Il ruolo dell’empatia nella coppia
Cosa è l’empatia?
L’empatia è un costrutto multiforme che coinvolge tre componenti principali:
- una componente cognitiva, che si riferisce alla capacità di comprendere il punto di vista di un’altra persona,
- una componente emotiva, relativa alla preoccupazione che si può sentire per un’altra persona,
- una componente di disagio personale, a seguito del disagio provato dall’altro.
Esiste una particolare empatia che si prova all’interno della coppia?
Si. Alcuni la chiamano “empatia diadica”, un termine che si riferisce espressamente al sentimento di empatia che si prova nei confronti del/della partner (Peloquin & Lafontaine, 2010).
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Quali sono gli effetti dell’empatia diadica nella coppia?
L’empatia diadica facilita il rapporto di coppia, migliorandone la qualità e questo ha effetto su entrambi i membri della coppia. In particolare, l’empatia diadica consente di migliorare la relazione in quanto fa sentire i due partners non solo compresi, ma anche “confermati” dall’altro/a, attraverso le sue manifestazioni di affetto e di comprensione.
Studi empirici hanno costantemente dimostrato che il modo in cui i partner sono empatici e si forniscono supporto quotidiano a vicenda gioca un ruolo centrale nel funzionamento della relazione [ Sullivan K, Davila J., 2010].
Cosa accade se all’interno della coppia non c’è empatia?
Se, al contrario, all’interno della coppia non c’è empatia, è facile imbattersi in comportamenti di disinteresse, fraintendimenti, sensazioni di essere poco importanti per il partner, scarsa sensibilità da parte dell’altro/a, e questo potrebbe avere conseguenze negative sulla relazione.
L’empatia è utile nella coppia per quanto riguarda i comportamenti sessuali?
Si. L’empatia è utile nella coppia anche per quanto riguarda i rapporti sessuali (Kleinplatz, Menard, Paradis, Campbell, e Dalgleish, 2013), in entrambi i sessi (Gadassi et al., 2015).
Si è visto in particolare che, a livello di conoscenza iniziale, percepire l’altro come empaticamente reattivo viene associato con un maggiore interesse sessuale verso il potenziale partner (Birnbaum e Reis, 2012).
Inoltre, l’empatia si dimostra uno strumento positivo per chi è alle prese con problemi di salute (Goubert et al, 2005; Manne et al, 2004), tra cui anche le disfunzioni sessuali (Bois, Bergeron, Rosen, McDuff, e Gregoire, 2013).
Ci sono dei suggerimenti psicologici per cercare di migliorare il sentimento empatico dei partners?
Si, molti psicologi clinici si sono interessati a questo problema. Fra essi, John Gottman ha proposto la metafora degli uccelli sui diversi rami. Quando il/la partner sta esprimendo la sua opinione, in contrasto con la propria, occorre rendersi conto che la propria opinione dipende dal fatto che si osserva l’ambiente intorno a se da due prospettive diverse (due rami diversi). Occorre dunque “volare” sul ramo dell’altro, e cercare di vedere le cose dalla stessa angolazione. immagina di essere sul suo ramo a guardare l’argomento dal suo punto di vista.
Il secondo consiglio è quello della comunicazione aperta: è importante che l’altro/a sappia esattamente cosa proviamo e sentiamo: è sbagliato pensare che debba capirlo/a da solo/a, perché questo non sempre è possibile. Per sviluppare un’empatia più profonda nel rapporto di coppia è importante fare delle domande esplicite al/alla partner, invece di dare tutto per scontato.
A esempio ci si può reciprocamente chiedere:
1 – Cosa è stato più difficile e doloroso per te nella vita?
2 – Quali sono i valori principali in cui ti riconosci?
3 – Quali sono le tue principali insicurezze?
4 – Cosa ti stressa di più?
5 – Cosa ti aspetti dal rapporto di coppia?
6 – Quali sono i tuoi principali desideri e obiettivi per il futuro?
7- Cosa significano per te le parole benessere e felicità?
ecc.
Il terzo consiglio per coltivare l’empatia nel rapporto di coppia è evitare di esprimere giudizi quando il/la partner si sta sfogando con te per qualcosa che lo/la preoccupa, ad esempio al lavoro. Non si devono esprimere giudizi e non si devono dare consigli, a meno che questo non venga esplicitamente chiesto. Tutto ciò che serve è un bel paio di orecchie, ricordandosi che abbiamo due orecchie e una sola bocca perché dovremmo ascoltare di più e parlare di meno.
Dr. Giuliana Proietti
“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona
● Attività libero professionale, prevalentemente online
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
Sito personale: www.giulianaproietti.it