Il misticismo sessuale è ancora tra noi

Il misticismo sessuale è ancora tra noi

Il misticismo sessuale è ancora tra noi

Dr.ssa Giuliana Proietti
TERAPIE INDIVIDUALI E DI COPPIA
Tel. 347 0375949

 

 


Oggi il sesso e la religione sono spesso visti in contrapposizione l’uno con l’altra, ma in alcune antiche tradizioni, il sesso rimane strettamente collegato alla religione, tanto che si parla di un “misticismo della sessualità”.

Un autore americano, Arthur Versluis, che ha pubblicato diversi libri sull’argomento, sostiene che sono davvero poche le persone che conoscono le vere tradizioni del misticismo sessuale della cultura occidentale:  sin dall’antichità infatti, spiritualità, sessualità e natura sono sempre state considerate molto vicine. La parola “mistico” non a caso deriva dal termine greco “mustein,” cioè “silenzioso” ed ha la stessa origine della parola “mistero.” (Nella cultura greca troviamo le prime tradizioni che legano il mistero al silenzio).

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Nella cultura classica (800 a.C. – 600 d.C ), troviamo molte tradizioni che si richiamano al mistero (riti bacchici, dionisiaci, eleusiniani, orfici, ecc.) : tutti erano legati al ciclo cosmico ed in particolare ai cicli della fertilità, sia della natura sia della specie umana.

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Le prime tradizioni legate al Mistero sono del periodo ellenistico (323-146 a.C.):  esse erano affidate principalmente alle donne, che celebravano i misteri della fertilità e della sessualità. I riti di cui erano protagoniste si svolgevano all’aperto, di notte. Questi riti erano strettamente legati al ciclo della fertilità, ma anche al mistero della vita, alle trascendenti forze del cosmo, alle divinità pagane. Era durante questi riti, in questi luoghi, che si riteneva vi fosse l’incontro fra esseri umani e divinità e per questo le leggi umane, in queste occasioni, venivano sospese, in quanto considerate inadeguate.

Dal cristianesimo in poi l’ascetismo divenne la vera alternativa al rito orgiastico anche se, secondo Versluis, non si può non vedere una certa continuità fra la Cristianità e il paganesimo: i riti e le tradizioni pagane confluirono nella cristianità, sia nel Nord che nel Sud dell’Europa, a volte in modo invisibile, sotterraneo. Ad esempio i rapporti sessuali in cui l’uomo si tratteneva dall’eiaculare rientrarono molto presto nella tradizione cristiana  (furono menzionati anche da Paolo) e possono essere considerati come una forma di misticismo sessuale, cioè come la trasformazione di una pulsione sessuale in un momento di trascendenza mistica.

Secondo Versluis sebbene l’ortodossia provi da sempre a cancellare certe antiche tradizioni, il misticismo erotico degli antichi è ancora fra di noi e si rinnova continuamente, come la fenice.

Un libro pubblicato di recente ci ricorda, sempre a proposito di religione e misticismo, la storia di Ida C. Craddock,  una pioniera della rivoluzione sessuale, che fece della ricerca fra sessualità e misticismo una ragione di vita. La Craddock fu scrittrice, conferenziera, consulente sessuale, ma soprattutto fu una donna convinta della possibilità di effettuare una rivoluzione sessuale, in termini specificamente religiosi.

Il personaggio è ancora poco conosciuto, ma questo nuovo libro di Leigh Eric Schmidt (non ancora tradotto in italiano), professore di storia della religione a Harvard, ci fa scoprire non solo un affascinante personaggio femminile, ma idee ancora attuali, che nel tempo in cui visse la Craddock erano considerate oscene e blasfeme.

Terapia sessuale e di coppia

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Nata a Philadelphia nel 1857, la Craddock fu figlia unica di un padre che morì quando lei era ancora molto giovane e di una madre con problemi psichiatrici. Crebbe dunque in un ambiente tradizionalmente protestante, trascorrendo le estati in una comunità metodista del New Jersey e frequentando una scuola quacchera il resto del tempo. Era una ragazza curiosa, intelligente e per questo cercò di superare i divieti che impedivano alle donne di studiare presso l’Università della Pennsylvania, ma senza successo.

Nonostante la sua mancanza di credenziali accademiche, la Craddock aveva comunque del talento, tanto da attrarre presto l’attenzione di un folto pubblico, che partecipava alle sue conferenze sulla danza del ventre, uno spettacolo allora considerato scandaloso (mostrato per la prima volta negli Stati Uniti presso la Columbian Exposition di Chicago, nel 1893).

La Craddock, contrariamente ai benpensanti del suo tempo, non condannò la danse du ventre, come veniva chiamata, ma anzi sostenne che la cultura americana aveva “molto da imparare” da quella cultura pagana, specialmente riguardo al sesso e al suo rapporto con la spiritualità.

La Craddock, scrive Schmidt, “vide nella danza del ventre una fusione geniale di idealismo spirituale ed abbandono erotico“, simile al culto fallico visto in antiche forme di religione.
Come scrive Schmidt, alla base della apparente “grossolanità” di antiche forme di culto sessuale, la Craddock vide invece  in quella danza “uno stupore primitivo, una delizia, e infine una venerazione degli attributi che distinguono l’uomo e la donna, l’uno dall’altra”.

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Ida Craddock non fu una studiosa esoterica e il suo lavoro guardò sempre verso i possibili miglioramenti, nel qui-e-ora. Da pensatrice laica, cercò di restituire sia alla religione sia alla sessualità un luogo di tutela della privacy e della libertà individuale. Come donna, si sentì attratta dallo spiritualismo e dal misticismo; sperando di poter aiutare professionalmente le persone a raggiungere certi stati estatici della mente e del corpo (come una vera e propria sacerdotessa di quella che lei chiamava la “Chiesa dello Yoga”); si impegnò anche come consulente sessuale, in uno studio privato.

Fu proprio come sessuologa che la Craddock fu condannata da quelli che chiamò i ” Santi Padri dell’Inquisizione americana”: l’imputazione riguardava il reato federale di invio di materiale osceno per posta (in questo caso, un manuale sul matrimonio dal titolo “La prima notte di nozze”).

Ho solo provato a spiegare cose semplici, che ogni persona dovrebbe sapere», disse in propria difesa. “Non mi vergogno a parlare apertamente di semplici verità».

Dr. Giuliana Proietti

“Non si progredisce migliorando ciò che è già stato,
bensì cercando di realizzare ciò che ancora non esiste”.
(Khalil Gibran)
Clinica della Coppia Online Therapy

Fonti:

Sex and Religion: Not Just a History of Repression, Alternet

Religious ecstasy, Rediscovering a 19th-century freethinker who melded the sacred and sexual, Boston Globe

Immagine: Wikimedia

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Ultimo aggiornamento eseguito: Mar 9, 2022 @ 13:53

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