Partner controllante: di cosa si tratta?
La personalità controllante può avere un impatto significativo sulle dinamiche delle relazioni interpersonali. In questo articolo si parla dei tratti e dei comportamenti tipici della personalità controllante, nonché delle conseguenze che possono derivare da queste dinamiche nel contesto delle relazioni di coppia.
Cos’è il comportamento di controllo?
Il comportamento di controllo si ha quando una persona tenta di conformare un’altra persona ai propri bisogni o desideri, attraverso una qualche forma di manipolazione.
Quali sono i comportamenti tipici di una personalità controllante?
Per raggiungere il loro scopo, le persone con personalità controllante possono usare manipolazione, prepotenza e intimidazione.
Come ci si sente nell’avere accanto un/una partner controllante?
Il controllo costante del/della partner può generare nella vittima sentimenti di inferiorità e disperazione, se non di paura.
Il comportamento di controllo implica sempre comportamenti violenti?
No: questo desiderio eccessivo di controllo può creare conflitti di relazione, ma non è sempre abusivo o violento.
Quando il comportamento di controllo diventa abusivo?
Il comportamento di controllo diventa abusivo quando è coercitivo (minaccioso) e intimorisce la vittima. Questo comportamento include l’essere esposti a minacce che possono arrivare fino a atti di violenza domestica: il comportamento di controllo è infatti spesso associato a una maggiore probabilità di arrivare a aggressione fisica o abuso.
Quali sono i comportamenti tipici della personalità controllante?
I partner con personalità controllante sono spesso inflessibili e insistono sul fatto che tutto deve essere fatto a modo loro. Spesso non si adattano e potrebbero non essere aperti ai suggerimenti o ai punti di vista del/della partner. Esempio: “le zucchine le dovresti tagliare a fette invece che a cubetti”.
Inoltre, vogliono essere sempre al centro dell’attenzione: qualsiasi conversazione, privata o pubblica, viene sempre reindirizzata sulla loro persona. Esempio: “non stai meglio con me che con la tua migliore amica”?
Sono sempre critici: per loro esiste sempre un modo “giusto” o migliore di fare le cose, e naturalmente è il loro. Nella loro mente, questo non è un comportamento abusivo, anzi, può essere un modo per aiutare il/la partner a migliorarsi. Il comportamento può includere osservazioni sottili o critiche alle proprie parole o azioni.
Cercano di allontanare il/la partner da amici e persone care: la personalità controllante può costantemente voler essere informato/a su cosa si sta facendo, con chi si sta parlando, o arrabbiarsi quando si trascorre del tempo con qualcun altro, fino al punto di impedire al/alla partner di vedere i propri amici o la propria famiglia. Esempi: “ma io conosco questo collega di lavoro?” oppure “perché vai a fare shopping con tua sorella?
Colpevolizzano il/la partner: la personalità controllante non si sente mai in colpa. Visto che è loro costume scaricare le colpe sugli altri, non è infrequente che le colpe vengano scaricate sul/sulla partner. Nei casi più gravi possono arrivare a accusare gli altri di cose che hanno fatto loro stessi, per non sentirsi in colpa.
Sono manipolatori: la manipolazione è una delle componenti chiave del controllo delle persone, perché manipolare gli altri dà loro un senso di potere e controllo. A volte la manipolazione può giungere fino a convincere il/la partner di essere preda di problemi che non ci sono, facendo dubitare la vittima della sua memoria e delle sue capacità di giudizio. Esempio: “Mi hai sempre detto che ti piace uscire con questa coppia di amici: ora non è più vero?”
Non rispettano i confini: per la personalità controllante, un confine è come un ostacolo al suo bisogno di controllo. Il controllo può, ad esempio, consistere nel rovistare fra la biancheria intima del partner o fra le sue cose, fino al classico controllo del telefono.
Sono imprevedibili: possono cambiare rapidamente il tono dell’umore se sentono di non aver raggiunto i loro obiettivi o se non stanno facendo quello che avevano programmato di fare.
Sono ironici: possono prendere in giro il/la partner, fino al sarcasmo e alla denigrazione, per poi concludere con una battuta: “sto solo scherzando”.
Favoriscono il senso di colpa nei loro confronti: se si sono spesi per qualcuno, lo ricordano e lo rinfacciano, al fine di favorire il senso di colpa della vittima nei loro riguardi.
Usano l’intimidazione: il/la partner potrebbe minacciare di svelare un segreto, o distruggere i propri ricordi, o andarsene con i figli. Potrebbero anche minacciare di fare del male a qualcuno cui si tiene.
Una persona che controlla il/la partner di cosa ha paura?
Ha paura di essere colta di sorpresa e di essere ferita da ciò che l’altro/a può infliggergli. Spesso questo comportamento fa eco a qualche grossa delusione infantile. I suoi comportamenti controllanti lo/la fanno sentire al sicuro, protetto/a dal pericolo, che viene così anticipato attraverso il controllo e l’ipervigilanza. Nella coppia la personalità controllante teme in primis il tradimento.
Cosa fare se ci si sente controllati dal/dalla partner?
E’ importante contattare amici o familiari che siano di supporto. Altrettanto buona l’idea di parlarne con un terapeuta.
Dr. Giuliana Proietti
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano)
● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it
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● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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