Quando nella coppia c’è rancore
Cosa significa serbare rancore a qualcuno?
Significa provare risentimento, avversione profonda, amarezza, tenacemente covata nell’animo in seguito a un’offesa o a un torto ricevuto. Di solito, il rancore nasce in risposta a qualcosa che è già accaduto, ma può svilupparsi un rancore anche dopo aver semplicemente percepito che qualcuno non ci ama o vorrebbe in qualche modo danneggiarci, anche se poi in realtà n0n lo fa. In genere il rancore è una risposta alla sensazione di aver subito un torto.
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Il rancore è intenzionale o inconsapevole?
Entrambe le cose. Si può nutrire intenzionalmente rancore, anche se a volte non se ne è nemmeno consapevoli.
Quando il rancore diventa quasi inevitabile?
Quando si pensa che qualcuno abbia fatto qualcosa intenzionalmente, insensibilmente o sconsideratamente per ferirci, soprattutto se non sembra preoccuparsene o se pensa di sistemare la situazione con delle semplici scuse.
Quali sono le persone più predisposte a provare rncore?
Sono le persone con una bassa autostima, scarse capacità di reazione, bloccate dallo shock subito, o persone naturalmente predisposte alla rabbia.
Il rancore svolge anche una funzione di auto-protezione?
A volte si, alcune persone sono consapevoli di alimentare volontariamenti sentimenti di rancore verso qualcuno per tenersene più facilmente a distanza.
Il rancore può essere reciproco?
Si, a volte due persone possono provare rancore l’una contro l’altra, esacerbando ulteriormente il ciclo di amarezza, rabbia e biasimo.
Il rancore è sempre di lunga durata?
No. Alcuni rancori possono essere relativamente di breve durata, alla fine risolversi o semplicemente svanire, mentre altri possono durare una vita.
E’ normale provare rancore?
Si: sentimenti di rabbia, frustrazione, delusione, disillusione, percezione di sentirsi attaccati, ingannati o ignorati, possono essere una realtà inevitabile della vita.
Come si affronta il rancore?
Occorre affrontarlo in modo positivo per preservare il proprio benessere, dal momento che serbare rancore di solito si ritorce contro la stessa persona che lo prova.
Perché serbare rancore è dannoso?
Perchè intrappola chi lo prova in un groviglio di emozioni negative e questo rende inclini a rimuginare con sofferenza sull’accaduto, piuttosto che guardare al futuro, cercando di affrontare o risolvere il problema. Inoltre, rimuginare sul problema ne impedisce la dimenticanza.
Il rancore può creare stress?
Si. Il risentimento accumulato e la rabbia interna non censurata creano il potenziale per ulteriore stress, con conseguenze non piacevoli per il proprio stato di salute, fisico e psicologico.
A cosa può esporre il rancore?
Il rancore è spesso legato a:
- Ansia
- Comportamento aggressivo
- Depressione
- Disregolazione emotiva
- Altri disturbi dell’umore
- Autolesionismo o ideazione suicidaria
Anche la salute fisica pu essere danneggiata. In particolare:
- Salute cardiovascolare
- Sistema digestivo
- Sistema riproduttivo
- Sonno
- Sistema immunitario
Quali sono gli effetti positivi del perdono?
Il perdono e l’accettazione spesso portano a uno stato mentale emotivamente più stabile, con meno stress e maggiore propensione al benessere.
n. 8407 – Ordine degli psicologi del Lazio
Cosa fare quando si scopre di provare rancore verso il/la partner?
La riflessione va fatta seguendo questi punti:
- Come prima cosa occorre ragionare sull’entità del danno subito: se è davvero rilevante (per giudicarlo è bene parlarne con più persone, possibilmente con formazione psicologica) il rancore può essere una forma di auto-protezione per poter uscire da una relazione tossica, e quindi non va combattuto, purché non sia pura lamentela interiorizzata, ma sia seguito da atti concreti di allontanamento.
- Valutare se si sta reagendo in modo eccessivo, o se è possibile adottare un’altra misura per sanare la frattura prima di allontanare il/la partner dalla propria vita.
- Valutare se il proprio risentimento sta colpendo anche persone direttamente legate al/alla partner, che però obiettivamente non c’entrano molto con l’accaduto: questo comportamento è altamente negativo e puòportare la persona dalla parte del torto.
- Cercare di trovare le giustificazioni possibili all’accaduto, prima di decidere di alimentare il rancore: il/la partner potrebbe essere stato/a sopraffatto/a da impegni o altre preoccupazioni che potrebbero aver contribuito a renderlo/a meno affidabile del solito.
- Considerare che nessuno è perfetto e, in una coppia di lunga durata qualche inciampo sulla direttrice di marcia pu sempre esserci, da entrambe le parti.
- Se si hanno figli, considerare che il rancore percepito verso il/la partner può diventare un modello educativo, influenzando anche la vita dei propri figli. Se il danno subito è sopportabile, cercare di elaborare i sentimenti negativi attraverso il perdono, l’accettazione, il lutto, la risoluzione dei conflitti, in modo da diventare un modello positivo, anziché negativo.
Quali suggerimenti si possono dare al partner rancoroso?
- Discutere la questione direttamente con il/la partner, in modo civile e possibilmente alla presenza di un terapeuta della coppia.
- Evitare di attribuire al/alla partner colpe che non sono interamente le sue. Ammettere il concorso di colpa, proprio o di altre persone è, in genere, una mossa sana e intelligente.
- Evitare di passare del tempo a rimuginare sulla propria rabbia, senza cercare di risolvere i problemi che l’episodio ha eventualmente generato.
- Considerare che le persone più propense a provare rancore sono quelle meno empatiche, coloro che hanno scarsa capacità di autoregolazione e sono emotivamente instabili.
- Distrarsi
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Come ci si può distrarre per dimenticare il rancore?
Se si trova difficoltà a lasciar da parte il rancore, occorre cambiare il proprio stile di vita e dedicarsi ad alcune passioni che permettano una distrazione dai pensieri ossessivi. Ad esempio:
- Guardare un film,
- Leggere un libro,
- Disegnare
- Fare yoga
- Fare attività fisica
- Dormire a sufficienza
- Vivere nel momento presente
- Praticare il training auogeno
- Trascorrere del tempo con i propri cari o un animale domestico
- Parlare con amici solidali
- Scrivere un diario
- Parlarne con un terapeuta
Dr. Giuliana Proietti
Foto di Ayo Ogunseinde su Unsplash
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