• 27 Luglio 2024 2:17

Tutte le differenze fra le pornostar e le donne normali

Tutte le differenze fra le pornostar e le donne normali

Tutte le differenze fra le pornostar e le donne normali


Dr. Giuliana Proietti
Tel. 347 0375949
Psicoterapeuta Sessuologa
Ancona, Civitanova Marche, Fabriano, Terni, Online
Costo Terapia 90 in presenza, 60 online

La pornografia è un’industria multimiliardaria il cui business si basa sull’intrattenimento erotico dei suoi fruitori, in gran parte di sesso maschile. La pornografia è una narrazione, una finzione: non rappresenta e non vuole rappresentare la realtà, ma proprio per questo è considerata ancor più pericolosa, soprattutto per i più giovani, che da essa traggono le prime nozioni di educazione sessuale (nel silenzio assordante della scuola e spesso anche della famiglia).

Uno studio recente ha dimostrato che circa il 90 percento dei film porno più commerciali contiene atti aggressivi nei confronti delle donne e la cosa ancor più grave è che la maggior parte delle donne rappresentate in queste scene risponde a queste aggressioni in modo neutrale, o perfino soddisfatto (Bridges, Wosnitzer, Scharrer, Sun, e Liberman, 2010).

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Molti pensano che nella vita reale le varie pornostar si comportino esattamente come esse appaiono nei film: in realtà, tranne qualche caso famoso, come quelli di Moana Pozzi o Cicciolina, ben poco si sa sulla vita privata delle tantissime pornostar che popolano le pellicole erotiche diffuse in tutto il mondo.

C’è da chiedersi: queste attrici sono delle vittime del mondo che frequentano o hanno fatto la loro scelta, di vita e di lavoro, liberamente e consapevolmente? Sono donne che, fuori dal set, conducono una vita soddisfacente, hanno stima di sé stesse? O sono delle donne-oggetto anche fuori dalla scena?

Finora questo mondo è stato poco studiato dal punto di vista scientifico, tranne pochissime eccezioni:

  • Nel 1996 Polk & Cowan studiarono la percezione sociale delle porno star, rispetto alla percezione sociale della donna media, o delle altre attrici del cinema “serio”: come c’era da aspettarsi, si vide che la percezione dell’attrice porno era altamente negativa, anche se migliore di quella riservata alla semplice prostituta. Inoltre, chi considerava negativamente la pornografia era anche più propenso a credere che la pornostar fosse una vittima del suo lavoro.
  • In uno studio successivo (Evans-DeCicco & Cowan, 2001) i risultati confermarono questa tendenza, sulla percezione sociale della pornostar: molti erano coloro che pensavano che le attrici porno provenissero da ambienti svantaggiati, dove esse potevano aver subito abusi fisici e sessuali.

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Come si vede, queste ricerche si sono occupate del mondo della pornografia, ma solo per concentrarsi specificamente sulla percezione sociale delle attrici porno e non sulla effettiva qualità della vita di queste donne, su ciò che esse pensavano di sé stesse.

  • Abbott (2000) riuscì invece ad intervistare 31 attrici porno, scoprendo che i motivi principali per cui esse erano entrate nel settore dell’intrattenimento per adulti riguardavano in primis gli alti guadagni e poi la fama, il glamour, la libertà, l’indipendenza, le opportunità date dalle relazioni sociali, il piacere della trasgressione e il piacere sessuale.

    Abbott, presentando il suo lavoro, spiegò che non è facile poter lavorare su un campione elevato di pornostar per diversi motivi: ovviamente non esiste un elenco telefonico dove poter rintracciare i loro nomi e non è facile, per un estraneo, accedere a questo mondo, chiuso su sé stesso. Data la particolarità del lavoro che svolgono infatti, le persone che lavorano nella pornografia limitano le loro frequentazioni sociali ad altri operatori del settore, piuttosto che incontrare persone che potrebbero pensarla in modo diverso sulla loro scelta di vita e di carriera.

Qualcosa di più sulla vita privata delle pornostar è stato però recentemente svelato, sul Journal of Sexual Medicine, dove un nuovo studio, condotto presso la Shippensburg Unisersity, Pennsylvania, la Texas Woman’s University e l’Adult Industry Medical Healthcare Foundation ha colmato questa lacuna e rivelato molte informazioni sulla vita privata di una pornostar, di cui alcune sono indubbiamente abbastanza sorprendenti.

Il nuovo studio è stato realizzato mettendo a confronto 177 pornostar (di cui un terzo sposate o comunque impegnate in una relazione stabile) con 177 donne “normali”, di età compresa tra i 18 e i 50 anni. Le donne dei due differenti gruppi sono state abbinate per età, stato civile, etnia, in modo da poterle confrontare soprattutto riguardo ai comportamenti sessuali e ad altri indicatori, come l’autostima, la qualità della vita, l’uso di droghe.

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Risultati principali della ricerca:

  • Nel porno il 67,1% delle donne si dicono bisessuali, mentre il 32,9% del campione è eterosessuale. Le donne che non lavorano nella pornografia sono invece principalmente eterosessuali (92.9%) e solo il 7,1% di loro si dichiarano bisessuali (probabilmente è il lavoro stesso che porta a sperimentare con una certa facilità relazioni omosessuali che nella vita reale sono meno frequenti e dunque meno ricercate);
  • Un’attrice porno ha avuto in genere il suo primo rapporto sessuale a 15 anni, rispetto ai 17 anni delle donne “normali”;
  • Le pornostar hanno molte più relazioni sessuali rispetto alle altre donne. Le pornostar hanno infatti dichiarato che complessivamente, nell’anno precedente avevano avuto (in media) 20 uomini, contro i 3 dell’altro gruppo. Va precisato che questi numeri riguardano, per le pornostar, solo gli uomini incontrati fuori dal lavoro;
  • Il 69 percento delle attrici porno sostiene di provare molto piacere nel fare sesso (voto:10). Nell’altro gruppo questo livello di massima soddisfazione nell’attività sessuale riguarda solo il 32,8 per cento delle donne. Quale sarà il motivo? Le porno star sono più disinibite, hanno maggiori associazioni positive riguardo al sesso, scelgono dei partners sessuali più esperti? La ricerca non spiega tutto nei dettagli ma, ad esempio, riguardo a questo ultimo punto, l’esperienza pregressa del partner, le porno star si mostrano molto aperte, dicendo in gran parte che il dato non è importante per loro (42% del campione).
  • Fra coloro che hanno espresso dei numeri precisi, in entrambi i gruppi, le donne hanno dichiarato di preferire dei partners meno esperti di loro: in particolare, le attrici porno hanno dichiarato di aver avuto una media di 74 partner sessuali nella vita (privata), ma che, quanto al partner sessuale, avrebbero preferito un uomo che avesse avuto non più di 21 donne (in media), mentre le altre donne del campione, che avevano avuto in media 5 uomini nella loro esperienza complessiva di vita (sempre in media) preferivano un partner con non più di 3 esperienze sessuali alle spalle. Fra le donne che preferivano un partner con non più di 5 esperienze precedenti troviamo il 18% delle attrici porno e il 77% delle altre.
  • A differenza delle altre donne del campione, le porno attrici sono apparse molto preoccupate di contrarre una malattia a trasmissione sessuale (e qui sono le donne comuni che sottostimano il pericolo, esponendosi a rapporti non protetti con il partner abituale, senza sapere con certezza quale sia la sua vita sessuale al di fuori della coppia).
  • Le attrici porno hanno maggiori possibilità (da 3 a 9 volte), rispetto al gruppo di controllo, di essere consumatrici di marijuana, allucinogeni, cocaina, eroina o metanfetamine e spesso le attrici porno intervistate in questo studio hanno provato ciascuna di queste droghe;
  • Le pornostar hanno, sorprendentemente, livelli più elevati di autostima rispetto alle donne “normali”: c’è infatti una differenza significativa tra i due gruppi rispetto all’auto-stima, (media 34,69 delle pornostar contro 31,82 dell’altro gruppo).
  • Quanto a qualità della vita, ancora un dato sorprendente: vi sono differenze significative fra i due gruppi quanto a sensazioni positive, supporto sociale, spiritualità: in tutti questi casi le porno attrici hanno totalizzato punteggi superiori rispetto al gruppo di donne corrispondente.

Relazione su Freud e Totem e Tabù


Dr. Giuliana Proietti 
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Concludendo, una vita nel porno, a leggere questo studio, sembrerebbe quasi più gratificante di una vita “normale”… Ma sarà proprio così? Cosa hanno le pornostar più di una donna comune? Possibile che il denaro e l’apprezzamento sessuale maschile basti loro per conquistare autostima, supporto sociale, sensazioni positive e, addirittura, spiritualità?

Davvero difficile crederlo, anche se, devo ammettere, quando qualche anno fa mi capitò di intervistare una prostituta, rimasi ugualmente molto colpita dall’autostima e dalla soddisfazione di sé che mostrava di avere questa donna, nei riguardi di sé stessa, del suo lavoro e della sua famiglia…

Qualità e soddisfazione di vita che talvolta, in una donna che svolge un lavoro “normale” possono essere piuttosto difficili da rintracciare.

Dr. Giuliana Proietti


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Pubblicato anche su Huffington Post

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Una presentazione sull'orgasmo femminile


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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa  ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE ● Attività libero professionale, prevalentemente online ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior.

1 commento su “Tutte le differenze fra le pornostar e le donne normali”
  1. molto interessante, mi piacerebbe approfondire meglio.. io credo che ancora oggi troppe donne siano legate all’antica immagine di sè di donna come moglie e madre, di conseguenza non è una scelta troppo ponderata e rischia maggiormente di condurre a una vita infelice.. mi chiedo però cosa spinga psicologicamente certe donne ad entrare nella pornografia.. forse in parte il desiderio di separarsi da questo conformismo?

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