E’ provato: i Neanderthal e gli Umani fecero sesso insieme
Molti degli esseri umani che conosciamo portano in sé, nei loro cromosomi sessuali, un frammento di DNA della specie Neanderthal.
Una nuova ricerca appena pubblicata va a favore della teoria per cui i Neanderthal e gli umani si siano incrociati sessualmente, dopo che gli individui della nostra specie migrarono dall’Africa, tra 50.000 e 80.000 anni fa. Il frammento di DNA, che si trova sul cromosoma X umano, è presente nel 9 per cento degli esseri umani in tutto il mondo, dall’Asia, all’Europa, all’America – tranne che in Africa, dove invece non appare.
“E’ in Medio Oriente, in Europa, in Eurasia, in America, in Australia”riferisce il ricercatore Damian Labuda dell’Università di Montreal. Infatti, i primi esseri umani ed i Neanderthal (Homo neanderthalenis) coesistevano, e i ricercatori hanno a lungo cercato la prova che i due gruppi si siano accoppiati.
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Labuda notò un primo segno di ibridazione circa un decennio fa, quando scoprì un frammento di DNA del cromosoma X che si trova solo nei non-africani e la cui origine era sconosciuta. (I cromosomi X sono i cromosomi sessuali: le donne ne hanno due e gli uomini uno, che fa coppia con un altro cromosoma di tipo Y).
Fino al 2010 il gruppo di ricerca non aveva avuto modo però di confrontare questo frammento. Nel 2010 è stato sequenziato il genoma dell’uomo di Neanderthal, e un team di ricercatori (fra cui non c’era Labuda) ha riferito sulla rivista Science, che tra l’1 e il 4 per cento del genoma di alcuni esseri umani moderni proviene dalla specie Neanderthal (ominidi piuttosto tarchiati, che vissero tra 130.000 e 30.000 anni fa).
Lo studio sul DNA condotto nel 2010 ha utilizzato un estratto delle ossa di esseri Neanderthal, trovati in Croazia. Con la nuova disponibilità di una sequenza parziale del gene Neanderthal, Labuda e la sua squadra hanno finalmente avuto qualcosa con cui confrontare il loro misterioso frammento di cromosoma X.
Usando il DNA di 6.092 cromosomi X moderni, prelevati in tutti i continenti, i ricercatori hanno così scoperto che il frammento misterioso corrisponde a quello trovato nel genoma di Neanderthal.
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immediato e duraturo.
In un comunicato, il genetista David Reich, della Harvard School Medicine ha spiegato: “Il Dr. Labuda e i suoi colleghi sono stati i primi a identificare una variazione genetica che poteva provenire da una popolazione arcaica”. La variazione genetica è stata però scoperta quando la sequenza del genoma di Neanderthal non si conosceva ancora. Alla luce di questa nuova scoperta però, sembra sempre più probabile l’ipotesi di un accoppiamento fra queste specie.
La prossima sfida del Dr Labuda sarà quella di cercare di capire se il DNA dell’uomo di Neanderthal abbia in qualche modo modificato la capacità dei primi umani di sopravvivere.
“E’ interessante scoprire quanti di questi frammenti sono presenti negli umani, dove sono, come si comportano”, ha detto Labuda. In particolare il ricercatore si chiede: “sono neutrali, come quelli che abbiamo trovato, oppure forniscono qualche miglioramento funzionale e magari ci sono anche utili?”. Ne riferiremo ancora, quando si saprà di più.
La ricerca è stata pubblicata nel numero di luglio della rivista Molecular Biology and Evolution
A cura Dr. Giuliana Proietti
Fonte:
DNA Evidence: Neanderthals Had Sex With Humans, LiveScience
Immagine:
Dr. Giuliana Proietti
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
● Attività libero professionale, prevalentemente online
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● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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