• 30 Giugno 2025 4:05

Il comportamento sessuale compulsivo è un disturbo?

Il comportamento sessuale compulsivo è un disturbo?

Il comportamento sessuale compulsivo è un disturbo?

L’ipersessualità, spesso definita anche come “dipendenza da sesso” o “disturbo da comportamento sessuale compulsivo” (CSBD), è una condizione caratterizzata da una fissazione ossessiva per atti e fantasie sessuali, con comportamenti sessuali ripetitivi,  e difficoltà nel controllarli. Cerchiamo di saperne di più e, soprattutto, cerchiamo di capire se si tratta di un disturbo vero e proprio e, nel caso, come curarlo.

Dal punto di vista clinico, il disturbo viene riconosciuto come tale?

No, non è ancora riconosciuto universalmente come un disturbo a sé stante in tutti i sistemi diagnostici, anche se è stato incluso nell’undicesima revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Chi sono le persone più esposte a questo disturbo?

Le ricerche hanno riscontrato che in genere questo disturbo colpisce prevalentemente soggetti di sesso maschile.

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Quali sono i comportamenti normalmente osservabili in chi soffre di questo disturbo?

Le persone con questo disturbo potrebbero mostrare una serie di comportamenti sessuali problematici, come il consumo eccessivo di contenuti pornografici , la masturbazione eccessiva o compulsiva, la tendenza ad avere attività sessuali con un gran numero di partner.

Perché molte persone, pur avendo questi disturbi non vengono ritenute “malate”?

Perché la mancanza di riconoscimento dell’ipersessualità come disturbo mentale ha portato ad accettare che molte persone possano o debbano convivere con questa condizione, senza necessità di interventi terapeutici.

Quali sono le cause del comportamento sessuale compulsivo?

Le cause sono di origine multifattoriale e possono includere:

  • Fattori neurobiologici: studi di neuroimaging suggeriscono che l’ipersessualità possa essere legata a disfunzioni nei circuiti della dopamina e della serotonina, simili a quelli riscontrati nelle dipendenze da sostanze.
  • Aspetti psicologici: traumi infantili, abusi sessuali e disturbi dell’umore possono aumentare il rischio di sviluppare un comportamento sessuale compulsivo.
  • Fattori sociali e culturali: la crescente accessibilità alla pornografia e la sessualizzazione della società possono contribuire alla diffusione di comportamenti ipersessuali.
  • Condizioni mediche e farmacologiche: alcune patologie neurologiche (come il morbo di Parkinson) e l’uso di determinati farmaci dopaminergici possono scatenare, in alcuni casi, un aumento della libido incontrollabile.
  • Fattori di rischio riconosciuti: uso di sostanze, una storia familiare di problemi di salute mentale e abusi sessuali.

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L’ipersessualità potrebbe essere collegata all’ADHD?

Si. Sembra, secondo alcuni studi,  che le persone con ADHD tendono ad avere comportamenti ipersessuali in modo significativamente più alto rispetto alle persone senza ADHD.  Tuttavia, sono ancora necessarie ulteriori ricerche per comprendere il collegamento tra ADHD e ipersessualità.

Come si fa diagnosi di questo disturbo secondo l’ICD-11?

Secondo l’ICD-11, il disturbo da comportamento sessuale compulsivo può essere diagnosticato in presenza di:

  • Fallimenti ripetuti nel controllare gli impulsi sessuali.
  • Persistenza di questi comportamenti nonostante le conseguenze negative (sul lavoro, nelle relazioni, ecc.).
  • Difficoltà nel ridurre o controllare tali comportamenti.
  • Coinvolgimento in attività sessuali come meccanismo di fuga da stress o emozioni negative.
  • Persistenza del problema per almeno sei mesi.

L’ipersessualità può avere conseguenze significative sulla qualità della vita?

Si, può portare a senso di colpa, ansia, depressione e isolamento sociale. Inoltre, può interferire con le relazioni sentimentali e lavorative, aumentando il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e comportamenti pericolosi.

 

Quando questo disturbo viene considerato “severo”?

Quando si verificano le seguenti condizioni:

  • Incapacità di fermarsi: una persona che sperimenta ipersessualità non è in grado di controllare il proprio comportamento, nonostante i suoi tentativi. Questo accade anche quando ci sono conseguenze negative ai propri comportamenti.
  • Sviluppo di una dipendenza: una persona ipersessuale sente il bisogno di impegnarsi in comportamenti sessuali in quantità sempre maggiori nel tempo per soddisfare i propri impulsi.
  • Sintomi di astinenza: una persona ipersessuale si sentirà nervosa e irrequieta se non avrà accesso ai rapporti sessuali desiderati.
  • Perdita di piacere: gli atti sessuali potrebbero non procurare più necessariamente piacere a una persona ipersessuale, ma questa continua ad avere l’impulso incontrollabile di compierli.

Cosa prova una persona con ipersessualità?

La persona con ipersessualità, nei suoi momenti di consapevolezza (non sempre presenti), può provare:

  • Sentimenti di colpa o vergogna
  • Condizioni di salute mentale come depressione o ansia
  • Tensione nelle relazioni
  • Difficoltà sul lavoro
  • Ideazione suicida

A quali situazioni può andare incontro la persona con ipersessualità?

  • Problemi economici
  • Aumento del rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmissibile
  • Aumento del rischio di uso di droghe o alcol
  • Ripercussioni legali come ad esempio per reati sessuali

In quale modo si può curare questo disturbo?

Il trattamento dell’ipersessualità deve essere considerato a livello multidisciplinare e pertanto può includere:

  • Psicoterapia: la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è una delle più efficaci, poiché aiuta a identificare e modificare i pensieri disfunzionali associati ai comportamenti sessuali compulsivi.
  • Terapie farmacologiche: gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e altri farmaci che riducono la libido possono essere utilizzati in alcuni casi.
  • Gruppi di supporto: programmi simili a quelli per le dipendenze (come Sex Addicts Anonymous) possono fornire sostegno psicologico e strategie di gestione.
  • Terapia sessuale: quando i comportamenti sessuali di una persona interferiscono pesantemente con la propria vita quotidiana si può tentare una terapia sessuale, allo scopo di tornare a una vita sessuale più sana ed appagante.

Dr. Walter La Gatta

Intervista su Eiaculazione Precoce
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Foto di Mary Taylor

Di Dr. Walter La Gatta

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