La Festa della Rivelazione del Sesso: una moda controversa
La Festa della Rivelazione del Sesso, comunemente nota come “gender reveal party”, è diventata una tendenza diffusa in molti paesi nel corso degli ultimi anni. Si tratta di un evento organizzato dai genitori in attesa, per annunciare il sesso del loro nascituro agli amici e alla famiglia. Questa celebrazione ha suscitato interesse e dibattito per diverse ragioni. In questo articolo, esploreremo le ragioni dietro l’esigenza di queste feste, discuteremo se si tratta di una moda e analizzeremo la diffusione di questa usanza in Italia.
Perché si fa questa festa?
La ragione principale per cui i genitori organizzano una festa di rivelazione del sesso è condividere con gioia l’emozione dell’attesa del loro bambino con i propri cari. La scoperta del sesso del nascituro diventa così un momento speciale, di intimità, scoperta e sorpresa, da condividere con gli amici e la famiglia, coinvolgendoli nell’entusiasmo della gravidanza. È anche un modo per celebrare l’arrivo imminente del bambino/a e cominciare a creare ricordi indelebili che lo/la riguardano, ben prima della nascita.
In che cosa consiste la festa?
Le feste di rivelazione del sesso si basano su una visione binaria del genere, rappresentata dal colore rosa per le femmine e il colore azzurro per i maschi. Durante la festa possono esserci palloncini, coriandoli, cacce al tesoro per cercare le scarpine: tutto è o rosa o celeste.
Quali critiche ci sono state per questa festa?
Le critiche riguardo a questa celebrazione vengono soprattutto dal mondo LGBT e dagli attivisti sulle questioni di genere; esse si basano sul fatto che questo tipo di feste non fanno che rafforzare gli stereotipi di genere, creando delle aspettative sulla personalità e i comportamenti che avrà il nascituro, basandosi esclusivamente sui suoi genitali. Come ormai gli studi psicosociologici hanno dimostrato, l’identità di genere non può essere definita e limitata esclusivamente dalle caratteristiche genetiche, ma anche dalle proprie propensioni, dalla educazione e dalla socializzazione ricevute, oltre che dal modo in cui si vive il proprio corpo e la propria persona.
Come si è evoluta questa festa, tenendo conto di queste critiche?
Queste critiche sulle questioni di genere hanno portato a dei cambiamenti: molte famiglie hanno evitato di rivelare il sesso del nascituro durante una festa ad hoc, preferendo invece concentrarsi sull’accoglienza del bambino, al momento della nascita, indipendentemente dal suo genere. Altri ancora hanno organizzato feste di “rivelazione del genere”, in cui hanno scelto colori non tradizionali o temi neutri per celebrare l’identità di genere del bambino che sta per nascere.
Quanto sono diffuse queste feste?
Le feste di rivelazione del sesso sono popolari negli Stati Uniti, ma ormai hanno rapidamente guadagnato terreno in molti altri paesi. L’ usanza si è, infatti, diffusa in Europa, Canada, Australia e in molte altre parti del mondo. In Italia, anche se non è possibile fornire dati precisi sulla sua diffusione, sembra che queste feste stiano guadagnando sempre maggiore popolarità e stiano diventando più comuni.
Quando si fa la festa della rivelazione del genere?
In genere si organizza qualche tempo dopo la morfologica (ventesima settimana), quando si ha la certezza di sul genere sessuale del feto.
Come evitare di farsi dire il sesso dall’ecografista?
Prima di iniziare la visita, bisogna chiedere all’ecografista di non rivelare il sesso del feto, ma di inserire il risultato in una busta chiusa, da aprire poi durante la festa.
Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano)
● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici
● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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