Adolescenti, amore e depressione
Le relazioni sentimentali fra adolescenti sono state poco studiate in quanto considerate meno importanti rispetto alle relazioni degli adulti, anche se la ricerca ha dimostrato che le relazioni sentimentali degli adolescenti sono spesso a lungo termine e presentano una significativa somiglianza con le caratteristiche delle relazioni sentimentali adulte (Collins, 2003; Levesque, 1993).
La ricerca esistente ha comunque documentato la presenza di collegamenti tra i vari aspetti delle relazioni sentimentali durante l’adolescenza e i sintomi depressivi osservati nei ragazzi e nelle ragazze di questa età (Compian, Gowen, e Hayward, 2004; Davila, Steinberg, Kachadourian, Cobb, e Fincham, 2004; Joyner e Udry, 2000; Quatman, Sampson, Robinson, e Watson, 2001; Stroud & Davila, 2008), suggerendo che queste relazioni possono conferire una vulnerabilità simile ai sintomi depressivi che sperimentano gli adulti (O’Leary, Christian, e Mendell, 1994; Weissman , 1987).
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Joyner e Udry (2000) hanno scoperto livelli più alti di depressione tra gli adolescenti che hanno iniziato una relazione sentimentale durante il periodo della scuola superiore, rispetto a coloro che in quel periodo non hanno avuto relazioni. Questa associazione tra coinvolgimento sentimentale e sintomi depressivi è stata trovata anche in altri campioni, anche se la motivazione alla base rimane poco compresa (Davila et al, 2004;. Quatman et al., 2001).
Uno dei rischi più elevati di depressione negli adolescenti sembra essere dovuto alla rottura di una relazione sentimentale (Monroe, Rohde, Seeley, e Lewinsohn, 1999), in parte a causa di interpretazioni distorte delle emozioni negative associate all’evento (Boelen & Reijntjes, 2009). Un’altra possibile spiegazione di questo fatto è che la dissoluzione di una relazione sentimentale possa aumentare la vulnerabilità dei giovani ai sintomi depressivi a causa della novità che una relazione sentimentale introduce nella vita dei giovani e delle relative difficoltà a gestire questi eventi (Larson, Clore , & Wood, 1999).
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Un altro possibile rischio per i sintomi depressivi negli adolescenti innamorati può essere l’emotività. E’ possibile infatti che le discussioni più intense con il/la partner possano dare effetti negativi, soprattutto quando da un partner ci si aspetta un supporto emotivo, che non c’è (Seiffge-Krenke, 2003). Anche negli adulti questo sostegno da parte dell’altro si è mostrato funzionale alla relazione (Sarason, Sarason, e Pierce, 1994), anche se spesso il dover chiedere sostegno ad altri è associato con umore depresso per l’individuo richiedente (Bolger, Zuckerman, e Kessler, 2006; Shrout, Herman, e Bolger, 2006). Ciò può essere dovuto al fatto che il sostegno ricevuto dal partner potrebbe, in alcuni casi, costituire una minaccia alla propria autostima, o alla crescita di sentimenti di competenza. Questo può anche accadere perché, in queste coppie, chi presta sostegno non lo fa con sufficiente abilità per ottenere il risultato desiderato. (Shrout et al., 2006).
Un’altra ragione di depressione negli adolescenti innamorati è che essi non hanno esperienza di relazioni sentimentali e dunque le emozioni provate possono avere un effetto molto potente su di loro, perché non hanno strumenti di valutazione e mezzi per gestire le difficoltà (Larson, Clore, & Wood, 1999). Ad esempio, si è visto che gli adolescenti commettono un maggior numero di errori nell’attribuire al partner un sentimento d’amore rispetto agli adulti (Larson et al., 1999).
E’ importante inoltre considerare che la maturazione psico-sociale dei ragazzi aumenta in modo graduale, fino a raggiungere il suo apice intorno ai 26-30 anni (Steinberg et al., 2009). Anche se tale maturità può in parte svilupparsi anche prima, nel contesto di una maggiore esperienza sociale, non si può escludere che essa sia in parte dovuta ad un migliore coordinamento tra le varie aree del cervello che governano la cognizione e l’emozione (Steinberg, 2009). Tale maggiore coordinamento può permettere ad esempio di affrontare meglio le emozioni negative riformulando le esperienze dolorose in prospettive meno pessimistiche e più equilibrate. L’evidenza suggerisce infatti che l’uso di strategie di coping aumenta sensibilmente con l’età (Zimmer-Gembeck & Skinner, 2011). Questo significa che i ragazzi che hanno sviluppato una maggiore capacità di affrontare le emozioni negative avranno meno probabilità di soffrire di sintomi depressivi rispetto ai coetanei con capacità di coping meno sviluppate.
Dr. Walter La Gatta
Fonte:
Szwedo DE, Chango JM, Allen JP. Adolescent Romance and Depressive Symptoms: The Moderating Effects of Positive Coping and Perceived Friendship Competence. Journal of clinical child and adolescent psychology : the official journal for the Society of Clinical Child and Adolescent Psychology, American Psychological Association, Division 53. 2015;44(4):538-550. doi:10.1080/15374416.2014.881290.
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