Una nuova teoria sull’amore
Richard David Precht è un giovane insegnante di filosofia in Germania e negli Stati Uniti. Autore di: Ma io chi sono? (Ed eventualmente, quanti sono?) libro tradotto in 30 Paesi, con oltre un milione di copie vendute, e di Amore, un sentimento disordinato (un libro che la stampa francese ha definito: iconoclasta, erudito e appassionante), Precht ha recentemente rilasciato un’intervista molto interessante al settimanale francese L’Express, che di seguito sintetizziamo.
Nessuna teoria sull’amore appare oggi adeguata. Gli organicisti tendono infatti a ritenere che l’amore abbia un suo significato perché i nostri geni desiderano riprodursi, e dunque questo sentimento sarebbe il risultato di un semplice cocktail di ormoni. Gli psicologi invece fanno completa astrazione dal corpo e tendono a spiegare il fenomeno con cause psicologiche o sociali. Il filosofo in questo libro ha tentato di collegare scienze naturali e umanistiche, per dimostrare che l’amore è qualcosa che si colloca esattamente al centro di questi due filoni di ricerca.
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La sessualità e l’amore, dal punto di vista biologico, hanno origini diverse. Gli psicologi evoluzionisti pensano all’amore come ad un prolungamento della sessualità, ma con altri mezzi, per garantire la sicurezza della prole. Secondo il filosofo però, questo approccio non è scientifico. L’amore infatti è per lui un aspetto secondario dell’ evoluzione, come lo sono la religione e l’arte.
Invece di riprodurre questa tradizionale linea di sviluppo monocausale, Precht ha cercato di elaborare una nuova teoria sull’amore, mettendo in discussione tutte le idee presentate sull’argomento e dimostrare, con prove documentate, ciò che ha fondamento scientifico e ciò che non lo ha, oltre a cercare nuove relazioni causali tra i concetti più rilevanti. “Ricordo – dice l’autore – che, in natura, la monogamia è un’eccezione, spesso per mancanza di opportunità nella scelta di un partner. Dire che è nella natura dell’essere umano vivere in coppia, non è corretto”.
Lo stato di innamoramento non è necessario dal punto di vista biologico: sarebbe addirittura contro-producente. Forse per capire le ragioni dell’innamoramento dovremmo saperne di più sull’origine della feniletilamina, la molecola che si produce in grandi quantità quando ci innamoriamo. Essa può essere messa a confronto con l’ossitocina, l’ormone delle relazioni: se stringi la persona che ami tra le braccia, entro quindici secondi si produce questo ormone, che svolge un ruolo anche nelle relazioni genitore-figlio.
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Mai nella storia dell’umanità, l’amore è stato un valore così importante ed ha occupato una posizione così centrale nella nostra vita. In precedenza, il matrimonio non aveva nulla a che fare con l’amore, ma rispondeva a criteri economici, di lignaggio. Oggi, con l’avvento dell’ individualismo e la perdita delle tradizioni, decidiamo da soli il nostro destino. Il significato della nostra vita dipende dalla felicità che proviamo. Da qui la ricerca incessante di amore. E’ la nuova religione della nostra società, come sostiene il sociologo tedesco Ulrich Beck. Ma anche il sesso è molto presente, perché abbiamo ereditato una cultura in cui era semplicemente nascosto. Lo è stato per secoli. La “iper-sessualizzazione” della nostra epoca porta ad altro genere di sofferenza: è difficile infatti vivere in una società senza tabù.
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Fino al XVIII secolo l’amore romantico non esisteva come argomento filosofico. Era una questione banale, riservata ai poeti. Quando emerse la società borghese, durante l’Illuminismo, si cominciò a sognare la libertà di amare. Questo desiderio tuttavia era considerato “anarchico” dai filosofi, poiché poteva produrre una destabilizzazione della società (e per questo ricevette giudizi molto contrari). Kant, ad esempio, dice che l’amore è una delle passioni che l’uomo deve imparare a superare durante la sua vita. Ma Kant non è mai stato sposato! E’ interessante notare che in Francia, oggi, molti filosofi si interessano dell’argomento, mentre in Germania ancora lo disprezzano.
Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
Richard David Precht: “J’essaie d’inventer une nouvelle théorie de l’amour”, L’Express
Immagine:
Dr. Giuliana Proietti
Una presentazione sull'orgasmo femminile
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
● Attività libero professionale, prevalentemente online
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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