E’ il suo amante e ha 10 anni meno di lei – Consulenza online

E’ il suo amante e ha 10 anni meno di lei – Consulenza online

Dr. Giuliana Proietti Consulenza online

CONSULENZA ON LINE
A cura di:
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
Tel. 347 0375949
www.giulianaproietti.it

 

È il mio amante e ha oltre dieci anni meno di me.
Una storia nata a lavoro, un’attrazione fisica travolgente al primo sguardo, un corteggiamento durato mesi. Mesi in bilico tra un’amicizia intima e un amore platonico, finché non ho ceduto. Scivolare nel suo letto è stato un passo così naturale e spontaneo, che non mi sono neppure sentita in colpa. Perché in colpa? Perché ho una famiglia, un marito mai tradito prima, un figlio adolescente.

Sono passati tre mesi da quando siamo diventati amanti, i primi due sono stati fantastici, nonostante le difficoltà di una storia clandestina: l’intesa perfetta dentro e fuori dal letto, la passione, il rispetto, la stima, l’ammirazione, le risate, l’amore silenzioso che si fa strada… La consapevolezza di una storia senza futuro: per me l’ostacolo più grande è la differenza di età (sono io ad essere in tremendo svantaggio!) e per lui il fatto che io ho delle responsabilità nei confronti della mia famiglia e devo essere lucida, mentre lui ha un’indole egoista e libertina, che causa la fine di tutte le sue storie.

Per lavoro, io e mio marito siamo molto tempo distanti. Il fatto di vederlo poco ha salvato finora, da quando è iniziata questa storia, il matrimonio: mio marito è da mesi, ancor prima del tradimento, che avverte la mia distanza, ma ora faccio fatica anche solo a farmi sfiorare da lui e la situazione è diventata complicata. Ora, sì, mi sento anche in colpa, mi dispiace quello che gli sto facendo.

Il mio amante? Aveva anche lui una ragazza di quasi dieci anni meno di lui, che ha sempre tradito. Sì, perché è un uomo affascinante, bello, intelligente e ricco, a cui piacciono le belle donne, molto, e la conquista, non ne fa segreto. Da quando abbiamo fatto l’amore, lui non è più riuscito a stare bene con lei, fino al punto di non riuscire ad avere con lei rapporti sessuali. Da qualche giorno l’ha lasciata.

Un mese fa lui ha cambiato lavoro, da allora è completamente assorbito in termini di tempo e di energie. Ero abituata ad averlo sempre intorno, ad essere cercata, alle sue chiamate quotidiane… e, per una donna che ha superato da poco la soglia dei quaranta, essere adorata da un uomo giovane che ha successo con le donne è a dir poco gratificante. Nell’ultimo mese, quindi, tra impegni di lavoro e festività in famiglia, siamo stati insieme solo due giorni e la frequenza delle chiamate è diminuita, anche se costante.

A me manca da impazzire… sento che ha la testa presa dal nuovo lavoro dove sta mettendo tutto se stesso. Ma mi sento confusa e insicura, immagino che a volte stia con altre donne, l’ho immaginato re-innamorarsi della sua ragazza, che si diverte con gli amici e non mi pensa. Gli ho espresso in modo cauto il mio disagio, senza calcare e senza cercare di essere rancorosa o pesante, più che altro per capire i suoi sentimenti e intenzioni.

Lui mi ha rassicurato dicendo che, col nuovo lavoro, per lui è cambiato tutto, ma non il rapporto speciale che ha con me, che mi vuole bene e lo dice con la potenza di un “ti amo” che non possiamo scambiarci. Dice che per noi è diventato più complicato vedersi, non lavorando più assieme, e che dobbiamo essere cauti, perché io non posso rischiare di rovinare la mia famiglia, che, mentre lui ha potuto lasciare la ragazza, io non sono libera di lasciare mio marito. “Te lo dico perché voglio il tuo bene”, mi ricorda.

Cosa devo pensare? Nonostante le rassicurazioni e le sue richieste di avere pazienza (l’ho sentito sinceramente preoccupato di perdermi), soffro da morire. Non è la mancanza in sé, ma l’insicurezza, la sensazione di stare in bilico, l’attesa, il non sapere cosa fa e cosa pensa, cosa prova…
Da un lato, penso che ha lasciato per me la ragazza, che mi ha fatto entrare in casa sua e conoscere la sua famiglia e che, in quelle occasioni, andava fiero di avermi accanto; sento che è sincero quando mi dice che lui prova gli stessi sentimenti di prima (non si farebbe scrupoli a dirmi il contrario). Dall’altro lato, però, penso che è giovane, che è un libertino, che ha voglia di divertirsi, che è uno spirito libero, e tanti altri pensieri…

Mi ama? Mi vuole bene, ma non mi ama abbastanza? È spaventato? Vuole tenere le distanze? Oppure è solo più lucido e razionale di me che mi sto facendo travolgere da un uomo giovane, mettendo a repentaglio decenni di matrimonio e una famiglia?

Mi creda, sto analizzando me stessa e la mia vita. Mio marito da circa un anno (quindi prima del mio coinvolgimento emotivo con quello che è diventato poi il mio amante) ha fatto due tre volte una radiografia di me più precisa di quanto potessi mai fare io: “Tu stai viaggiando su un altro binario, questa vita insieme non ti rende più felice, sei cambiata, forse lo siamo tutti e due, ma io a fianco voglio una donna che è soddisfatta di noi. Voglio vedere per quanto tempo andrai ancora avanti a far finta che non stia succedendo nulla”. Io mi analizzo ogni giorno e sto facendo un lavoro chirurgico sulla mia vita e sul mio matrimonio.

Ma vale la pena che io lo aspetti il mio amante e abbia pazienza per questo periodo, come lui mi chiede, che investa energie in questa storia sebbene ora mi faccia soffrire? E’ un pezzo della mia vita questo, che vorrei vivere con lui, senza sentirmi trascurata. 

Vorrei tanto il suo aiuto per chiarire la testa e il cuore del mio amante, perché mi aiuterebbe a valutare questa relazione che mi da e mi toglie, mi toglie  e mi da: in una situazione come quella che ho raccontato, un uomo giovane (un po’ egoista e dongiovanni, sì, sfacciato e a tratti un po’ arrogante, sì, ma con valori forti, simpatico, intelligente e nel profondo sensibile) come si comporta?

La ringrazio per il tempo che mi dedicherà

A35/A14

Gentilissima,

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Lei mi dà lo spiacevole compito di confermarle quello che ha già profondamente intuito, cioè la probabile fine imminente di questo amore “impossibile”.

Nella lettera chiede aiuto per comprendere la testa e il cuore del suo amante, come si comporta un uomo come lui quando si trova in queste situazioni: se vogliamo generalizzare e non stare sul piano specifico, un uomo come lui con questa relazione ha profondamente nutrito il suo ego, si è tolta una soddisfazione, ha vissuto un’esperienza esaltante, che farà terminare gradualmente, con un progressivo allontanamento e con altre relazioni che lo aiuteranno a distaccarsi.

Il bene, in tutto ciò, è stato per lei il ritorno alla vita, alla felicità e all’amore: una iniezione di autostima fortissima, una ventata di ottimismo, la riscoperta della sessualità; il male è quello che seguirà a questa storia,  cioè il senso di vuoto, la gelosia, la disillusione e la delusione, i sensi di colpa.

Le suggerisco di iniziare una terapia individuale e poi di coppia per vedere se sarà possibile ritrovare un equilibrio all’interno della situazione familiare, oppure sarà necessario fare scelte più drastiche (che al momento le sconsiglio fortemente).

Cordiali saluti.

Dr. Giuliana Proietti

“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
Clinica della Coppia Online Therapy

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