• 22 Ottobre 2024 3:02
Perdonare? Consulenza online

Perdonare? Consulenza online

Dr. Giuliana Proietti Consulenza online

CONSULENZA ON LINE
A cura di:
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
Tel. 347 0375949
www.giulianaproietti.it

 

Sei mesi fa ho scoperto in maniera casuale che mia moglie mi tradiva da un paio d’anni con un nostro comune conoscente nonché collaboratore della nostra azienda (lavoriamo infatti insieme).  Questa persona, che vive in un’altra città, è stata anche ospite più volte a casa nostra,  e almeno in un’occasione ha avuto rapporti sessuali con mia moglie ……. mentre io facevo la doccia!! Di fronte ad una “scoperta” di questo genere mi è letteralmente cascato il mondo addosso; quella splendida ragazza che avevo sposato 16 anni fa con cui pensavo di avere ancora un rapporto speciale, aveva passato gli ultimi due anni ad ingannarmi, a farmela sotto il naso per giunta con una persona della quale io non ho mai avuto una buona considerazione da un punto di vista personale.

Ho deciso di non lasciarmi schiacciare da questa situazione e di reagire; ho affrontato mia moglie con calma senza far casino e scenate, e ho deciso di rimettermi in gioco anch’io, di cercare da questa esperienza per me dolorosissima di ricostruire un rapporto nuovo, più maturo. Sono stati mesi terribili con ripicche, rinfacciamenti e litigi ma le cose stanno gradualmente migliorando.  Ci siamo tutti e due impegnati molto per cercare di capire i reciproci punti di vista  e le proprie responsabilità e tutti i comportamenti di mia moglie dimostrano sicuramente che lei ha voglia di voltare pagina e di recuperare appieno il nostro rapporto.

Abbiamo recuperato anche un’ottima intesa da un punto di vista sessuale. Dove sta allora il problema?  Il problema è che, nonostante sia stato proprio io quello che non ha pensato per un solo istante di lasciarla (mentre lei per 2/3 mesi ha tergiversato), non riesco a perdonarla. Non riesco ancora ad accettare non solo quello che ha fatto ma anche come e con chi lo ha fatto ……. So bene che il perdonare è un processo lungo e difficile ma a distanza di sei mesi a me sembra di non aver fatto alcun progresso in questa direzione e incomincio a pensare che ormai il nostro rapporto sia definitivamente segnato da quello che è successo.
Grazie in anticipo per la vostra risposta.
Williwaw

A30/A8

Gentile Williwaw,

E’ evidente che un tradimento non possa essere da lei così facilmente dimenticato, così come, probabilmente, sua moglie sarà per sempre perseguitata da rimorsi e sensi di colpa, riguardo alla leggerezza con la quale si è comportata. Una cosa è sicura: niente sarà mai più come prima e non sarà più possibile tornare indietro, al bel tempo che fu, prima di questo spiacevole avvenimento.

La sfida ora è quella di andare avanti, cioè di creare le condizioni per costruire un rapporto completamente diverso. Del resto, il recente passato non deve essere stato poi così entusiasmate, se sua moglie ha sentito l’esigenza di trovarsi un partner-giocattolo, con il quale divertirsi per un po’, fino a gettarlo via senza rimpianti, una volta ritrovata l’intesa con lei.

Forse, in un periodo di scarsa comunicazione, di incomprensioni e di mancanza di affettività, la stessa cosa che è successa a sua moglie avrebbe potuto capitare anche a lei, se si fosse presentata l’occasione giusta.

Il suggerimento dunque è quello di considerare ciò che è successo come un lontano episodio del passato, che non riguarda la vostra vita attuale. Visto che nemmeno per un attimo lei ha pensato di lasciare sua moglie, è evidente che, sul piano della razionalità, lei ha ottimi motivi per decidere in tal senso (Affari? Famiglia? Valore della persona?): a questo punto sarebbe un atto di puro masochismo e di auto-sabotaggio indugiare nel ricordo e perdersi nel rancore.

Molto meglio, dunque, concentrarsi sugli aspetti positivi che ancora vi legano, piuttosto che su quelli negativi che vi hanno diviso, attribuendo le colpe di quanto è successo alla vostra crisi di coppia o agli eventi esterni, piuttosto che a sua moglie. E’ un auto-inganno? Forse, ma se porta felicità, perché opporre resistenza?

Con i migliori auguri,

Dr. Giuliana Proietti


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Dr. Giuliana Proietti 
Una presentazione sull'orgasmo femminile

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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa  ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE ● Attività libero professionale, prevalentemente online ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior.

2 commenti su “Perdonare? Consulenza online”
  1. Premesso che io, ovviamente, posso parlare solo in base alla mia esperienza personale, non solo molto d’accordo sul fatto che ” …. quando la sofferenza per il tradimento subito è troppo lacerante, forse è l’amor proprio ferito che ha preso il controllo e non siamo così interessati alla persona …” .
    Io, conscio che il rapporto tra me e mia moglie non sarà mai più lo stesso, ho deciso di ricominciare. di rimettere tutto in gioco.
    Non credo però che perdonare sia un dovere assoluto e che chi non riesce a farlo sia necessariamente una persona arida e accecata dal proprio orgoglio ferito !
    Quando in un rapporto vengono inferte ferite talmente profonde da minare alla base qualsiasi possibilità di ricostruzione come si fa a criticare chi decide di tutelare se stesso e di andaresene ? Bisogna a tutti i costi tenere in vita un rapporto con una persona che non mostra reali segni di “ravvedimento”, che è convinta che “se ti ho tradito è colpa tua” ? Non credo proprio !
    Per ricostruire un rapporto ci vuole infatti il contributo di tutti e due i partner. Chi è stato tradito e riesce a perdonare probabilmente è una persona più forte, più consapevole ma nel nuovo “equilibrio” della coppia non è meno importante il contributo del “traditore” che è determinante per ricostruire un rapporto di reciproca fiducia. O no ?

  2. L’aspetto che vorrei sottolineare è che il recupero di un rapporto dopo un tradimento deve far emergere il primato di quello che che si è recuperato e non di ciò che si perso..
    Quando il partner tradito, focalizza la ferita subita e non il recupero della persona amata, finirà per vanificare il processo di ricostruzione del rapporto.L’idea che aveva di lei o di lui è certamente compromessa e non bisogna cercare di recuperarla..in questo caso il fallimento è inevitabile.

    Può aiutare guardare la persona amata con occhi nuovi, come una persona da scoprire e darle la possibilità di esprimersi,per capirla ed assimilarla in un modo che prima non avevamo esplorato.
    Se il tradimento si può inquadrare come una fase di abbandono, di obnubilamento,un momento di allontanamento nel percorso di coppia compiuto,può addirittura ridare convinzione e nuova linfa alla relazione,se aiuta a scoprire il valore originario e messo a repentaglio ,un esercizio di libertà che può avere un esito di conferma sia in un senso negazione del senso del rapporto primario, che di riaffermazione dello stesso.
    Certamente la scelta di tradire non avviene mai nel momento in cui avviene il fatto , ma si radica in vuoto che che le preesiste…anche dover resistere alla tentazione è già un chiaro indice di difficoltà del rapporto di coppia, non bisogna confondere la capacità di autocontrollo col buon funzionamento di una relazione.
    Concludo dicendo che , a mio parere,quando la sofferenza per il tradimento subito è troppo lacerante, forse è l’amor proprio ferito che ha preso il controllo e non siamo così interessati alla persona che ha iniziato le ostilità tradendo,….potevamo essere noi , quella ,e solo il caso non ha voluto così

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