La transizione alla genitorialità è in genere un momento di grande gioia e felicità, ma presenta anche sfide particolarmente pericolose, che possono interferire con il funzionamento sessuale e relazionale della coppia (Cowan & Cowan, 2000; von Sydow, 1999).
In diversi studi trasversali e longitudinali, la nascita di un bambino è associata ad un aumento dei conflitti nel rapporto e ad una diminuzione della soddisfazione di coppia (Belsky & Kelly, 1994; Cowan & Cowan, 2000; Mitnick, Heyman, e Smith Slep, 2009; Shapiro, Gottman, e Carrère, 2000). I neo-genitori mostrano cali significativi di benessere e soddisfazione di coppia rispetto ai partners senza figli, anche dopo aver escluso l’influenza di altre variabili, come la durata del rapporto (Lawrence, Rothman, Cobb, Rothman, e Bradbury, 2008; Twenge, Campbell, e Foster, 2003) e questi deterioramenti sembrano a volte persistere anche nel lungo termine (Doss, Rhoades, Stanley, e Markman, 2009).
Analogo calo del benessere sessuale è stato riportato in studi longitudinali. In particolare, le neo mamme riportano un desiderio sessuale più scarso rispetto al periodo pre-gravidanza (Serati et al, 2010;. von Sydow, 1999), mentre i neo-papà mantengono un interesse sessuale simile, il che spesso si trasforma in problemi conflittuali nella relazione.(Fischman, Rankin, Soeken, e Lenz, 1986),
In uno studio trasversale condotto su 768 nuove coppie di genitori, il 36% delle madri e il 46% dei padri si è definito insoddisfatto della propria vita sessuale a sei mesi dal parto (Ahlborg, Dahlöf, e Hallberg, 2005). La minore frequenza dei rapporti e la scarsa soddisfazione sessuale sono potenzialmente legati alle transizioni di ruolo, all’aumento dello stress, alla privazione del sonno, all’allattamento al seno, alla diversa divisione del lavoro domestico, al minore tempo libero e alle modifiche legate all’identità di coppia, come ad esempio il non vedere più nell’altro un potenziale partner sessuale (Ahlborg et al., 2005; Cowan & Cowan, 2000; Woolhouse, McDonald, e Brown, 2012).
Quando i nuovi genitori sperimentano un calo dei rapporti, questo porta conseguenze anche a livello familiare, in particolare sullo sviluppo socio-emotivo del bambino, che viene danneggiato dall’accesa conflittualità.(Amato, 2001; Yu, Pettit, Lansford, Dodge, e Bates, 2010).
È quindi importante identificare quali possono essere i fattori protettivi che possano fungere da cuscinetto contro tali deterioramenti del rapporto.
Una recente revisione meta-analitica (Pinquart & Teubert, 2010) mostra qualche evidenza sull’importanza dell’educazione alla salute sessuale, la quale può essere efficace nel migliorare le conoscenze, gli atteggiamenti, e l’auto-efficacia nelle donne dopo il parto (Lee & Yen, 2007).
Non tutte le coppie evidenziano un peggioramento nei loro rapporti sessuali dopo la nascita di un figlio. Circa un terzo delle coppie mantiene infatti o accresce la soddisfazione di coppia nella transizione alla genitorialità (Belsky & Rovine, 1990;. Shapiro et al, 2000), e numeri simili sono stati segnalati per quanto riguarda la soddisfazione sessuale (Ahlborg, Rudeblad, Linner, & Linton, 2008).
In uno studio longitudinale su 130 coppie appena sposate, Shapiro e colleghi (2000) hanno trovato che i fattori protettivi riguardavano l’esprimere affetto verso il partner e la quantità di “spazio” cognitivo assegnato al rapporto. È possibile che questi fattori fungano da cuscinetto per proteggere il rapporto, tuttavia gli studi hanno indagato prevalentemente i fattori biomedici relativi al travaglio e al parto, come ad esempio traumi vaginali, dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale) e l’allattamento al seno (Serati et al., 2010). Poco ci si è invece occupati dei neo papà, anche se numerose prove sottolineano l’importanza dei fattori relazionali nelle coppie che sperimentano problemi sessuali (McCabe et al, 2010;. Rosen, Rancourt, Bergeron, e Corsini-Munt, 2014), in particolare durante la transizione alla genitorialità (Hipp, Basso, e van Anders, 2012).
In uno studio retrospettivo su 304 donne che riflettevano sui primi tre mesi dopo il parto, in particolare si è visto che i fattori relazionali, i sentimenti di vicinanza verso il partner, il livello di interesse sessuale e il sostegno ricevuto dal partner sono stati gli aspetti più influenti nel facilitare il desiderio sessuale, mentre altri fattori, non relazionali (vale a dire, stanchezza, stress, o la mancanza di tempo) sono stati visti come più
influenti nel diminuire il desiderio (Hipp et al., 2012).
Le neo-mamme hanno inoltre riferito che la comunicazione con il proprio partner è fondamentale per la negoziazione delle diverse esigenze sessuali e per migliorare la soddisfazione sessuale durante questo periodo (Olsson, Lundqvist,Faxelid, e Nissen, 2005).
Dr. Giuliana Proietti
Natalie O. Rosen , Kayla Mooney & Amy Muise (2016): Dyadic empathy predicts sexual and relationship well-being in couples transitioning to parenthood, Journal of Sex & Marital Therapy, DOI: 10.1080/0092623X.2016.1208698
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Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
ANCONA FABRIANO CIVITANOVA MARCHE TERNI e ONLINE
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● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità.
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