• 2 Dicembre 2024 12:02

Prevenzione dell’HIV: la PrEP

Prevenzione dell'HIV: la PrEP

Prevenzione dell’HIV: la PREP

Dr. Giuliana Proietti

Cosa è la PrEP?

La PrEP o profilassi pre-esposizione consiste nell’assumere una combinazione di farmaci attivi contro Hiv prima dei rapporti sessuali. Correttamente assunta da persone sieronegative a rischio di infezione, la PrEP si è dimostrata efficace nel prevenire l’acquisizione dell’infezione da Hiv.

In che modo la PrEP previene l’HIV?

Quali sono i farmaci per la PrEP?

La PrEP consiste nell’assunzione preventiva di alcuni farmaci da tempo utilizzati nel trattamento dell’Hiv: Tenofovir ed Emtricitabina. Attualmente l’unico farmaco approvato per la PrEp è il Truvada, le cui compresse contengono entrambi i principi attivi. In Italia è già disponibile anche l’equivalente farmaco generico.
Gli studi condotti sulla PrEP hanno indagato due diverse modalità di assunzione, quella continuativa e quella intermittente.

  • Modalità continuativa

La prima modalità consiste nell’assunzione di una compressa al giorno, tutti i giorni, ed è indicata per le persone che fanno sesso frequentemente e senza programmazione.

  • Modalità intermittente

La seconda modalità, detta anche “on demand”, consiste invece nell’assunzione limitata nel tempo e circoscritta al periodo in cui si prevede di avere rapporti sessuali; è chiaramente meno dispendiosa ed è pensata per chi, ad esempio, fa sesso solo nel fine settimana o ha in programma un periodo limitato in cui sa che si esporrà a dei rischi.

Al momento, nelle Linee Guida Italiane sulla PrEP, questa modalità è indicata solo per gli MSM (maschi che fanno sesso con maschi) e prevede l’assunzione di due compresse da 2 a 24 ore prima dei rapporti sessuali, una terza compressa 24 ore dopo la prima assunzione e una quarta dopo altre 24 ore; in caso di più rapporti in giorni consecutivi o con pause inferiori ai tre giorni, l’indicazione è quella di assumere una dose al giorno fino all’ultimo rapporto, seguita da una doppia dose 24 ore dopo.

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Per chi è indicata la PrEP ?

La PrEP è indicata per le persone che corrono un rischio sostanziale di acquisire l’Hiv.

  • Persone che non usano mai il profilattico o lo usano in modo sporadico e hanno rapporti occasionali o con partner a rischio per l’Hiv. Oltre a queste condizioni, ci sono ulteriori fattori, associati ad un più alto rischio di contrarre l’Hiv, che fanno propendere per la PrEP, tra cui una recente Infezione Sessualmente Trasmissibile (IST), il ricorso alla Profilassi Post-Esposizione (PPE) e l’uso di sostanze psicoattive durante i rapporti sessuali, in particolare mefedrone, GHB/GBL e metanfetamine (ChemSex).
  • Persone che, facendo uso di sostanze per via iniettiva, condividono siringhe e strumenti (cucchiaini, fiale, filtri) con altri/e.
  • Per quanto riguarda i partner sessuali o iniettivi di una persona con Hiv, la PrEP è indicata solo se la persona con Hiv non è in terapia e ha carica virale positiva, oppure se la persona con Hiv ha appena iniziato la terapia e non ha ancora raggiunto la soppressione virologica. È infatti dimostrato che se l’Hiv non è rilevabile, non è trasmissibile.

Per chi NON è indicata la PrEP?

  • La PrEP non deve essere utilizzata dalle persone con Hiv: per escludere la presenza dell’infezione è prevista l’effettuazione preliminare di un test per l’Hiv di quarta generazione e la raccolta accurata dell’anamnesi per identificare eventuali segni o sintomi di un’infezione acuta e dunque molto recente.
  • La PrEP non è indicata per le persone che utilizzano sempre il profilattico per proteggere i rapporti sessuali.
  • La PrEP non è indicata per le persone che fanno sesso con partner che hanno l’Hiv, se queste seguono regolarmente la terapia e hanno la carica virale irrilevabile (se l’Hiv non è rilevabile, non è trasmissibile).


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E’ efficace la PrEP ?

La PrEP non elimina completamente il rischio di contrarre l’Hiv ma riduce il rischio in modo sostanziale. Negli studi condotti sulla PrEP, quasi tutti i contagi sono avvenuti in persone che non l’assumevano in modo corretto. Il fattore più rilevante correlato all’efficacia preventiva della profilassi è dunque l’aderenza alle prescrizioni mediche. Se la PrEP viene assunta correttamente, il rischio di contrarre l’Hiv è prossimo allo zero.

 La PrEP protegge dalle altre IST?

Oltre all’Hiv, ci sono molte altre infezioni che possono essere trasmesse da una persona all’altra attraverso i rapporti sessuali: Condilomi, Herpes, Epatiti, Sifilide, Gonorrea, Clamidia, sono solo alcune delle principali Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST).

La maggior parte delle IST si trasmettono molto più facilmente dell’Hiv e sono dunque più diffuse e comuni. Alcune IST possono passare inosservate e non causare problemi; altre hanno sintomatologie fastidiose o dolorose o, se non trattate adeguatamente, possono portare a complicazioni anche gravi per la salute (sterilità, danni agli organi o determinati tipi di cancro).

È importante sapere che la PrEP abbatte il rischio di contrarre l’Hiv, ma non protegge dalle altre IST. Per questo è importante sottoporsi a controlli per le IST prima di iniziare la PrEP e per tutto il periodo in cui se ne fa uso. Allo stesso modo è importante consultare rapidamente un medico se si presentano dei sintomi anomali (prurito, bruciore, dolore nella zona genitale; eruzioni cutanee, escrescenze, pustole, secrezioni insolite; linfonodi ingrossati nella regione inguinale; mestruazioni irregolari).

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Se si prende la PrEP, si può smettere di usare il preservativo?

La PrEP protegge dall’HIV ma non dalle altre malattie sessualmente trasmesse. Usare il preservativo è il modo migliore per prevenire altre infezioni sessualmente trasmissibili, come la gonorrea, la sifilide, la clamidia e l’epatite B e C.

Ci sono effetti collaterali?

Nel complesso la PrEP è ben tollerata. Gli effetti collaterali a breve termine sono più comuni ma piuttosto blandi e generalmente scompaiono entro poche settimane; possono comprendere lieve nausea, diarrea, gonfiore e mal di testa. A lungo termine la PrEP può avere effetti sulla funzionalità renale e sulla densità ossea, per questo è importante farsi seguire da un medico e sottoporsi a controlli periodici; una volta interrotta la profilassi, i valori alterati tendono comunque a rientrare nella norma.

 Vi sono problemi di resistenza ai farmaci?

Esiste il rischio, seppur basso, di sviluppare delle resistenze ad uno o a entrambi i farmaci utilizzati nella PrEP, con la conseguenza di renderli inefficaci sia nella profilassi che nella cura dell’infezione da Hiv,
Il rischio è presente se la PreP non viene assunta correttamente e si contrae l’Hiv nel corso della profilassi, ed è ancora più alto se si inizia la PrEP avendo già contratto il virus.
Per questo motivo è molto importante eseguire il test Hiv prima di iniziare la PrEP e rifare il test ogni 3 mesi se la profilassi viene portata avanti nel tempo; in caso di test positivo è necessario interrompere subito la profilassi.

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 Vi sono problemi di interazione con altri farmaci?

Alcuni farmaci possono interagire tra loro annullando o moltiplicando i reciproci effetti: può accadere dunque che una terapia perda efficacia o che sia completamente vana, ma anche che risulti tossica, che siano amplificati gli effetti collaterali o che produca ulteriori danni all’organismo. Per questo motivo è importante informare il medico sui farmaci che assumi, compresi quelli della PrEP.

Il Tenofovir e l’Emtricitabina non interagiscono con molti farmaci, ma c’è un’interazione importante tra il Tenofovir e gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) per cui, se assunti insieme, potrebbero provocare seri problemi ai reni.
Negli studi condotti su donne transessuali che hanno assunto la PrEP contemporaneamente alla terapia ormonale, la PrEP non ha condizionato i livelli ormonali; ci sono invece delle incertezze sulla possibilità che l’estradiolo possa influenzare l’efficacia della PrEP. In attesa di studi più accurati, l’assunzione giornaliera della PrEP sembra essere preferibile rispetto all’assunzione intermittente.

Si può assumere da soli?

Sebbene in Italia sia una pratica illegale, è possibile acquistare i farmaci on line. Sebbene sia relativamente facile procurarsi i farmaci necessari, per evitare che la PrEP sia inefficace o addirittura dannosa, è molto importante farsi seguire da un medico ed effettuare alcuni esami fondamentali sia prima che nel corso della PrEP.


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A chi rivolgersi per assumerla?

È importante che chi assume la PrEP sia seguito da un infettivologo per monitorare sia lo stato di infezione da HIV sia eventuali effetti collaterali, che tuttavia si presentano raramente. È anche necessario che le persone che assumono PrEP vengano controllate per la presenza di infezioni sessualmente trasmesse. Per questo, chi desidera utilizzare la PrEP come metodo di prevenzione dell’Hiv deve recarsi presso un centro di malattie infettive, effettuare alcuni esami (tra cui un test per l’Hiv) e, nel caso che l’infettivologo verifichi che non sussistano problemi, ottenere una prescrizione da parte dell’infettivologo per poter acquistare la combinazione di farmaci in farmacia.

Cosa dicono le Linee Guida Nazionali a proposito di PrEP?

Le Linee Guida Nazionali sulla PrEP raccomandano, prima di iniziare la profilassi, di effettuare i seguenti controlli:

  • innanzitutto è fondamentale accertare di non avere l’Hiv e dunque fare un test combinato di quarta generazione ed una visita con raccolta accurata dell’anamnesi per identificare eventuali segni o sintomi di un’infezione molto recente.
  • Altrettanto importante è fare il test per l’epatite B: i farmaci della PrEP sono infatti attivi sia contro il virus dell’Hiv che contro quello dell’epatite B (HBV); se hai contratto l’infezione, è comunque possibile fare la PrEP, ma vanno adottati alcuni accorgimenti e fatti controlli più accurati; se invece non hai contratto il virus, potrebbe essere opportuno fare il vaccino.
  • Subito prima di iniziare o appena iniziata la PrEp, è importante anche valutare la funzionalità renale, facendo un esame del sangue per la determinazione della creatinina sierica.
  • Si raccomanda inoltre di valutare lo stato sierologico anche nei confronti delle epatiti A e C, di effettuare uno screening per le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) e di considerare l’opportunità di vaccinarsi contro il virus dell’epatite A (HAV) e contro il virus del Papilloma Umano (HPV).
  • Per le donne, si raccomanda inoltre un test di gravidanza.

Una volta iniziata la profilassi, le Linee Guida raccomandano di:

  • fare un test Hiv combinato di quarta generazione dopo 1 mese e, a seguire, ogni 3 mesi;
  • monitorare la funzionalità renale dopo 3 mesi e, a seguire, ogni 6 mesi
  • effettuare uno screening delle IST ogni 6 mesi;
  • fare un test di gravidanza dopo 1 mese e, a seguire, ogni 3 mesi, per le donne che non stiano tentando un concepimento programmato.

Non è indicato come esame di routine, ma in alcuni casi può essere utile monitorare anche la densità delle ossa attraverso una densitometria ossea.

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Oltre alla PrEP quali altri metodi ci sono per prevenire l’HIV?

Per ridurre il rischio di trasmissione sessuale dell’Hiv:

  • Nei rapporti penetrativi usare il preservativo maschile (condom) o femminile (femidom) in modo corretto, ovvero sin dall’inizio del rapporto.
  • Nei rapporti orali usare il preservativo o il dental dam (fazzolettino in lattice, letteralmente “diga dentale”). Si può ridurre il rischio, anche se non lo si elimina del tutto, evitando liquido seminale in bocca e non praticando il cunnilingus in presenza di sangue mestruale
  • Condurre una relazione monogama o esclusiva, in cui entrambi i partner sono sieronegativi all’Hiv e non hanno altri comportamenti a rischio al di fuori della coppia.

Tra gli efficaci metodi di prevenzione va annoverata la terapia antiretrovirale. Non si corre rischio di contrarre l’Hiv se si hanno rapporti sessuali non protetti con una persona con Hiv in terapia antiretrovirale efficace (con carica virale nel sangue non rilevabile da almeno sei mesi).

Fonti:

Ministero della Salute
Lila
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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa  ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE ● Attività libero professionale, prevalentemente online ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior.

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