Liquido seminale e sistema immunitario della donna

Il liquido seminale e il sistema immunitario della donna

Liquido seminale e sistema immunitario della donna

Dr. Walter La Gatta
Psicoterapeuta Sessuologo
Tel. 348 3314908
Ultimo aggiornamento eseguito: Lug 11, 2020 @ 10:00

La maggior parte delle persone pensa che sia necessario solamente uno spermatozoo per fecondare un ovulo di una donna e avere una gravidanza sana. In questo senso, tutti gli altri spermatozoi e tutti gli altri rapporti sessuali sarebbero un eccesso rispetto al fabbisogno, almeno quando si tratta di dare avvio ad una gravidanza.

Tuttavia, i biologi ritengono che il rapporto sessuale non sia solamente un processo di trasmissione dello sperma, ma anche un importante tipo di comunicazione biologica. Indipendentemente da come avviene la fecondazione infatti, lo sperma e gli altri componenti del liquido seminale possono indurre sottili cambiamenti nel sistema immunitario delle donne.

Sarah Robertson, docente e direttrice del Robinson Research Institute, presso l’Università di Adelaide, in Australia scrive in proposito:

“Alcune ricerche su animali e studi clinici hanno portato i ricercatori a concludere che il liquido seminale – e gli spermatozoi in esso inclusi – svolgono un ruolo importante nella fertilità. Il liquido seminale contiene piccole molecole che agiscono come segnali biologici. Una volta depositato nella vagina e nella cervice di una donna, questo “convince” il sistema immunitario della donna ad adottare un comportamento tollerante (cioè che riconosca e accetti) nei confronti delle proteine ​​spermatiche note come “antigeni da trapianto”.

E’ dunque il comportamento tollerante del sistema immunitario della donna che permette la fecondazione. Le cellule immunitarie riconoscono poi gli stessi antigeni da trapianto sul feto, e così si avvia il processo attraverso il quale gli embrioni si impiantano nella parete dell’utero e formano una placenta e un feto.

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Secondo la Robertson nel corso del tempo, i rapporti ripetuti con lo stesso partner stimolano e rafforzano una risposta immunitaria tollerante. Il sistema immunitario di una donna risponde al liquido seminale del suo partner dopo diversi mesi di rapporti sessuali regolari, allo scopo di dare avvio ad una gravidanza sana.

Alcune forme di infertilità e disturbi della gravidanza sono causati da rigetto immunitario, che avviene quando il processo di tolleranza non è adeguatamente stabilito.

Una condizione nota come preeclampsia (o gestosi) fornisce indicazioni utili sul modo in cui l’esposizione al liquido seminale influenzi il successo della gravidanza. La preeclampsia è una malattia infiammatoria della gravidanza che compromette la crescita del feto, e spesso provoca prematurità nei bambini. Può essere inoltre pericolosa per la vita della madre, se non viene trattata.

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La preeclampsia è più comune quando ci si è limitati ad un solo contatto sessuale con il padre prima della gravidanza, ed è associata con insufficiente creazione di tolleranza immunitaria nella madre.

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Il periodo di tempo in cui una coppia ha avuto rapporti sessuali sembra dunque più importante della frequenza dei rapporti. La Robertson ricorda in particolare i risultati di uno studio australiano sulla prima gravidanza di 2507 donne, in cui circa il 5% ha sviluppato preeclampsia. Le donne interessate avevano più di due volte maggiori probabilità di avere avuto un rapporto breve con il padre del bambino (meno di sei mesi), rispetto alle donne che avevano avuto gravidanze sane.

Le donne con meno di tre mesi di attività sessuale con il partner prima di concepire hanno avuto il 13% di casi di preeclampsia, cioè più del doppio della media. Tra le poche donne che hanno concepito al primo contatto sessuale con il padre, la possibilità di preeclampsia è stata del 22%, cioè tre volte superiore rispetto alla media. Lo scarso peso alla nascita dei bambini è stato il fattore più comune osservato in questo gruppo. Nessun rapporto si è osservato tra la frequenza dell’attività sessuale durante la gravidanza e il rischio di preeclampsia: quindi è la durata dell’esposizione prima del concepimento ciò che conta di più.

Secondo la biologa australiana, la creazione di un profilo di tolleranza immunitaria in grado di supportare una gravidanza sana sembrerebbe essere specifico per un determinato partner. Le donne che cambiano partner ritornerebbero dunque ad uno stato di base, e dovrebbero poi ricostruire la tolleranza immunitaria con il nuovo partner.

Allo stesso modo, le donne che fanno uso di metodi contraccettivi, come il preservativo o i cappucci cervicali (che abbassano l’esposizione della vagina e della cervice al liquido seminale e agli spermatozoi), e poi concepiscono subito dopo aver abbandonato la contraccezione, hanno un elevato rischio di preeclampsia. Al contrario, le donne che utilizzano un dispositivo intrauterino prima del concepimento hanno un rischio leggermente inferiore di preeclampsia.

L’importanza di creare l’ambiente sessuale giusto per una gravidanza sana è stato anche osservato negli studi clinici sulla fecondazione in vitro ed in altri metodi di riproduzione assistita. La fertilità sembra migliorare quando le coppie hanno rapporti sessuali nel periodo in cui l’embrione viene fatto impiantare nell’utero.

I dati combinati, provenienti da più di 2000 pazienti in sette studi, hanno dimostrato la presenza di una gravidanza rilevabile aumentata del 24% dopo il contatto vaginale con il liquido seminale in prossimità del momento della raccolta degli ovuli o del trasferimento dell’embrione. Uno studio su coppie australiane e spagnole ha mostrato che un rapporto nei giorni subito prima o subito dopo il trasferimento dell’embrione aumentava i tassi di gravidanza del 50%.

La Robertson  ritiene che la mancata esposizione al liquido seminale possa essere uno dei fattori per cui l’incidenza di preeclampsia è più elevata nel caso di donazione di ovuli o di sperma, per cui il rischio potrebbe essere diminuito se i cicli di inseminazione precedenti avvengono con il seme dello stesso donatore.

La mancata tolleranza del sistema immunitario femminile, che inibisce la fecondazione, può essere dovuto a uno squilibrio presente nella composizione del liquido seminale o a fattori del sistema immunitario. In altre coppie, ci possono essere incompatibilità immunologiche fra i due partners, che alterano la tolleranza, indipendentemente dal tempo trascorso insieme.

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Sarebbe interessante capire il motivo per cui il sistema immunitario appare così strettamente coinvolto nella riproduzione. Una teoria è che le femmine umane abbiano sviluppato la capacità di percepire e rispondere ai segnali del liquido seminale, al fine di discernere la qualità o il “fitness” genetico del partner maschile. Gli scienziati stanno cercando di definire quali sono i segnali chiave sulle parti maschili e femminili che promuovono la tolleranza.

Inoltre, anche la salute dell’uomo è importante nella preparazione per la gravidanza, perché la donna possa rispondere in modo positivo, in senso biologico, allo sperma di lui. Particolari fattori di rischio per il padre sono il fumo e l’obesità. Infine, non bisogna dimenticare che alcune coppie avrebbero solo bisogno di un numero maggiore di rapporti per dar luogo alla gravidanza.

Dr. Walter La Gatta


Walter La Gatta

Fonte:
What’s the point of sex? It’s communication at a biological level, Sarah Robertson, University of Adelaide, via  The Conversation.

Immagine:
Pexels

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