza, che hanno interessato oltre un milione di studenti sotto l’amministrazione di George W. Bush rischiano ora di non essere rifinanziati. Huber ha aggiunto che “sono stati finanziati un numero irrisorio di programmi di astinenza, ai quali non è stata data né priorità, né pari dignità rispetto agli altri”


Walter La Gatta


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Fonte: Medical News Today

Immagine:
Photo by Kenny Eliason on Unsplash

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