Le relazioni di coppia con orientamento misto

Le relazioni di coppia con orientamento misto


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Cosa è una relazione di coppia con orientamento misto?

E’ una relazione tra partner con orientamenti sessuali diversi.

Quali sono le caratteristiche di questo tipo di relazione?

Le persone coinvolte in questo tipo di relazione potrebbero non essere affettivamente o sessualmente compatibili fra loro, ad esempio se la coppia è formata da un uomo etero e da una donna lesbica, oppure se uno dei partner coinvolti è asessuale o aromatico,  o anche le persone transgender o genderfluid possono trovarsi in una relazione ad orientamento misto.

Qualunque sia il problema che state affrontando

Come vengono percepite le relazioni miste?

Le relazioni in cui una persona bisessuale è in coppia con una persona eterosessuale sono in genere percepite come relazioni eterosessuali, mentre le relazioni in cui una persona bisessuale è in coppia con una persona gay o lesbica sono percepite come relazioni omosessuali.

Le persone bisessuali sono, per natura, promiscue?

No: si tratta di stereotipi: una persona bisessuale, seppure più portata per la non monogamia, può essere monogama e fedele e dare vita a una coppia di lunga durata. Ciò che fa la differenza è l’impegno profuso nella relazione.

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Come funzionano le coppie ad orientamento misto?

Nel 2020, le ricercatrici Kristen Mark, Laura Vowels e Amanda Bunting hanno pubblicato i risultati di uno studio sulla soddisfazione relazionale in 142 coppie ad orientamento misto, in cui uno dei due partner si identificava come bisessuale.

Le ricercatrici hanno scoperto che le coppie che hanno riconosciuto e affrontato l’identità bisessuale di uno dei partner hanno maggiore soddisfazione sessuale e relazionale. E’ inoltre provato che coloro che si dichiaravano bisessuali con i loro amici e con le comunità religiose sperimentano più soddisfazione nelle loro relazioni, anche se la dichiarazione di bisessualità con gli altri membri della famiglia può creare a volte insoddisfazione nel partner etero.

Perché due persone di orientamento sessuale diverso decidono di mettersi insieme?

La pressione sociale verso la condizione eterosessuale può portare le persone che non sentono di avere un orientamento sessuale definito a scegliere un/una partner di sesso diverso. Le prime ricerche di Michael M. Ross negli anni ’70 e ’80 sugli uomini gay che sposavano donne etero scoprirono che le loro ragioni molto spesso avevano a che fare con l’aspettativa sociale e il bisogno di non essere percepiti come gay, per paura dell’omofobia.

In questi casi, infatti, un matrimonio di convenienza ad orientamento misto può servire a nascondere l’orientamento sessuale di uno o entrambi i partner, a volte allo scopo di mantenere o far avanzare la loro carriera, in particolare una carriera di tipo pubblico.

Nel 2002, uno studio è stato condotto in Australia su 26 uomini gay che erano stati precedentemente sposati con donne, scoprendo che il 50% pensava già di essere gay prima di sposarsi, mentre l’85% si identificava come gay dopo il matrimonio. Lo studio ha inoltre rilevato che le ragioni più comuni per cui questi uomini si sono sposati erano che sposarsi “sembrava loro una scelta naturale” (citato dal 65,4%) e che “volevano figli e vita familiare” (citato dal 65,4%).


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C’è vero amore in queste coppie a orientamento misto?

In genere si. Nel primo periodo specialmente c’è una fase “romantica”, anche se poi l’identità omosessuale tende ad emergere. In genere sostengono di essere innamorati e enfatizzano il rapporto di coppia le mogli bisessuali e i mariti eterosessuali di donne bisessuali.

Come vivono la coppia le persone che si scoprono (o si riscoprono) bisex?

Uno studio di Malcolm, James P. (2008) sugli uomini che fanno sesso con uomini mentre sono sposati con donne ha rilevato che tali uomini non sempre si considerano gay; per alcuni, “i loro interessi e comportamenti eterosessuali rimangono primari”. Dei 201 uomini coinvolti nello studio, 9 si sono identificati come eterosessuali, 77 come bisessuali e 115 come omosessuali.

Quanto tempo durano le coppie in cui il coming out di uno dei partner è una sorpresa?

Circa un terzo delle coppie cerca di rimanere insieme e circa la metà lo fa per almeno tre o più anni. (Jill L Kays, 2013)

Cosa fare se il/la partner ha fatto coming out e questo ha disorientato l’altro/a partner?

Certamente questo stato di cose può causare  difficoltà e disorientamento per un tempo più o meno lungo: ciò che c’è da fare è parlarne con sincerità e affrontare insieme la situazione, preferibilmente con l’aiuto di un terapeuta della coppia, che può facilitare la comunicazione o anche l’accettazione di questa inattesa novità.

Dr. Giuliana Proietti

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Di Dr. Giuliana Proietti

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa (attività libero-professionale in Ancona, Roma, Civitanova Marche e Fabriano) ● Responsabile scientifico del sito www.psicolinea.it ● Saggista e Blogger ● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale ● Conduzione seminari di sviluppo personale ● Attività di formazione ed alta formazione presso Enti privati e pubblici ● Co-fondatrice dei Siti www.psicolinea.it, www.clinicadellacoppia.it, www.clinicadellatimidezza.it e delle attività loro collegate, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali e del loro legame con la sessualità. Sito personale: www.giulianaproietti.it Per appuntamenti e collaborazioni professionali: 347 – 0375949 Telefono e Whatsapp Ancona, Terni, Roma, Civitanova Marche, Fabriano & Terapie online, via Skype e Whatsapp

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