Rapporto conflittuale con il sesso – Consulenza online
CONSULENZA ON LINE
A cura di:
Dr. Walter La Gatta
Psicoterapeuta Sessuologo
ONLINE, VIA SKYPE – WHATSAPP
Tel. 348 3314908
Buonasera Dottore,
ho letto alcune delle sue risposte e sono rimasta molto soddisfatta. Ho un problema che sono intenzionata a risolvere ma prima voglio capirne le cause. Mi presento: mi chiamo Sara,ho 16 anni e ho un rapporto conflittuale con il sesso. Quand’ero piccola,nell’eta pre-adolescenziale ho subito “abusi” da parte di un familiare ripetutamente ma mai del tutto completi.
Quando ho iniziato a capire cosa stava succedendo e soprattutto che era sbagliato all’inizio ci sono stata male e ho sviluppato un conflitto con il mondo degli adulti.Col passare del tempo,spinta dalla curiosità e dal mio essere sempre molto precoce ho iniziato ad informarmi: prima su cosa fosse la pedofilia, successivamente sul sesso e lo stupro.
Dopo aver appreso una notevole quantità di informazioni,che una bambina di 12 anni non credo dovrebbe mai e poi mai conoscere,la mia curiosità mi ha spinta a visitare siti porno e piano piano a capire anche cos’era la masturbazione. Poi è venuto il rapporto con il sesso maschile con cui non ho mai avuto problemi o inibizioni legate agli avvenimenti della mia infanzia; solo non riuscivo ad avere rapporti con i ragazzi più grandi di me,neanche scambiarci una parola.
Col passare degli anni ho perfezionato la pratica dell’autoerotismo scoprendo con mio grande ribrezzo che ho delle inclinazioni nel provare piacere che mi terrorizzano: la violenza,la donna utilizzata come oggetto,umiliata,il sesso di gruppo. E’ una cosa senza senso,la mia più grande paura è allo stesso tempo il mio più grande desiderio. Perchè? Le mie fantasie,le categorie dei siti pornografici,i miei sogni ruotano intorno alla violenza.
Come posso provare piacere in questo modo? Soprattutto avendo avuto uno zio ossessionato dal mio corpo quand’ero solo una bambina e un padre fantastico ma molto violento che fino a un pò di tempo si sfogava con me lasciandomi lividi e segni evidenti per molto tempo. Ho avuto anche frequenti rapporti sessuali con la mia migliore amica.
Ma veniamo al dunque: sono fidanzata da un anno,paradossalmente con un ragazzo 10 anni più grande di me e abbiamo una vita sessuale attiva e costante. Il problema è che io non riesco a raggiungere l’orgasmo in nessun modo,qualunque cosa lui faccia o a qualunque cosa io pensi. Eppure da sola ci metto all’incirca due minuti! Non voglio che questo rovini il nostro rapporto,perchè ormai da tempo non provo più quel desiderio sessuale che provavo all’inizio. Premetto che è ben dotato e ci sa fare. Vorrei capire in che modo posso risolvere questo problema,se posso cambiare le mie inclinazioni o se sono semplicemente disturbata mentalmente.
La ringrazio in anticipo,spero potrà aiutarmi.
A32/A11
Gentile Sara,
Grazie anzitutto per i complimenti che rivolgi al nostro lavoro: speriamo che anche questa risposta possa esserti di aiuto. Il tuo caso è un esempio di come le attenzioni particolari di un familiare possano venire a turbare l’equilibrio di una ragazzina che si affaccia alla pubertà e alla sessualità adulta.
Non solo questo zio pedofilo, ossessionato dal tuo corpo, ha turbato la tua esistenza, ma vi è stata anche l’assenza, evidentemente, di soggetti adulti con i quali poterti confidare e dai quali ricevere quelle informazioni di cui avevi bisogno per comprendere cosa ti stesse accadendo.
Anche il rapporto con tuo padre, che definisci “fantastico”, è stato in realtà un rapporto abusante, di violenza gratuita, compiuta al solo scopo di scaricare le sue tensioni su un soggetto più debole, che non poteva difendersi. Non dici niente di tua madre, ma il solo fatto di non averla nominata potrebbe lasciar pensare ad un rapporto difficile anche con lei.
Gli abusi subiti, così come le carenze nell’accudimento, ti hanno dunque spinta, come tu dici, a cercare informazioni “che una dodicenne non avrebbe mai dovuto sapere”. In mancanza di altro, del resto, tu hai fatto quel che hai potuto per cercare di capire cosa ti stava accadendo: il problema è che queste informazioni le hai cercate nei luoghi sbagliati, nei siti sbagliati. Ma questo non potevi capirlo.
Infatti, per comprendere la sessualità “normale” degli adulti, non ci si deve ispirare a ciò che avviene nei filmati pornografici: quei prodotti hanno lo scopo di eccitare le fantasie e per questo propongono situazioni particolari, che poi nella realtà ben poche persone mettono in pratica.
Il problema è che, per eccitare le fantasie, i porno devono proporre sempre qualcosa di nuovo, di mai visto prima… Ecco perché questi filmati sono sempre più impressionanti, sempre più violenti, soprattutto nei confronti della donna. (Va detto che spesso essi sono destinati a persone che rinunciano ad incontrare la donna nella realtà, tanto ne sono spaventati, e che preferiscono dunque “frequentarla” per via indiretta, attraverso la pornografia e l’autoerotismo).
Questa tua “educazione sentimentale”, affidata alla pornografia, è stata dunque il terzo tipo di violenza che hai subito, che ti ha portato a confondere comportamenti devianti (e comunque anomali, in cui la soddisfazione sessuale viene raggiunta solo attraverso la pratica di atti particolarmente “eccentrici”) con la normalità, che nella maggior parte dei casi unisce invece il piacere sessuale con i sentimenti dell’amore, dell’interesse, della solidarietà.
Come accade di frequente a chi è stato vittima di abusi, è possibile che tu abbia erotizzato la violenza subita e che questa faccia oggi parte dei tuoi sogni, delle tue fantasie sessuali, in modo ossessivo, fino a portarti al bisogno inconscio di rivivere quei terribili momenti (sia in modo attivo, che passivo), rispetto ai quali provi probabilmente un senso di colpa (è probabile che tu, come succede in genere alle vittime di abuso, ti sia sentita “sporca”, per non esserti tirata indietro, per non aver denunciato il fatto, per aver provato in qualche modo piacere per quello che ti stava accadendo – e non solo dal punto di vista fisico, ma anche piacere per le attenzioni particolari che ricevevi da questi soggetti adulti che abusavano di te).
Venendo all’oggi, quanto detto in precedenza dovrebbe spiegarti perché non è affatto “paradossale” essersi cercata un ragazzo così tanto più grande di te…
Ovviamente, se potessi intraprendere una psicoterapia, per te sarebbe veramente importante, perché sei ancora molto giovane e molto potresti davvero fare per cercare di migliorare il tuo equilibrio psicologico e imparare a vivere relazioni sentimentali o sessuali più adeguate alla tua età.
Infine, poiché non è chiaro se tu abbia avuto o meno rapporti eterosessuali completi, vorrei informarti, o ricordarti, che le donne non arrivano facilmente all’orgasmo nel rapporto penetrativo, come si vede nella pornografia, anche se il lui della situazione è ben dotato (altro pregiudizio, derivante dalla pornografia) e ci sa fare. L’orgasmo femminile, anche nel rapporto di coppia, dovrebbe essere cercato attraverso la stimolazione, diretta o indiretta, del clitoride, e non esclusivamente attraverso la penetrazione vaginale.
In ogni caso, premesso quanto ti ho detto in precedenza sull’opportunità di stabilire relazioni adeguate alla propria età, un’altra cosa importante è cercare di non giudicare la qualità di un rapporto di coppia solamente in base al numero degli orgasmi, i quali ci debbono naturalmente essere, ma ciò che maggiormente dovrebbe essere apprezzato è, soprattutto, il piacere di stare insieme all’altro. Come diceva la sessuologa Kaplan qualche tempo fa, l’orgasmo, prima ancora che negli organi genitali, deve avvenire nel cervello.
Spero di essere stato esauriente e comunque ti consiglio, nel caso non potessi rivolgerti ad uno/a psicoterapeuta, di prendere contatti con associazioni di donne che ti possano fornire ulteriore aiuto.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta
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