In Italia ancora se ne parla poco, ma nei paesi anglosassoni gli interventi di chirurgia estetica sui genitali femminili stanno vivendo un momento di grande popolarità, soprattutto grazie a riviste non scientifiche, che ne hanno fatto un argomento ‘di tendenza’ e li hanno resi visibili ad un vasto pubblico.
Il più frequente intervento cosmetico per i genitali femminili è la riduzione delle piccole labbra (labiaplastica), che viene eseguita per ragioni estetiche o per ridurre i fastidi dovuti alle eccessive dimensioni delle piccole labbra in numerose attività sportive (ciclismo, ippica, motociclismo). L’ intervento viene in genere eseguito in day hospital ed in anestesia locale ed il costo varia tra i 3000 ed i 4000 Euro.
I medici britannici hanno dunque lanciato l’allarme su questo fenomeno ed alcuni ricercatori, che operano presso il King’s College di Londra hanno iniziato a studiare le ragioni della diffusione di questo particolare tipo di chirurgia estetica.
La professoressa Linda Cardozo, una ginecologa, ha affermato che i risultati preliminari dello studio mostrano che le donne che si rivolgono al SSN cercano soprattutto aiuto per risolvere problemi funzionali, come il disagio durante il sesso, mentre coloro che si rivolgono a strutture private sono spesso in cerca di cambiamenti puramente estetici. Al di là di ogni moralismo, il problema è che queste donne spesso si mettono a rischio perché si affidano ad un settore in crescita che è in gran parte non regolamentato. Gli esperti affermano che i rischi che si corrono con interventi di questo tipo sono cicatrici permanenti, infezioni, sanguinamenti e irritazioni, così come una maggiore o minore sensibilità della parte, se qualche nervo venisse accidentalmente lesionato durante l’operazione.
“Nel privato questi interventi non vengono registrati, controllati o regolamentati” ha detto la Cardozo e dunque non abbiamo modo di sapere come si svolgano. Ai privati basta ad esempio frequentare un corso di chirurgia, che costa 75 mila dollari negli Stati Uniti, per poi dotarsi di apparecchiature laser e quindi iniziare la propria lucrosa attività.
La preoccupazione è che questi fornitori privati di chirurgia estetica genitale potrebbero mettere in atto comportamenti irresponsabili, agendo su donne vulnerabili e bisognose di cure psicologiche.
La dottoressa Angelica Kavouni, chirurgo estetico, fa tre ricostruzioni chirurgiche labiali alla settimana, sia per il SSN, sia per la sua struttura privata, Cosmetic Solutions, dove l’operazione costa 3.000 sterline. La Kavouni riferisce che le persone che si rivolgono a lei sono in genere depresse e alcune sono in psicoterapia, per cui, ammette, questo è un grosso problema, poiché le persone dovrebbero tenersi lontane dal chirurgo se sono in queste condizioni di salute psichica.
Il numero di operazioni chirurgiche ai genitali femminili in Gran Bretagna è in piena espansione. L’intervento è principalmente destinato a rendere più piccole o più grandi le labbra. I dati rilasciati alla stampa dall’ Harley Medical Group, una struttura leader per la chirurgia estetica in tutto il Regno Unito, mostrano oltre 5.000 richieste di interventi chirurgici estetici ginecologici nel 2010, il 65% dei quali sono stati richiesti per la riduzione labiale ed il resto per un “rimodellamento”.
Aumenti analoghi sono stati riscontrati anche da parte del SSN britannico. Uno studio pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology nel 2009 aveva rivelato che vi era stato un aumento di quasi il 70% nel numero di donne che chiedevano una plastica genitale rispetto alle richieste dello stesso tipo fatte al sistema sanitario nazionale nell’anno precedente. Precisamente vi erano state 1.118 operazioni nel 2008, contro le 669 del 2007 e le 404 del 2006.
Secondo lo psichiatra David Veale, uno psichiatra consulente in terapia cognitivo-comportamentale, che fa parte del gruppo di ricerca: “non c’è dubbio che questo fenomeno sia legato al maggiore accesso al porno, che rende più facile alle donne confrontarsi con i genitali delle attrici di questi film. Tutto questo ha a che fare con la sessualizzazione crescente della società – e quella genitale è l’ultima parte del corpo che può essere cambiata “.
Il Dr Veale rivela che la maggior parte delle donne che chiedono questo particolare intervento ha meno di 30 anni ed è convinta che questa operazione chirurgica sia il mezzo per risolvere i propri problemi psicologici causati dalla dismorfofobia, ossia dalla convinzione penosa che questa parte del proprio corpo sia malformata ed esteticamente ripugnante.
Dr. Giuliana Proietti
Fonti:
Labiaplasty surgery increase blamed on pornography, The Guardian
La chirurgia estetica dei genitali femminili, Xthetic
Immagine: Wikimedia

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa di Ancona
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