• 21 Ottobre 2024 14:59

Le disfunzioni sessuali femminili

Le disfunzioni sessuali femminili

Le disfunzioni sessuali femminili

Dr. Giuliana Proietti

Quanto è diffusa la disfunzione sessuale femminile nel mondo?

La disfunzione sessuale femminile è un problema piuttosto diffuso, dal momento che colpisce il 41% delle donne in età riproduttiva in tutto il mondo (McCool ME et. al. 2016).  Un’ulteriore stratificazione di questi risultati per regioni del mondo ha dimostrato che le regioni più sviluppate (ad es. Europa e Nord America) hanno in genere tassi di disfunzione sessuale femminile al di sotto del 40%, mentre le regioni in via di sviluppo, come il Medio Oriente e l’Africa hanno tassi fino al 62%.

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In che cosa consiste la disfunzione sessuale femminile?

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM 5a edizione, 2013), la disfunzione sessuale femminile comporta i seguenti disturbi:

  • Scarso desiderio sessuale; questa è la più comune delle disfunzioni sessuali femminili: riguarda la mancanza di interesse sessuale e la volontà di fare sesso;
  • Disturbo dell’eccitazione sessuale; quando è difficile avere o mantenere l’eccitazione durante l’attività sessuale;
  • Disturbo dell’orgasmo; si hanno difficoltà persistenti o ricorrenti nel raggiungere l’orgasmo, anche dopo  una sufficiente eccitazione sessuale e una appropriata stimolazione;
  • Disturbo da dolore sessuale; la stimolazione sessuale o il contatto vaginale comportano dolore.

Quali sono le cause della disfunzione sessuale femminile?

La disfunzione sessuale ha un’eziologia bio–psicosociale: infatti, l’origine della disfunzione può derivare da una condizione biologica o organica, ma anche da una condizione psicologica e / o sociale.

– Aspetti organici

Essi sono dovuti a:

  • alcune malattie, tra cui cancro, insufficienza renale, sclerosi multipla, malattie cardiache e problemi alla vescica, possono portare a disfunzioni sessuali;
  • uso di alcuni farmaci, inclusi alcuni antidepressivi, farmaci per la pressione del sangue, antistaminici e farmaci chemioterapici;
  • fattori ormonali: il basso livello di estrogeni dopo la menopausa, dopo il parto e durante l’allattamento al seno, può portare a cambiamenti nei tessuti genitali e nella reattività sessuale. Una diminuzione degli estrogeni porta infatti a una riduzione del flusso sanguigno nella regione pelvica, che può causare una minore sensazione genitale, oltre a richiedere più tempo per costruire l’eccitazione e raggiungere l’orgasmo. Il rivestimento vaginale diventa, in questa condizione, più sottile e meno elastico. Questi fattori possono portare a rapporti sessuali dolorosi (dispareunia).

– Aspetti psicologici e sociali

Essi sono, in particolare:

  • Ansia e depressione;
  • Preoccupazioni per la gravidanza;
  • Conflitti con il partner – su aspetti sessuali o altri aspetti della relazione;
  • Questioni culturali e religiose;
  • Problemi con l’immagine del corpo..


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E’ giusto parlare ancora di “frigidità femminile”?

Un tempo le disfunzioni sessuali venivano distinte in tipicamente ‘femminili’ o ‘maschili’ ma, in una interpretazione più moderna, si è cominciato a parlare di ‘disfunzioni sessuali della coppia’ o anche di ‘impotenza di coppia’. Per quanto riguarda la frigidità femminile, se guardiamo nei trattati storici della sessuologia, vi troviamo definizioni del tipo: ‘assenza della risposta sessuale nella donna’, oppure: ‘assenza di orgasmo nella donna durante il rapporto sessuale’… Non viene però specificato cosa si intenda per ‘risposta sessuale’ femminile: la semplice eccitazione o il raggiungimento dell’orgasmo? Cosa dire poi dell’  “orgasmo femminile”? Si intendeva quello clitorideo o quello vaginale? E cosa si intende quando ci si riferisce ad un ‘rapporto sessuale di coppia’? Si intende la penetrazione, la penetrazione che segue i preliminari, il sesso anale, il sesso vaginale…? Buona parte della letteratura scientifica sessuologica va riformulata, alla luce delle nuove conoscenze, che non vedono più la sessualità come un rapporto che si esprime unicamente attraverso la penetrazione vaginale.

C’è un legame fra piacere sessuale femminile e parità di genere?

Nel 2004, i ricercatori del Global Study of Sexual Attitudes and Behaviors (GSSAB) hanno cominciato a pubblicare i loro risultati relativi a uno studio su 27.500 uomini e donne in 29 paesi (Nicolosi A, et al. 2004).

Uno sguardo attento alle risposte fornite in ogni paese ha rivelato che le donne nei regimi in cui vi è la parità sessuale valutano positivamente la loro soddisfazione sessuale in una fascia che va dal 64,4-al 91,1% (mediana 78,1%), mentre le donne che vivono ancora in società patriarcali, in cui è l’uomo a dominare la coppia, la loro soddisfazione sessuale scende al 44,5-82,1% (mediana 56,7%) su un campione preso in vari paesi in questa condizione. Situazione del tutto simile ai dati di un gruppo di esclusiva etnia asiatica, che vedono la soddisfazione femminile al 39,7-61,3% (mediana 45.5%).

In tutti e tre i casi, le donne avevano punteggi costantemente più bassi rispetto agli uomini in termini di benessere sessuale, tuttavia, le differenze erano maggiori tra uomini e donne nei due gruppi in cui non vi era parità sessuale. Nei gruppi sociali in cui vigeva la parità di genere, inoltre, vi erano tassi significativamente più bassi di disturbi da dolore sessuale, disturbi dell’orgasmo e difficoltà di lubrificazione, rispetto agli altri due gruppi.

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Quali sono i periodi più critici per la donna, per quanto riguarda le disfunzioni sessuali?

I periodi più critici sono considerati quelli dell’età giovanile e post-menopausale e il disturbo più lamentato è la perdita del desiderio sessuale.

Quali sono i fattori predisponenti alle disfunzioni sessuali femminili?

Sul piano organico sono i seguenti:

• Disturbi endocrini (ipoandrogenismo, ipoestrogenismo, iperprolattinemia)
• Disturbi del ciclo mestruale / sindrome premestruale
• Vulvovaginiti ricorrenti e / o cistiti
• Trattamenti farmacologici che interessano il dosaggio ormonale o il ciclo mestruale
• Malattie croniche (diabete mellito, malattie cardiovascolari, malattie neurologiche o psichiatriche, ecc)
• Disturbi associati con insufficienza ovarica precoce (POF): genetiche, autoimmunitarie
• Malattie benigne (es. endometriosi) che predispongono alle menopausa iatrogena e dispareunia
• Menopausa iatrogena: ovariectomia bilaterale, chemioterapia, radioterapia
• Condizioni croniche (ad esempio, dispareunia / dolore cronico associato a endometriosi)

Sul piano psicologico sono i seguenti:

• Inadeguatezza / ritardo dello sviluppo psicosessuale
• Tratti di personalità borderline
• Precedenti esperienze sessuali negative: coercizione sessuale, violenza o abuso
• Problemi di immagine corporea / preoccupazioni
• Disturbi affettivi (distimia, depressione, ansia)
• Modelli sociali inadeguati
• Inadeguata educazione sessuale

I fattori sociali sono i seguenti:

• Di tipo etnico / religioso / messaggi culturali, aspettative, e vincoli per quanto riguarda la sessualità
• Ambivalenze sociali nei confronti della sessualità femminile (es. età matura, gravidanza, ecc.)
• Status socio-economico scarso / ridotto accesso al sistema sanitario.


Le relazioni felici Clinica della CoppiaDr. Giuliana Proietti Psicoterapeuta Sessuologa
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Dr. Walter La Gatta Psicoterapeuta Sessuologo
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Cosa è il disturbo del desiderio e dell’eccitazione?

La perdita del desiderio, o la mancanza di desiderio sessuale, riguarda alcune donne le quali, in determinati momenti della vita (ad es. durante la gravidanza, dopo aver avuto un bambino, in periodi di stress, ecc.) perdono il desiderio sessuale. In alcuni casi tuttavia la mancanza di desiderio è stabile, non legato ad un particolare momento della vita o a un particolare partner.

Il disturbo del desiderio e dell’eccitazione può avere una serie di cause fisiche o psicologiche, tra cui:

  • problemi di relazione
  • depressione
  • precedente trauma mentale o fisico
  • stanchezza
  • disturbi ormonali
  • consumo eccessivo di alcool e droghe
  • uso di alcuni farmaci

Quali sono le disfunzioni che riguardano l’orgasmo?

Le disfunzioni dell’orgasmo possono essere di due tipi:

primarie – quando una donna non ha mai avuto un orgasmo;
secondarie – quando una donna ha avuto orgasmi in passato, ma non riesce ad averne al momento presente.

I motivi per cui una donna non riesce ad avere un orgasmo possono riguardare:

  • paura o ignoranza della vita sessuale
  • non riuscire a “lasciarsi andare”
  • stimolazione non abbastanza efficace
  • problemi di relazione
  • disturbi dell’umore (es. depressione)
  • precedente esperienza sessuale traumatica

 

Dr. Giuliana Proietti 
Psicoterapeuta Sessuologa

Quali sono le disfunzioni sessuali che riguardano il dolore durante i rapporti?

– Vaginismo/Dispareunia

Si hanno problemi di vaginismo quando i muscoli interni della vagina si contraggono, rendendo impossibile il rapporto sessuale. La dispareunia  è un dolore che la donna avverte nell’area della vagina durante il rapporto sessuale.

Le cause possono essere:

  • associazione del rapporto sessuale a evento doloroso o peccaminoso;
  • problemi di relazione
  • paura della gravidanza
  • infiammazioni della vagina e dell’area circostante.

– Sesso dopo la menopausa

Il dolore durante l’atto sessuale è comune dopo la menopausa, quando il livello di estrogeno decade e la vagina non è più adeguatamente lubrificata.

– Mutilazione genitale femminile

Le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili (MGF) possono trovare difficile e doloroso fare sesso. L e mutilazioni genitali femminili del resto vengono effettuate proprio per controllare la sessualità femminile. In questo caso è necessario rivolgersi anzitutto a un medico chirurgo.

La terapia sessuale può essere di aiuto in una disfunzione sessuale?

Si, la terapia sessuale può aiutare, sia a livello individuale, sia a livello di coppia.


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In cosa consiste una terapia sessuale?

La presa in carico sessuologica di una disfunzione sessuale consiste anzitutto nell’escludere che vi siano delle patologie organiche. Attraverso sedute individuali con ciascun partner e sedute congiunte con entrambi i partners si procede poi a facilitare la conoscenza, fornendo informazioni sull’anatomia e la fisiologia, anche attraverso l’utilizzo di uno specchio, utilizzando in alcuni casi dei ‘dilatatori’ in dimensioni graduate, apprendimento di tecniche di rilassamento, unitamente a specifici esercizi ideati da Kegel negli anni cinquanta, che consistono nella capacità di contrarre e decontrarre i muscoli della regione vulvo-perineale.

Nella terapia mansionale si consiglierà di utilizzare posizioni che impediscono una penetrazione vaginale profonda, indirizzando la coppia verso posizioni a tergo, laterali o con la donna sopra, in modo che possa essere lei a regolare i ritmi. Il sostegno psicologico sarà poi fondamentale per la desensibilizzazione (verso ansia, paura, ecc.). Quanto al problema della mancanza di desiderio o di eccitazione mentale, l’intervento dovrà mirare a coinvolgere la paziente e la coppia nel cambiamento sia dei pensieri, sia dei comportamenti.

Si può concludere che le disfunzioni sessuali femminili possono essere efficacemente trattate?

Direi di si: si parte sempre con l’escludere per prima cosa i fattori organici. Una volta esclusi i problemi organici si possono affrontare le problematiche psicologiche in un setting terapeutico che possibilmente non riguardi solamente la donna, ma anche il suo partner, perché non può esserci un superamento dei problemi della coppia se non vi è il coinvolgimento e la collaborazione del partner.

Dr. Giuliana Proietti


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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa  ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE ● Attività libero professionale, prevalentemente online ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it La Dr.ssa Giuliana Proietti presta la sua attività professionale su Clinica della Coppia come Direttrice Scientifica e Terapeuta Senior.

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