Sesso nelle carceri ed eteroflessibilità

Sesso nelle carceri ed eteroflessibilità

Sesso nelle carceri ed eteroflessibilità

Dr. Walter La Gatta

E’ stato condotto un nuovo studio sulle condizioni di detenzione nell’Inghilterra e nel Galles ed in particolare si sono studiati i rapporti sessuali fra detenuti. Lo studio è stato condotto dalla “Commissione sul sesso in carcere”, istituita con la Howard League for Penal Reform, composta da docenti universitari, ex direttori di istituzioni carcerarie, esperti della salute, ex ministri della giustizia e un ex procuratore generale .

Il primo tema emerso dalla ricerca è che i detenuti ritengono discriminatoria la politica attualmente applicata nelle carceri, per cui quando si scopre che due prigionieri hanno rapporti sessuali consenzienti fra loro, essi vengono separati.

A23/A2

Varie associazioni che si occupano della salute, tra cui il National AIDS Trust, hanno allo scopo fatto notare che i tentativi di controllare l’attività sessuale consensuale tra detenuti rischia di minare gli sforzi per promuovere il sesso sicuro e prevenire la diffusione del virus HIV, come l’accesso ai preservativi.

Leggi anche:  Incontri occasionali e donne che prendono l'iniziativa

Il problema, come emerge dallo studio, è che il sesso nelle carceri è sicuramente molto diffuso, ma è difficile comprendere fino a che punto esso avviene per libera scelta delle parti. Mentre nei carceri femminili le detenute sono più aperte nel parlare di questo argomento con il personale sanitario, nelle carceri maschili questo argomento è ancora tabù, vi è molta omofobia ed è difficile che i detenuti ammettano di avere questo genere di rapporti.

Per spiegare questi comportamenti è stato coniato il termine “eteroflessibilità”, che riguarda uomini eterosessuali i quali mostrano tuttavia una certa flessibilità quando si trovano in carcere. Nel carcere del resto avviene sovente che i detenuti costretti a scontare una lunga pena acquisiscano una stabile identità omosessuale. Anche se non c’è una regola che vieti il sesso tra detenuti nel carcere, sembra che il personale penitenziario tenda ad impedire ai detenuti di avere rapporti sessuali, evitando così i rapporti non consensuali.

LGBT friendly

 

I dichiaratamente gay vengono allontanati, ad esempio, a scopo preventivo, anche se non si è a conoscenza di una relazione sessuale fra loro.

Emerge inoltre dal rapporto che in molte carceri è possibile trovare preservativi o dighe dentali (si usano nei rapporti orali) mentre in altre questo materiale si può trovare solo in clinica.

Chris Sheffield, ex direttore di carcere, che presiede la commissione, ha detto: “Le carceri devono garantire di proteggere la vulnerabilità. La popolazione carceraria corre un alto rischio per le infezioni sessualmente trasmesse e i comportamenti sessuali a rischio. La necessità di assumere misure di riduzione del danno e la realizzazione delle politiche di salute sessuale è importante non solo per i detenuti, ma per la società in generale”.

Fonte:
Prisoners who have sex in jail face separation, commission finds, The Guardian

Del resto i detenuti non vivono su un altro pianeta e tutti (o quasi), prima o poi, sono destinati a tornare fra noi…

Dr. Walter La Gatta


Walter La Gatta

Immagine:
Luis Argerich, Wikimedia

Terapia sessuale e di coppia

LGBT friendly

 



Dr. Walter La Gatta

Please follow and like us:
Sesso nelle carceri ed eteroflessibilità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su