La coercizione riproduttiva: una violenza sessuale

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La coercizione riproduttiva: una violenza sessuale

Dr.ssa Giuliana Proietti
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
Tel. 347 0375949

 

 

Coercizione riproduttiva: di cosa si tratta?

E’ una forma di violenza sessuale: è un tipo di abuso in cui qualcun altro controlla le scelte riproduttive di una donna e compie scelte al suo posto, come ad esempio decidere se è possibile utilizzare la contraccezione, se rimanere incinta, o continuare una gravidanza. Può manifestarsi sotto la forma di abuso psicologico o  di violenza fisica (o entrambe le cose).

Da quando se ne parla?

La coercizione riproduttiva non è un fenomeno nuovo, ma è stato definito come forma di violenza sessuale nel 2010, grazie a uno studio pubblicato sulla rivista Contraception.

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Quali sono le principali vittime della coercizione riproduttiva?

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In genere sono le ragazze più giovani, o donne appartenenti alle minoranze.

Chi sono i responsabili?

In genere sono i partner, ma non sono i soli. In alcune culture, ad esempio, altri membri della famiglia possono esercitare tali abusi, in particolare parenti di sesso femminile più anziane, che interferiscono con l’autonomia riproduttiva di una congiunta più giovane.

Perché molte donne non si rendono conto di questa forma di abuso?

Il controllo riproduttivo copre un così ampio spettro di comportamenti che molte donne non si rendono conto di esserne vittime, anche perché alcune di queste forme di abuso si presentano in modo molto sottile, difficilmente identificabile come violenza. Ad esempio, un uomo può chiedere insistentemente a una donna di fare sesso senza preservativo, almeno una volta, per “sentirla” davvero sua, perché la ama davvero…

In altri casi un uomo potrebbe togliersi il preservativo a metà del rapporto, senza che la donna abbia dato il suo consenso, o ne sia a conoscenza. Un altro caso è quello dell’uomo che sostiene di essersi sottoposto a vasectomia (e dunque di essere sterile).

Il caso più frequente tuttavia è quello del coitus interruptus, in cui l’uomo assicura la donna di “ritirarsi”, in un rapporto non protetto, poco prima dell’eiaculazione, ma poi finisce per “lasciarsi trascinare dal momento”.

Infine, l’uomo potrebbe indossare volutamente un preservativo bucato, al fine di mettere incinta la donna.

Anche le donne possono causare delle gravidanze senza la volontà del partner?

Si, certamente. E’ frequente che le donne dicano di prendere la pillola, o di essere sterili, per spingere l’uomo a un rapporto non protetto, che possa causare una gravidanza. Vi sono anche donne che “rubano” lo sperma dell’uomo dal preservativo e si producono una auto-inseminazione.

Quanto conta l’informazione sessuale?

L’informazione sessuale è fondamentale, per avere maggiore consapevolezza dei rischi che si corrono durante i rapporti sessuali e per poter mettere in atto la prevenzione, sia dalle gravidanze indesiderate, sia delle malattie a trasmissione sessuale. Non sempre tuttavia le ragazze che restano incinte sono ignoranti riguardo ai sistemi anticoncezionali: in alcuni casi esse potrebbero aver subito questa sottile forma di abuso.

Dr. Giuliana Proietti

“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
Clinica della Coppia Online Therapy

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Pexels

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