Disfunzione erettile – Consulenza online
CONSULENZA ON LINE
A cura di:
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
Tel. 347 0375949
www.giulianaproietti.it
Buongiorno,
cercando delle risposte alle mie domande ho trovato il vostro blog e mi sembra decisamente interessante tanto che ho deciso di approfittarne. Sono una donna di 28 anni, sposata da circa 3 con un uomo di 37, lui ha sempre avuto problemi di ansia con conseguente disfunzione erettile. Durante il rapporto (ma anche prima alle volte), perde l’erezione.
E’ seguito da una psicoterapeuta da circa 8 anni (cioè da quando ci siamo conosciuti e ha preso coscienza di questo problema), la situazione a periodi migliora, ma poi collassa lasciando nella coppia poca voglia di riprovare, inficiando sull’intimità e impedendo quella complicità e quella conoscenza che normalmente si presentano con una sessualità serena.
Abbiamo deciso di provare ad avere un figlio, appena presa la decisione abbiamo perso il controllo della situazione, a lui è venuta un’ansia forte e non abbiamo più avuto rapporti per qualche mese, ora la situazione si è un pò ripresa, non abbiamo rapporti molto frequenti (ogni 10 giorni quando va bene) e neppure molto sentiti. Preciso che attualmente sta assumendo ansiolitici e cialis. Lui sembra aver perso ogni desiderio nei miei confronti, quando si avvicina ho l’impressione lo faccia per forza ed io, dal conto mio, ho paura di prendere l’iniziativa perchè mi sembra quasi di forzarlo e poi, se le cose vanno male, come spesso accade, ho paura di doverle affrontare ancora un’altra volta. questa situazione per me è davvero pesante, mi sento come se mi avessero strappato un pezzo di femminilità, come se fossi inadeguata e spesso sono nervosa e lo tratto male per questi motivi.
Quando ne parliamo lui me la fa passare come una cosa normale, la verità invece è che non abbiamo la complicità e la soddisfazione delle coppie che hanno una vita sessuale normale e la storia di questo figlio ci ha ulteriormente destabilizzati. Io volevo aspettare di avere una vita sessuale normale, ma visto che non arriverà mai ho deciso che è il momento di procreare (lui lo vuole da tempo). Viste le premesse le mie domande sono: abbiamo possibilità di avere un figlio? non è necessaria una media di 3-4 rapporti a settimana per favorire la procreazione? come faccio se ne ho 3 al mese? ci sono delle cose che possiamo fare per ritrovare il desiderio reciproco di avere rapporti?lui inoltre è poco collaborante, svogliato e sempre stanco, io sono l’esatto contrario, c’è un modo per mediare? o forse è tutto un discorso al vento ed in realtà la causa di tutto sono io e con un altro qualsiasi uomo succederebbe la stessa cosa? la donna deve mettere in atto degli atteggiamenti (nel modo di porsi in particolare) per “attivare sessualmente” l’uomo? non è possibile che debba vivere una cosa che potenzialmente potrebbe essere bella ed un collante per la coppia come un incubo!!
Attendo una vostra risposta anche se potrebbe contenere nulla di buono…
Francesca
A+
Gentilissima Francesca,
Come diceva Flaiano, la vostra situazione è grave, ma non è seria. Mi spiego meglio: allo stato attuale sembra che la vostra relazione stia sull’orlo del precipizio, a causa dell’insoddisfazione, dell’ansia, dell’astio che si sta creando tra voi, per i motivi che ci ha ben descritto. Per questo la vostra situazione di coppia è indubbiamente grave.
Tuttavia, non mi pare una cosa seria, in quanto dopo tanti anni di frustrante convivenza, non mi sembra abbiate ancora tentato l’unica soluzione possibile a tutto ciò: una terapia sessuale di coppia. E’ molto strano, a mio modo di vedere, che suo marito vada da ben 8 anni dalla stessa terapeuta, senza risolvere nulla, e che non abbiate ancora mai pensato ad una terapia di coppia.
Le disfunzioni sessuali infatti, in un rapporto di coppia stabile, non riguardano più l’uno o l’altro partner, ma la coppia stessa: è possibile ad esempio che lei, anche senza volere, con il suo fare stanco e deluso, possa influenzare negativamente le capacità erettili di suo marito, impedendogli di guarire.
Urge dunque un cambiamento di rotta, che dovrete fare insieme, affrontando seriamente il problema, ma a livello di coppia.
Quanto alla possibilità di avere un figlio: certo che può riuscirci, perché no? Le ricordo che molte donne restano incinte anche dopo uno stupro: dunque, una sola volta, e nel modo che può immaginare… 3 o 4 rapporti al mese, nel periodo fecondo, sono l’ideale per rimanere incinta. Un periodo di relax comunque, quando avrete iniziato la psicoterapia, vi farà davvero molto bene.
In bocca al lupo, per tutto.
Dr. Giuliana Proietti
“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
Immagine:
w. Hammock, Wikimedia

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano)
● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
Sito personale: www.giulianaproietti.it
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condivido pienamente quanto detto dalla dr.ssa Proietti. Come mai recarsi per 8 anni dal medesimo terapeuta se non ci sono risultati? La terapia individuale potrebbe addirittura essere iatrogena, contribuendo al mantenimento del problema, in questo senso la soluzione più indicata è senz'altro una psicoterapia di coppia. Tra l'altro è interessante che la situazione di suo marito peggiori dopo la decisione di cercare un figlio..e credo che la cosa abbia veramente poco a che fare con l'ansia, ma più probabilmente con ciò che signfica per voi diventare una famiglia. Tanti auguri!
In effetti e' un problema soprattutto dopo una certa eta' ma grazie al cielo il mio partner reagisce bene ai farmaci prescritti dal suo medico. E siamo tutti e due molto soddisfatti.