Conoscersi seriamente - Consulenza online

Conoscersi seriamente – Consulenza online

Dr. Giuliana Proietti Consulenza online

CONSULENZA ON LINE
A cura di:
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
Tel. 347 0375949
www.giulianaproietti.it

 

Buongiorno,
ho trovato, come tanti, il Vostro sito molto interessante ed esaustivo e, fondamentale, per chi come me vuole tentare, per la prima volta a 40 anni, di conoscersi “seriamente”. So che una consulenza on-line non può avere il valore di una terapia presso uno studio, però vorrei cominciare così… per una serie di motivi.
Mi presento, innanzitutto:
ho, come detto, 40 anni, sono il classico “bel ragazzo”, ho una vita regolare con un lavoro autonomo che mi dà i classici grattacapi, specialmente in questo periodo di crisi, una famiglia regolare, con genitori classici, sposati e apparentemente felici da più di 40 anni, con i quali vivo, in un equilibrio consolidato.Il mio problema qual è? Negli anni, sempre di più, vivo il sesso e l’amore separatamente con sottili sfumature che andrò, velocemente, a spiegarVi.
Faccio sesso con persone delle quali mi interessa poco intellettualmente e sentimentalmente; mi attirano, mi eccitano le donne di basso livello intellettuale e culturale, con cui non condividerei mai una vita o degli interessi, anche bruttine fisicamente, spesso appariscenti e procaci (probabilmnete non temo così nessun giudizio da parte loro, mi sono sempre detto!).
Amo, invece, la donna all’opposto, purtroppo. Con lei, come la mia attuale compagna, vedo il futuro, vorrei costruire una famiglia, avere dei figli…condividere una vita.
Sono, ovviamente, disperato perchè non provo desiderio sessuale, però.
La mia ragazza attuale, l’ho corteggiata, l’ho conquistata e l’ho fatta innamorare
di me. Siamo insieme da otto mesi ed io ancora non riesco a godere con lei; non riesco proprio ad avere desiderio, quindi erezione.

Cosa succede quando ci vediamo. Premetto che lei vive lontano da me e ci incontriamo ogni due/tre settimane e durante le festività, quando lei torna qui dove vivo io e dove lei ha la propria famiglia.
Lei si eccita sempre e parecchio quando stiamo a contatto, in intimità. Ridiamo spesso di questo, insieme. Io, invece, no, l’esatto opposto. Ho un calo del desiderio fisico spaventoso. La testa e il cuore vorrebbero, desidererebbero
completare questo sentimento meraviglioso che c’è tra me e lei, ma il fisico, il pene, non ne vogliono sapere. Temo proprio il momento in cui dobbiamo restare soli…temo di deluderla nuovamnete e quindi, il sesso non è più un piacere, ma assurge al ruolo di dovere. TERRIBILE!
Le ho spiegato da subito il mio problema. Per me potremmo proprio evitare l’argomento sesso. Questa è, apparentemente la soluzione che mi dà più “respiro”, ma poi insorgono mille dubbi, mille paure e mille incertezze sul futuro. Insorge forte la consapevolezza che questo stato di fatto non può durare. Come farò ad avere una famiglia con lei? Quanto tempo lei mi aspetterà? Perchè io abbia un’erezione ed un rapporto sessuale “completo” con lei, dovrò cominciare a vederla come un oggetto sessuale, come…non so come spiegarmi bene… come una puttana (chiedo scusa per il termine)?
Ne ho parlato molto con lei, l’ho rassicurata, spiegandole che questo è un mio problema e non un suo. Dato che in passato, ho rovinato storie serie per questo problema, ho voluto subito parlare di questo con lei. Ho voluto farle capire che il suo aspetto fisico, la sua bellezza esteriore per me sono inconfutabili. Lei mi piace, anche fisicamente, insomma.
Ieri sera, lei mi ha portato su internet a cercare qualche contatto, a vedere di avviare un percorso serio per affrontare il problema di petto e non solo a chiacchiere. Ecco perchè, stamattina, mi sono deciso a “iniziare”. Lo faccio con
voi perchè è più semplice, non lo nego, ma anche perchè non saprei davvero da dove cominciare.
Come leggerete da queste poche righe, sono molto confuso sull’argomento…a volte credo di trovare soluzioni, ma poi, immediatamente dopo, non trovo corrispondenza tra la soluzione e il mio specifico problema.

Ho pensato di me.
– Soffro della cosiddetta sindrome del Bell’Antonio.
– Soffro di ansia da prestazione e quindi temo la persona che stimo, temo il suo giudizio, temo, appunto, la mia prestazione pur avendo avuto, comunque, conferme e rassicurazioni dalle donne con cui ho fatto “buon sesso”.
– Ho abusato di film pornografici e mi sono abituato ad un sesso eccessivo, dissociato totalmente dal sentimento. Per cui, quando incontro una ragazza “normale”, che stimo, che mi intriga psicologicamente ed intellettivamente, ho
difficoltà a condurla sui miei sentieri, a proporle gusti e desideri un po’ più avventati (mi eccita, ad esempio, guardare la donna che si masturba, mi eccita molto l’uso della saliva, molto la volgarità, sia nell’abbigliamento che nel linguaggio, ossia la scurrilità. Non amo particolarmente la penetrazione, questo anche con la donna-oggetto, preferisco “giocare” oralmente, verbalmente, visivamente). Ho paura, probabilmente, di “sporcarla” …forse?
– Tradirò sempre. Dopo vari fallimenti con la mia fidanzata di turno, sento sempre il bisogno di andare a trovare conferme nella “donna oggetto”, di mitigare immediatamente l’ansia da impotenza, trovando conforto nel vedere che mi eccito regolarmente, che sono capace, che sono ancora un “Uomo”.
– Non mi sono mai innamorato della persona che ho scopato (scusate ancora, ma avolte un termine evita lunghi giri di parole)! E’ orribile….. è una condanna all’infelicità!

Spero di avervi definito un quadro abbastanza esaustivo per poter ricevere una prima opinione professionale da parte vostra.
Vi saluto, ringraziandoVi per questa opportunità “nuova” per me.

Tito

A30/A8

Gentile Tito,

Grazie anzitutto per le cortesi parole con le quali inizia la lettera e per le tante informazioni e riflessioni che aggiunge su di sé, che permettono di farsi un quadro abbastanza chiaro della situazione. L’impressione che se ne ricava è che in realtà lei si conosca già molto bene ed in modo assolutamente “serio”, per usare le sue parole. Lei infatti sa benissimo quali sono le sue potenzialità, i suoi gusti, i suoi limiti, le sue ansie ed i suoi desideri.

Tutto questo, che fin qui le è andato non bene, ma benissimo, ora non è più compatibile con la presenza di questa ragazza: troppo “giusta” per crearci insieme una famiglia (e per commettere la sciocchezza di lasciarsela sfuggire…) Perdendo questa occasione, lei è consapevole di correre il rischio di rinunciare per sempre ad una vita “normale”, la quale non le è mai interessata fino ad ora, ma alla quale non ha mai potenzialmente rinunciato per il suo futuro.

Il problema dunque è che ora il suo futuro sta diventando il suo presente e lei si sta chiedendo se la campana che sente suonare lo sta facendo proprio per lei… Per risolvere l’incongruenza fra due diverse concezioni della vita e di se stesso, entrambe ugualmente desiderabili, ma troppo diverse fra loro, lei dovrebbe trovare il coraggio di scegliere, ben sapendo che fare una scelta significa ottenere delle cose piacevoli, ma perderne altre, altrettanto piacevoli.

In genere, per risolvere questi dilemmi, le persone tendono a convincersi che quello che decidono di perdere è qualcosa che in fondo non vale, cercando di svalutare la persona, l’oggetto o la scelta che appare meno desiderabile… Nello stesso tempo, si cercano tutti i tipi di conferme per rassicurarsi di aver fatto la scelta giusta.

Credo che una consulenza psicologica possa in effetti aiutarla a compiere questo processo che le ho descritto, in modo da risolvere il dilemma, quanto meno per fare la scelta “meno sbagliata”. E’ ovvio, infatti, che scegliere di restare con questa ragazza significa cambiare veramente tutto nella sua vita, accettando anche il fatto che non potrà più sentirsi completamente “se stesso”, anche se molto probabilmente riuscirà con lei a realizzare i progetti di vita che in fondo, in fondo, non le dispiacciono affatto.
Saluti cordiali e auguri.

Dr. Giuliana Proietti

“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
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Immagine:
Unsplash


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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano) ● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it Per appuntamenti e collaborazioni professionali: 347 – 0375949 Telefono e Whatsapp Ancona, Terni, Roma, Civitanova Marche, Fabriano & Terapie online, via Skype e Whatsapp

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