Quando il partner diventa un altro figlio
Molto spesso le donne si trovano a diventare una sorta di badante-madre dei loro partners, che devono essere accuditi come se fossero dei figli.
L’accudimento, cioè un trattamento caldo, amorevole e premuroso, è un aspetto importantissimo nelle relazioni di lungo termine e/o di successo, ma purtroppo in genere non è condiviso in maniera equa tra donne e uomini (Erickson, 1993; Hammond & Overall, 2015 ; Thompson & Walker, 1989).
Le asimmetrie nel caregiving verso il partner possono tradursi in dipendenze stabili, che contravvengono alle regole di interdipendenza fra partners.
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Infatti, le relazioni interdipendenti implicano un’etica di cura reciproca, quando cioè i partner si sostengono a vicenda, simultaneamente o in sequenza, come si può fare fra amici o altri pari (Aron & Aron, 1986; Blumstein & Schwartz, 1983 ; Schwartz , 1995 ; Waite e Gallagher, 2001).
Il diventare una sorta di madre del proprio partner trasforma la relazione e crea nel partner aspettative di una relazione non fra pari, ma fra madre-figlio, dove la madre è quella che dà un amore oblativo, un amore che non chiede niente in cambio.
Le donne-mamme finiscono per fare per i loro partner esattamente ciò che fanno per i figli, ad esempio ricordando loro gli impegni quotidiani che si sono presi, organizzando per loro eventi sociali con familiari e amici, comprando loro dei vestiti, assicurandosi che ci sia sempre il loro cibo preferito per spuntini e pasti (Lockman, 2019 ). Inoltre, le donne spesso assumono ruoli, per i loro partner, che originariamente venivano svolti dalle madri degli uomini, quasi per non essere da meno e non deludere le aspettative di accudimento. (Hochschild & Machung, 1989; Hoff, 2011 ; Walter & Whitehouse, 2012 ).
La terapia di coppia offre un percorso verso il cambiamento,
immediato e duraturo.
Per essere chiari, non c’è nulla di intrinsecamente sbagliato nel prestare assistenza a una persona cara o nella creazione di una dipendenza. Inoltre, il caregiving verso il partner può riflettere situazioni di bisogno che, ad un certo punto della vita, potranno sorgere per la maggior parte delle persone (ad esempio per problemi di salute, invecchiamento, disabilità, esigenze familiari, ecc.).
Quello che però si deve sapere è che questo tipo di comportamenti snatura la relazione di coppia e ciò che in primis verrà a soffrirne è l’aspetto sessuale.
Non possono esserci, infatti, rapporti sessuali soddisfacenti con una persona che è assimilabile alla propria madre. Il ruolo materno deve essere diretto verso chi effettivamente necessita di accudimento (i bambini, ad esempio, che non possono badare a se stessi).
I compagni e i mariti, al contrario, possono benissimo prendersi cura di se stessi e quindi le donne dovrebbero evitare di assumere il ruolo di caregiver quando non è necessario, solo per non voler contrastare le norme e le aspettative sociali o familiari del proprio partner.
Dr. Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti
Una presentazione sull'orgasmo femminile
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Freepik
Adattato da:
van Anders, S.M., Herbenick, D., Brotto, L.A. et al. The Heteronormativity Theory of Low Sexual Desire in Women Partnered with Men. Arch Sex Behav 51, 391–415 (2022). https://doi.org/10.1007/s10508-021-02100-x
L'importanza di stare bene con se stessi
per migliorare il rapporto di coppia
Qualche argomento del libro:
- Comunicazione e dialogo nella coppia
- Ascolto e comprensione
- Praticare la gratitudine
- Complicità e condivisione
- Non dare per scontato il sentimento e il rapporto
Scritto dai fondatori della Clinica della Coppia.
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
● Attività libero professionale, prevalentemente online
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
Sito personale: www.giulianaproietti.it