Lo squirting: realtà o mito?
Lo squirting femminile, cioè l’espulsione di un liquido organico durante l’orgasmo femminile, ha suscitato numerosi dibattiti tra esperti. Nonostante le numerose ricerche tuttavia, non si è ancora arrivati a determinare con esattezza se si tratti di una manifestazione fisiologica autentica o se lo squirting sia semplicemente un mito. Vediamo dunque di saperne di più.
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immediato e duraturo.
Cosa significa “squirting”?
E’ una parola che viene dall’inglese e significa, più o meno, “fontana”.
Lo squirting femminile è una manifestazione reale?
Si. le ricerche fin qui condotte hanno indicato che si tratta di una manifestazione reale, caratterizzata dall’espulsione di un liquido chiaro o trasparente durante l’orgasmo femminile. Studi condotti utilizzando ultrasuoni e analisi chimiche del liquido eiaculato hanno dimostrato che esso proviene dalle ghiandole di Skene, conosciute anche come ghiandole periuretrali (o parauretrali), che si trovano intorno all’apertura dell’uretra.
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A cosa servono queste ghiandole?
Queste ghiandole producono un liquido simile alla prostata maschile, contenente antigeni specifici della prostata (PSA) fruttosio e una piccola quantità di urina. Durante l’eccitazione sessuale intensa, la stimolazione di queste ghiandole può portare all’emissione del liquido attraverso l’uretra.
Tutte le donne hanno questo eiaculato?
No. La prevalenza dello squirting femminile varia notevolmente tra donna e donna: alcune riferiscono di sperimentarlo regolarmente, mentre altre non lo hanno mai provato.
Come appare questo liquido?
Il liquido appare come denso, lattiginoso, bianco o grigio.
Dr. Giuliana Proietti
Psicoterapeuta Sessuologa
Da quanto tempo se ne parla?
Già Aristotele e Ippocrate avevano riflettuto sulle origini dello “sperma femminile” e delle “secrezioni femminili” ma, solo nel 1904 lo psicologo Havelock Ellis propose che l’eiaculazione femminile fosse analoga allo sperma maschile e avesse origine dalle ghiandole di Bartolini (due ghiandole grandi come un pisello, responsabili della secrezione del muco che lubrifica la vagina).
Perché per molto tempo si è detto che ko squirting non esisteva?
Perché per molti anni gli scienziati hanno pensato che questo liquido corporeo altro non fosse che semplice urina e solo studi più raffinati, a partire dal 1982, hanno permesso di scoprire che si trattava in gran parte di urina, ma vi era anche una sostanza diversa dall’urina.
Perché quando si parla di squirting si parla di Punto G?
Perché alcuni scienziati ritengono che le ghiandole di Skene siano vicine al punto G e quindi agiscano quando si stimola questa zona.
Cosa è il punto G, dove si trova e a che serve?
Per prima cosa occorre dire che non si è ancora certi della effettiva esistenza del punto G, un’area anatomica che si troverebbe sulla parete anteriore della vagina, circa a metà tra l’ingresso vaginale e la cervice uterina. Il punto G si chiama così in onore del medico tedesco Ernst Gräfenberg, che per primo ne parlò negli anni ’50.
Come viene descritto il punto G?
Il punto G di solito è descritto come una piccola area sensibile, delle dimensioni di una moneta da dieci centesimi, che può diventare gonfia o più pronunciata durante l’eccitazione sessuale.
Ernest Gräfenberg osservò le donne mentre si masturbavano, notando che l’eiaculazione avveniva più frequentemente con la palpazione di una zona erogena sulla parete anteriore della vagina, che in seguito divenne nota come punto G.
Alcune ricerche recenti sembrano dimostrare che la stimolazione del punto G porti effettivamente a sensazioni di piacere intenso e orgasmi più forti rispetto alla stimolazione di altre zone genitali, ma questo dato non è assolutamente generalizzabile, dato che vi sono anche molte prove contrarie e non tutte le donne reagiscono alla stimolazione del punto G.
Il PSA trovato nella donna è uguale a quello presente nell’uomo?
Si. L’antigene prostatico specifico (PSA) nell’eiaculato femminile di alcune donne è simile a quello trovato nello sperma maschile, anche se le donne non hanno la ghiandola prostatica che lo produce.
Quante sono le donne interessate allo squirting?
Anche su questo gli studi si contraddicono e le stime vanno dal 10 al 70%: un divario troppo alto per avere delle certezze.
Perché sono più gli uomini che le donne a interessarsi di questo argomento?
Perché gli uomini vedono molte scene di squirting nella pornografia e molti pensano che sia una cosa normale. Inoltre, gli uomini spesso soffrono nel non poter capire se la loro donna raggiunge davvero l’orgasmo: se vi fosse lo squirting non avrebbero più dubbi, come avviene per l’eiaculazione maschile. Ecco perché sperano che sia vero…
Dr. Giuliana Proietti
IN PRESENZA:
Ancona, Civitanova Marche, Fabriano, Terni
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
● Attività libero professionale, prevalentemente online
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
Sito personale: www.giulianaproietti.it